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Autore: softkitty    22/12/2011    2 recensioni
Bonnie è sola nel bosco per esercitarsi con i suoi poteri, ma verrà colta di sorpresa da un temporale. Dove andrà a rifugiarsi?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Temporale nel bosco

 

Bonnie quel pomeriggio aveva deciso di andare nel bosco per allenarsi ed aumentare i suoi poteri. Solo così poteva riuscire a controllare loro e i suoi pensieri. Aveva bisogno di tranquillità e silenzio per concentrarsi, perciò aveva scelto il bosco. Il pensionato non era una buona scelta perché Elena sicuramente l'avrebbe cercata per chiacchierare e per raccontarle di quanto fosse straordinario il suo Stefan.

Si assicurò di avere le chiavi di casa in tasca e si diresse a piedi verso il bosco. Sembrava una bella giornata.

Scelse la radura al centro del bosco e si sedette sulla soffice erbetta verde, incrociando le gambe.

Coraggio Bonnie, proviamo con l'udito!

Chiuse gli occhi e si concentrò sui rumori che sentiva. I cinguettii degli uccelli erano facili da udire, ma Bonnie voleva poter sentire di più. Svuotò completamente la mente e riprovò. Poteva sentire anche il ruscello in lontananza! e... cos'era quello? Possibile che fosse un piccolo topo?

La giovane strega era sempre più presa da ciò che i suoi poteri le facevano udire. Talmente presa che...

Sobbalzò sentendo, forte e chiaro, un tuono. Aprì di scatto gli occhi e si spaventò. Come aveva fatto a non accorgersi del temporale che si era avvicinato?

Era ancora impegnata a darsi della stupida, quando iniziò a piovere. O meglio, a diluviare. Si alzò velocemente ed iniziò a correre per uscire dalla radura. Raggiunse il bosco e lo attraversò, diretta verso casa, quando...

No! Le chiavi!”. Bonnie controllò tutte le tasche che aveva, ma le chiavi non si trovavano! E ora? Non poteva di certo tornare nel bosco con quel temporalone! E casa sua era troppo distante. Senza rifletterci troppo, si diresse verso il pensionato. Lì sicuramente poteva stare al caldo fino a che i suoi non sarebbero tornati a casa.

Aprì la porta che cigolò appena, sotto la sua spinta ed entrò. Non c'era nessuno.

Signora Flowers?”. Nessuna risposta.

Sarà andata dalla sua amica!

Bonnie iniziò a salire le scale, alla ricerca di Elena, per poterle chiedere dei vestiti asciutti, altrimenti si sarebbe presa una polmonite.

Quando però raggiunse la sua stanza, sentì dei rumori che la fecero arrossire. Elena e Stefan stavano... Bonnie indietreggiò lentamente, sperando che Stefan fosse troppo concentrato sulla sua Elena per percepire la sua presenza.

E adesso? Di certo non poteva stare lì tutta bagnata!

Ma i vestiti di Elena erano nella camera in cui i due si trovavano, la stanza della signora Flowers era chiusa a chiave e...

Bonnie realizzò che c'era un'altra persona che abitava al pensionato.

Damon.

Ma nessuno era mai entrato nella stanza di Damon.

E poi, doveva aprire il suo armadio per indossare i suoi vestiti?

Al solo pensiero Bonnie si sentiva bruciare dentro. Nella sua mente infuriava una guerra.

Brucerai di febbre se non ti cambi!

Ti brucerà lui se ti scoprirà! E ti scoprirà, lo sai!

Andiamo! Ti ha salvata tante di quelle volte, che non vorrà ucciderti, dopo tutta la fatica che ha fatto per tenerti in vita!

Ti ha salvato la pelle solo per potertela strappare di dosso personalmente!

Basta! Bonnie tentò di ignorare le due vocine della sua coscienza ed entrò nella stanza di Damon Salvatore.

Era... era di una bellezza disarmante, proprio come lui.

Le tende che nascondevano la finestra erano blu scuro, spostate lateralmente da dei fiocchi color argento, sulla parete opposta c'era un'enorme teca in vetro che conteneva la più vasta collezione di superalcolici che Bonnie avesse mai visto. Al centro della stanza c'era il letto di Damon. Era matrimoniale e a baldacchino. Le tende erano blu, come quelle alla finestra, ma molto più leggere e svolazzanti. Con mano tremante, la ragazza le scostò e vide il letto. Le lenzuola erano blu come il resto dei tessuti, ma erano in raso. Quello era il letto di Damon. Senza potersi trattenere, Bonnie accarezzò il cuscino, trovandosi ad invidiarlo perché ogni notte era così vicino al suo meraviglioso viso.

Dannazione, sei una scema! Riprenditi!

Trovò l'armadio e lo aprì. Dentro vi trovò un mondo di nero. Camicie nere, magliette nere, giubbotti neri, pantaloni neri...

Cosa poteva prendere?

Si tolse i vestiti bagnati e rimase in intimo. Fece un respiro profondo e afferrò una camicia. Se la infilò ed iniziò ad abbottonarla.

Uccellino, cosa ci fai nella mia stanza?”. Bonnie si sentì morire, al suono di quella voce. Ora sì, che era nei guai.

Oh, ehm, c-ciao Damon”. Si voltò lentamente, spaventata come non mai. “Io... ero nel bosco e ha iniziato a piovere... ho perso le chiavi di casa e... e sono v-venuta qui... avrei chiesto dei vestiti ad Elena, ma lei e Stefan stavano...”. Diventò rossa.

Ok, se la stavano spassando. E quindi hai pensato che tutto ciò ti autorizzasse ad entrare qui e frugare nel mio armadio?”

N-no. Cioè, non volevo frugare, volevo solo qualcosa di asciutto da mettermi addosso, altrimenti mi sarei presa una polmonite”. Damon la scrutò attentamente. Era sincera. Come lo era sempre. Come poteva tenere il broncio al suo uccellino? La sua sincerità era così disarmante!

Inoltre indossava una delle sue camicie, solo parzialmente abbottonata, che lasciava intravedere le sue gambe perfette e il suo intimo blu.

Ciò accese nel vampiro qualcosa, che lo portò ad un largo sorriso, che però Bonnie reputò poco tranquillizzante.

Ecco! Adesso mi torturerà fino alla morte! Nella sua mente si formarono le immagine delle più orrende torture che ricordava dagli studi di storia e dell'inquisizione spagnola.

Damon scoppiò a ridere. La sua risata era estremamente seducente ed accattivante.

Streghetta, sì, ho intenzione di torturati questa notte, ma non nei modi che stai pensando tu”. Le si avvicinò, chiudendola tra le ante dell'armadio aperto ed il suo corpo. “Ho in mente qualcosa di più divertente per entrambi”

D-Damon!”. Il suo uccellino sgranò gli occhi, inizialmente senza capire a cosa lui alludesse. Quando Damon fece scivolare una mano sotto la camicia, fino a sfiorare la pelle ancora bagnata della ragazza, poté vedere un lampo di comprensione attraversare gli occhioni castani del suo uccellino. “Che hai intenzione di fare?”. Damon avvicinò con lentezza il viso a quello di Bonnie, senza smettere di sorridere. Quando le loro labbra furono quasi sul punto di sfiorarsi, si bloccò.

Per prima cosa, rivoglio la mia camicia”. Bonnie trattenne il fiato quando sentì le mani fredde del vampiro raggiungere i bottoni e slacciarli, uno dopo l'altro, senza fretta.

Se mi togli la camicia, io cosa mi metto? I miei vestiti sono bagnati!”

Per quello che ho in mente io, i vestiti non ti servono”. Le sfilò la camicia, lasciandola semplicemente in intimo.

Rimase ad osservarla per un istante. Non aveva mai notato quanto il corpicino della sua streghetta fosse ben proporzionato, nonostante la sua scarsa altezza.

Bonnie arrossì violentemente. Fu allora che Damon si decise a baciarla. Per Bonnie quel bacio fu come una boccata di ossigeno dopo minuti, anni di apnea. Si strinse tra le braccia del vampiro, incollandosi alle sue perfette labbra. Damon dal canto suo, rimase inizialmente stupito dalla reazione del suo uccellino, ma poi la abbracciò, trascinandola sul letto, dove si lasciò cadere, con lei sopra.

Bonnie sentiva il corpo di Damon contro il suo, erano separati solo dai suoi vestiti. Che andavano eliminati il prima possibile.

La mente della streghetta era totalmente presa da lui. Non c'era nulla che non fosse lui.

Compiaciuto dai pensieri che leggeva, Damon si sentì invadere da uno strano sentimento, un sentimento che provava sempre quando era con la sua streghetta, ma che ora, mentre le sfilava l'intimo fradicio per la pioggia, era amplificato, portato all'infinito.

Era... era...

Bonnie si lasciò sovrastare da Damon, lo guardò seria e risoluta come non era mai stata in vita sua.

Voleva essere sua, voleva appartenergli. E voleva sentire Damon suo, almeno per una notte, solo e totalmente suo.

Allargò le gambe e lasciò che Damon si insinuasse dentro di lei, mentre la ricopriva di attenzioni, accarezzandola e baciandola.

Fremeva sotto di lui, gemeva ad ogni sua spinta, tremava mentre si allungava per baciargli il collo e sentirlo ansimare...

Mai aveva provato una simile sensazione con un uomo, mai si era sentita così apprezzata e soddisfatta. Mai aveva sentito un uomo così desideroso di lei, così felice di stare con lei. Fu travolta dal piacere con Damon, che la strinse talmente forte da farle quasi male.

Si sdraiarono l'uno accanto all'altra, coperti dalle fresche lenzuola di raso.

Bonnie sapeva che doveva andarsene, doveva farlo prima che Damon la guardasse e le dicesse: 'Hey streghetta, meglio che te ne torni a casa!'

Cercando di non fare rumore, scivolò piano verso il bordo del letto. Si dimenticò per un istante che Damon era un vampiro e che perciò avrebbe potuto sentire anche il minimo rumore.

Dove vai uccellino?”. Un suo braccio era già passato sulla sua schiena e le aveva cinto la vita, bloccandola.

Vuoi che resti?”. La voce di Bonnie era stupita, sorpresa dalla reazione del vampiro.

Certo streghetta! Devi restare, voglio che tu rimanga a dormire”. Bonnie incrociò gli occhi neri di Damon, alla ricerca di un qualsiasi segno che lui la stesse prendendo i giro. Conosceva i suoi occhi ed il suo viso come nessun altro. Forse persino più di quanto non fosse in grado di farlo Stefan.

Damon era sincero. Voleva davvero che lei rimanesse lì, con lui.

Damon, perché?”

Uccellino, è tardi, dormi, ne riparliamo domattina”. La strinse fra le sue braccia e le diede un leggero bacio.

 

Quando la mattina Damon si svegliò, si sentiva felice. Inspirò profondamente il profumo della sua streghetta, dolce e buono come lei. Mosse appena un braccio e la sentì. Era lì, con lui. Poggiata a lui. Aprì gli occhi, beandosi di ciò che vide. Il suo uccellino era adagiata sul suo petto, scarsamente coperta dalle lenzuola. Era così perfetta. La pelle rosea contrastava con quella pallida di lui, i folti capelli rossi morbidamente abbandonati sul blu notte delle lenzuola.

Mai avrebbe pensato che fare l'amore con lei lo avrebbe sconvolto così tanto. Si era sentito completo, felice, come non lo era da... come non lo era mai stato.

Chinò leggermente il capo per baciarla.

Bonnie rispose istintivamente al bacio, senza aprire gli occhi, fino a che non si separarono.

Buongiorno uccellino!”

Buongiorno Damon”. La dolcezza con cui lei pronunciò il suo nome lo fece sentire euforico.

Uccellino, credo che dobbiamo parlare”. Bonnie si rattristò all'istante. Sapeva già cosa le avrebbe detto. Se lo aspettava. “Mi hai rubato il cuore”. L'espressione della ragazza passò da triste a confusa.

Damon?”

Andiamo uccellino, lo sai che non sono dolce o romantico, ma credo di essermi innamorato di te. Ti voglio”. Il cervello di Bonnie si spense ed il suo cuore esplose di gioia. Senza riflettere si gettò su di lui e lo baciò con tutto l'amore che aveva in corpo. Prese ad accarezzargli il viso, le spalle e scese. Damon ribaltò la situazione, portandola sotto di sé.

Damon! Sei qui? Abbiamo un problema.

La voce mentale di Stefan lo raggiunse dal piano di sotto. Damon la ignorò.

Damon! Senti, dobbiamo cercare...

Fratellino! Non mi interesse se uno dei tuoi stupidi amici si è perso! Lasciami in pace!

Damon! Sei in camera?

Non ti azzardare a...!

La porta della stanza si spalancò. Bonnie si rannicchiò immediatamente tra le braccia di Damon, che la strinse al suo petto, coprendola col lenzuolo.

Damon, vicino al camino ci sono gli abiti di Bonnie, ma lei non si...”. Stefan si bloccò, sgranando gli occhi, incredulo. “Damon? Bonnie?”

Sì, fratellino, ci hai riconosciuti! Ora se non ti dispiace...”. Gli fece cenno di andarsene, ma Stefan non si mosse.

Damon! Che diavolo state facendo?”

Ti serve un disegnino?”. Stefan gli lanciò lo sguardo più minaccioso che potesse sfoderare, nonostante con Damon non facesse mai effetto.

In quel momento entrò anche Elena, seguita da Matt e Meredith.

Perfetto, l'allegra brigata al completo!

Bonnie sorrise, tra l'imbarazzato ed il divertito. Le facce sconvolte dei suoi amici le dicevano tutto su ciò che pensavano.

Volete darci una spiegazione?”. La voce di Elena tradiva la sua furia. Quel suo tono fece scattare qualcosa in Bonnie.

Noi? Darvi una spiegazione? Noi? Avete fatto un'irruzione in piena regola nella stanza da letto di Damon e noi dovremmo darvi una spiegazione?”

Scusateci ragazzi!”. Meredith parlò a nome di tutti, anche se Matt ed Elena sembrava intenzionati a tutto, fuorché scusarsi.

Bene, ora, dato che siete qui, io e il mio uccellino vorremmo dirvi che da oggi dovrete farci l'abitudine. A vederci insieme intendo, non ad entrare nella mia stanza”

Cosa vorresti dire, Damon?”

Che lei è la mia donna”. A quelle parole Bonnie si sentì sciogliere. Voleva Damon, lo voleva subito.

Damon, ti prego, mandali via, voglio stare con te

Subito uccellino

Ora che abbiamo messo le cose in chiaro, sparite”

In chiaro? Qui non c'è nulla di chiaro! A parte che ti sei scopato la mia Bonnie!”. Matt era furibondo.

Damon stava per alzarsi ed ucciderlo, ma Bonnie lo bloccò con una sua manina.

Matt, mi dispiace, ma non sono mai stata tua. Appartengo a lui da sempre e per sempre. Ci amiamo. Io sono felice che voi mi vogliate così bene da preoccuparvi per me, ma Damon è la cosa più bella che mi sia capitata nella vita, non potete farci niente”. Prima che chiunque altro potesse parlare, Stefan prese la parola.

Scusateci se ci siamo intromessi così, non ne avevamo alcun diritto”. Si lasciò andare ad un sorriso felice e divertito. “Era ora che vi svegliaste! Ora noi andiamo a farci un giro, voi divertitevi!”, senza attendere una risposta, spinse fuori dalla stanza tutti e si richiuse la porta alle spalle. Damon si alzò e la chiuse a chiave, per poi rituffarsi nel letto con la sua streghetta.

E ora a noi due”

Non aspettavo altro”

 

 

 

The end.

Ciao a tutti! Questa ormai è l'ennesima one-shot su Damon e Bonnie, ma non mi stanco mai di scrivere di loro, della dolce ed ingenua streghetta e del vampiro bellissimo e sexy e attraente e unico e... meglio che mi fermi, altrimenti il mio angolo diventa più lungo della storia!

Spero vi piaccia!

Baci!

  
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