Crossover
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Autore: Red flames    24/12/2011    1 recensioni
Come verrà festeggiato il Natale nel mondo degli anime/manga? Quattro diversi mondi verranno messi a contatto per provare a celebrare insieme questa data!
Crossover Death Note - Bleach - Naruto - Rozen Maiden
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Vigilia!

 

24 dicembre... Per alcuni questa data rappresenta solo il 358° giorno dell’anno ma, per molti altri, queste sono ventiquattr’ore di trepidante attesa, antecedenti una festa molto speciale.

 

Ogni tanto, anche per chi sarebbe impensabile...

 

Misa: “Per favore L, smettila di mangiare tutti i dolci che ti capitano sotto tiro. Il buffet è anche per gli invitati!”

L: “Scusa, ma questi cioccolatini sono davvero ottimi.”

Light: “Non replicare, brutto ingordo! Tutta questa roba non l’ho certo rubata.”

L: “Ci mancherebbe. Hai già commesso abbastanza crimini da passare il resto della tua vita dietro le sbarre, vero Kira?”

Light: “Io ti ammazzo!” esclamò, diventando verde per la rabbia.

L: “Mi dispiace, lo hai già fatto tempo fa” rispose impassibile il detective.

Light: “Dannazione Misa! Spiegami ancora una volta perché lo abbiamo invitato.”

Misa: “Beh, a dire il vero, è lui che ha invitato noi! E poi, andiamo  Light, è la vigilia di Natale. Non potevamo certo rifiutare.”

L: “Perciò, calmati e addolcisciti la vita” disse, porgendo un pasticcino al vecchio rivale.

Quest’ultimo si allontanò sospirando e si diresse verso la sua stanza al piano superiore.

Light: “Non chiamatemi prima dell’arrivo degli altri!” sentenziò sbattendo la porta.

L: “Perfetto. A proposito Misa, quante persone hai invitato?”

Misa: “Oh, non preoccuparti! Sono stata molto accorta in questo. Mi sono basata sul numero di camere da letto che quest’edificio possiede!”

L: “C-camere da letto? Ma se in questo grattacielo ce ne saranno più di una ventina!”

Misa: “Allora è proprio vero: tu e Light siete uguali! Nessuno di voi due capisce qual è il vero spirito del Natale. Per apprezzarlo bisogna necessariamente passarlo in compagnia!”

L: “Almeno posso sapere chi verrà?”

Misa: “Dunque, dato che Teru, Near e Mello erano impegnati, ho pensato di invitare alcuni nostri colleghi.

L: “Colleghi?

La ragazza si limitò ad annuire e, subito dopo, si dedicò ad ultimare le decorazioni natalizie non prima però di aver tolto dalla tavola imbandita i dolci preferiti di L.

Il giovane sbuffò con disappunto ma poi il suo sguardo cadde su un foglietto di carta appoggiato in un angolo del tavolo.

Sebbene fosse stato probabilmente scarabocchiato di fretta, era perfettamente riconoscibile la grafia di Misa.

L: “Grande festa di Natale e Capodanno” mormorò leggendo l’intestazione del biglietto.

Poco più sotto era leggibile un elenco di nomi, probabilmente quelli degli invitati.

Dopo averli letti, L diventò se possibile ancora più pallido del normale.

L: “È una pazzia!

 

Poco più lontano, in una limousine nera...

 

Renji: “Io non capisco perché diavolo sono stato costretto ad entrare in un gigai. È così scomodo!”

Rukia: “Semplicemente perché se fossi rimasto nella forma di shinigami saresti risultato invisibile per i semplici umani.”

Renji: “Questo lo so ma dato che non sono abile quanto te nel kido, se saremo in pericolo, non potrò brandire con prontezza Zabimaru.”

Ichigo: “Le Zanpakuto non serviranno: stiamo andando ad una festa, non a combattere una guerra.”

Rukia: “Già, e in ogni caso, ho messo una Soul Candy nelle tasche di ognuna delle vostre giacche. Se per caso un Hollow fosse attirato dalla concentrazione di reiatsu, potrete diventare shinigami con un semplice scambio d’anime.”

Ishida: “Ma non preoccupatevi, se verremo attaccati, eliminerò la minaccia prima ancora che voi possiate sfoderare i vostri inutili spadoni” disse, facendo tintinnare la piccola croce che portava legata al polso, capace di trasformarsi in un grande arco di energia spirituale.

Renji: “Oh, ma certo! C’è un Quincy che veglia su di noi. Adesso si che mi sento molto più sicuro!” rispose sarcasticamente.

Ishida: “Vuoi sfidarmi?” chiese, mentre il suo bracciale iniziava ad illuminarsi di una tenue luce blu.

Renji: “Avanti, posso benissimo sconfiggerti a mani nude!”

Rukia: “Ishida, Renji basta!”

Ichigo: “Quantomeno aspettate di uscire dall’auto prima di uccidervi a vicenda” sussurrò, beccandosi però un’occhiataccia da Rukia.

Orihime: “Ragazzi, non litigate. Tra poco arriveremo a destinazione e sarebbe un peccato se vi faceste male adesso.”

Renji: “Tsk, va bene. Lascerò questo stupido umano in vita ancora per un po’.”

Ishida: “Chi sarebbe lo stupido umano?”

Renji: “Dunque, vediamo... Io, Rukia e Ichigo siamo degli shinigami, Orihime è una ragazza e quindi non mi riferivo a lei. Sono rimaste altre opzioni?”

Chad: “Ci sarei anch’io ma non credo che il tuo insulto fosse rivolto a me” affermò il ragazzo corpulento, rimasto in silenzio fino ad allora.

Renji: “Esattamente. Quindi…”

Ishida: “Brutt…” gridò tentando di afferrare l’Abarai per il collo.

Rukia: “Bakudou numero 1: Sai!”

L’incantesimo della ragazza immobilizzò le braccia dei suoi due amici, impedendogli di andare oltre un semplice conflitto verbale.

Renji: “Ehi, cosa centro io? Era lui che stava cercando di strozzarmi.”

Rukia: “Meglio essere previdenti. Ed ora state in silenzio: non voglio che mi venga un mal di testa per colpa dei vostri stupidi litigi. Vi libererò non appena dovremo scendere.”

Ichigo: “Già, ma quanto ci vuole? Andando a piedi saremmo arrivati da un pezzo!”

Orihime: “Ma non conosciamo la strada, Kurosaki-kun.”

Rukia: “Ha ragione, e poi sarebbe stato un peccato rifiutare la lussuosa opportunità di viaggiare in limousine.”

Chad: “Si dice che ne abbia affittate ben tre! Chissà quanti soldi deve aver speso!”

Ichigo: “Probabilmente più di quanto noi potremo vederne in tutta la nostra vita.”

 

Nel frattempo, di nuovo nell’immenso grattacielo di proprietà di L…

 

L: “Un’ultima curiosità Misa: come arriveranno qui tutte queste persone?”

Misa: “In auto, naturalmente.”

L: “Qualcuno di loro ha la patente?” chiese perplesso.

Misa: “No.”

L: “E allora?”

Misa: “Ho affittato tre macchine con autista annesso.”

L deglutì, spaventato da ciò che gli era stato appena comunicato.

L: “Che genere di macchine?”

Misa: “Niente di eccessivo: ricordi quel modello di limousine che mi piaceva tanto?”

L: “Cosa? E a chi hai intestato il pagamento?”

Misa: “A te. Inizialmente volevo che le spese fossero divise equamente fra noi tre ma poi Light mi ha fatto notare che il mio stipendio da modella e il suo da poliziotto messi insieme non eguagliano neanche un quarto del tuo patrimonio. Quindi potrai sopportare benissimo queste piccole cose.”

Nel frattempo, nella sua stanza, Light sogghignava ascoltando di sfuggita la conversazione ed immaginandosi la faccia sconvolta del rivale.

Light: “Tienilo bene a mente L: ride bene chi ride ultimo!”

 

Se dunque per la città sono in giro tre automobili è lecito pensare che siano stati invitati tre differenti gruppi di persone! Spostiamoci quindi nella seconda macchina…

 

Naruto: “Oh, avanti! Manca ancora molto?”

Kakashi: “Non fare il bambino. È la vigilia di Natale perciò è normale che ci sia un po’ di traffico!”

Sakura: “Fiato sprecato, Kakashi-sensei. Naruto è un bambino.”

Naruto: “Non è vero! Semplicemente ho fame.”

Sasuke: “Immagino che sia lecito chiederti come fai ad aver fame. Non lo faccio solo perché sarebbe una domanda retorica.”

Naruto: “Dovresti ringraziarci in ginocchio per averti permesso di venire con noi invece di fare battute simili.”

Sasuke: “Se non sbaglio ho ricevuto l’invito indipendentemente dal vostro.”

Naruto: “Maledetto! Ha sempre pronta l’ultima parola!

Kakashi: “Mi raccomando ragazzi. L’Hokage ci affidato un importantissimo incarico: dobbiamo tenere alto il nome del Villaggio di Konoha!”

Naruto: “Ma, Kakashi-sensei, dobbiamo partecipare ad una festa, non ad una missione!”

Sasuke: “Io sono un nukenin: non mi interessa cosa succederà all’immagine di Konoha.”

Sakura: “Certo, ma ciò non toglie che sarebbe preferibile evitare delle figuracce!”

Sasuke: “D’accordo, ma non credo sia io l’interessato di questo avvertimento” disse, guardando l’Uzumaki.

Naruto: “E va bene! Starò attento.”

 

Chiudiamo questa lunga panoramica dando uno sguardo nell’ultima limousine…

 

Nori: “Come va il viaggio Shinku-chan?”

Shinku: “Insomma, se non stessimo così strette su questo sedile, direi bene.”

Jun: “Non lamentatevi: siete state tu e Hinaichigo ad insistere perché invitassimo anche Suigintou, Kirakishou e Barasuishou. È normale che in otto stiate strette.”

Suigintou: “Loro non mi hanno invitata. Mi hanno semplicemente convinto a venire con loro.”

Jun: “Come avete fatto?”

Suiseiseki: “Le abbiamo promesso che al ritorno le concederemo una chance per provare a prendere le nostre Rosae Mysticae.”

Jun: “Davvero pensi che manterranno la promessa?”

Suigintou: “No, ma ho altri motivi che mi spingono ad incontrare persone così interessanti come quelle che verranno a questa stupida festa.”

Jun: “Sarebbero?”

Kirakishou: “Abbiamo pensato che, se riuscissimo a sconfiggere e ad ottenere il potere di uno di quei “shinigami”, diventeremmo molto più forti...”

Barasuishou: “... In questo modo sarà uno scherzo battere le nostre sorelle...”

Suigintou: “... E il gioco di Alice avrà fine una volta per tutte!”

Souseiseki: “Ma voi tre riuscite a pensare solo a quello?”

Suigintou: “Senti chi parla: prima che ti sconfiggessi sembravi così decisa anche tu a diventare Alice.”

Souseiseki: “Io lo facevo solo per cercare di alleviare la sofferenza di nostro padre, non per piacere personale.”

Kirakishou: “E questo è stato il tuo sbaglio più grande.”

Souseiseki: “In che senso?”

Barasuishou: “Se mosse solo per soddisfare il volere altrui, le tue cesoie da giardiniere saranno sempre deboli.”

Suigintou: “Non è necessario diventare ciniche per sconfiggere le proprie sorelle e non provare rimorsi in seguito. Bisogna semplicemente credere in quello che si fa. L’esito del nostro scontro era scontato a prescindere dai nostri due livelli di forza: io ero e sono fiduciosa in quello che faccio. Il gioco di Alice non è stato inventato solo perché nostro padre possa un giorno vantarsi di aver creato la ragazza perfetta. Bisogna gioire di avere la possibilità di diventare Alice: significherebbe bellezza e potere assoluti! Significherebbe il poter curare Megu dalla sua malattia...” disse, sussurrando l’ultima frase.

Shinku: “Wow Suigintou, non ti facevo mossa da intenti così nobili.”

Suigintou: “Tsk, non crediate di essere le uniche ad avere a cuore la vita del proprio medium.”

Suiseiseki: “Dopo queste scioccanti rivelazioni bisognerebbe stappare una bottiglia del miglior champagne!”

Jun: “Per quello ci vorrà ancora un po’.”

Kanaria: “Non molto direi. Siamo arrivati!”

Nori: “Già, Kanaria-chan ha ragione, ecco l’entrata.”

 

Adesso che tutti gli invitati hanno raggiunto il luogo d’incontro o stanno per farlo...

 

Appena la prima automobile scese lo scivolo che conduceva all’entrata, il grande computer della sala dove era seduto L si accese rapidamente, permettendo al ragazzo di identificare chi fosse arrivato.

Misa: “Oh, sono arrivati! Ok, entrate pure!” urlò, parlando tramite il microfono del terminale.

L: “Veramente dovrei essere io a doverlo dire dato che questa è una mia proprietà.”

Misa sembrò non sentirlo e si diresse al piano superiore.

Misa: “Vado a chiamare Light! Tu intanto accogli i nostri ospiti!”

Seppur riluttante, L obbedì e si incamminò verso l’ingresso. Si chiese quale fra i tre gruppi di invitati fosse arrivato prima e la risposta alla sua domanda non si fece attendere. Arrivato nella hall vide ad attenderlo un ragazzo e una ragazza insieme a otto curiosi esseri. Se non avesse già saputo cosa fossero, li avrebbe sicuramente scambiati per delle strane bambine o delle semplici ragazze di bassa statura. Invece quelle erano bambole e L era sicuro che quella non sarebbe stata l’unica stranezza che avrebbe visto nei giorni a seguire.

L: “Oh, lei deve essere il signor Jun, vero?” chiese, porgendo la mano al ragazzo.

Jun: “Esatto, lei invece è...” rispose stringendo la mano in segno di saluto.

L: “L. Mi chiamo così. Se però preferite, potete chiamarmi Ryuzaki.”

Jun: “Perfetto, lei è mia sorella Nori mentre queste qui...”

L: “Queste qui devono essere le famose bambole chiamate Rozen Maiden.”

Nori: “Vi conoscete già?”

L: “Oh no, semplicemente mi ricordo di aver letto i vostri nomi sulla lista delle persone invitate fatta da una mia amica.”

Nel frattempo Shinku si era fatta avanti, pronta a salutare il ragazzo che si era appena presentato.

Shinku: “È un piacere conoscerla, il mio nome è Shinku, quinta bambola delle Rozen Maiden.”

L: “Il piacere è tutto mio. E voi invece?” domandò, rivolgendosi alle altre.

Suigintou: “Il mio nome è Suigintou, e sono la prima bambola.”

Kanaria: “Piacere, sono Kanaria, seconda bambola.”

Suiseiseki: “Salve, il nome è Suiseiseki, sono la terza.”

Souseiseki: “Lieta di conoscerla, io sono Souseiseki, gemella di Suiseiseki e quarta bambola della collezione.”

Hinaichigo: “Ciao, mi chiamo Hinaichigo, sesta Rozen Maiden.”

Kirakishou: “La ringrazio di averci invitato, il mio nome è Kirakishou, l’originale settima bambola.”

Barasuishou: “E infine, io sono Barasuishou, settima bambola delle Rozen Maiden, costruita dal maestro Enju.”

L: “Perfetto, con questo le presentazioni dovrebbero essere finite.”

Misa: “Aspettate un attimo, ci siamo anche noi!” disse di corsa, mentre arrivava trascinando Light sottobraccio.

Misa: “Piacere, il mio nome è Misa e questo è il mio fidanzato Light.”

Light: “NON SONO IL TUO FIDANZATO!” gridò a pieni polmoni.

Shinku: “Vi ringrazio dell’invito a nome di tutte le mie sorelle.”

Misa: “Oh, non è niente, in fondo che Natale è se non lo si passa in compagnia?”

Light: “Un Natale meno caotico” rispose col pensiero.

Proprio in quel momento, una seconda macchina si accostò vicino all’entrata e da essa scese un gruppo di sei persone: un ragazzo con in capelli rosso fiammante, uno con degli strani capelli arancioni, una ragazza mora piuttosto bassa, un’altra con i capelli nuovamente tendenti all’arancio e infine una persona molto robusta dalla pelle piuttosto scura e un ragazzo magro e con gli occhiali.

Renji: “Adesso puoi sciogliere questo maledetto incantesimo, Rukia?”

Rukia: “Direi di si.”

Con uno schiocco delle dita della shinigami, le braccia di Renji e di Ishida furono nuovamente libere di muoversi.

Dopo essere entrati, i nuovi arrivati furono calorosamente accolti da Misa.

Misa: “Benvenuti! Tu dovresti essere Rukia, vero?”

Rukia: “Già, Rukia Kuchiki, luogotenente della XIII divisione del Gotei 13.”

Renji: “Salve, io sono Renji Abarai, luogotenente della VI divisione.”

Ichigo: “Buonasera, il mio nome è Ichigo Kurosaki.”

Orihime: “Salve, mi chiamo Orihime Inoue.”

Chad: “Piacere, sono Sado Yasutora, chiamatemi Chad.”

Ishida: “Io invece mi chiamo Ishida Uryuu, ultimo Quincy.”

Renji: “Per fortuna” pensò, ma si trattenne dal dirlo.

Misa: “Ok, adesso mancano solo...”

Naruto: “Eccoci, siamo arrivati!” urlò tutto d’un fiato, irrompendo nella stanza, seguito dal resto del  Team 7.

Sakura: “Calma, Naruto. Rispetta le buone maniere!”

Kakashi: “Scusatelo, il viaggio è stato piuttosto lungo. Infatti sembra che siamo gli ultimi ad essere arrivati.”

Misa: “Non preoccupatevi! Ci stavamo solo presentando a vicenda.”

Kakashi: “Beh, in tal caso, piacere di conoscervi il mio nome è Kakashi Hatake, comandante del Team 7.”

Sakura: “Piacere, io sono Sakura Haruno, chuunin del Villaggio di Konoha e membra del Team 7.”

Naruto: “Salve a tutti! Il mio nome è Naruto Uzumaki!”

Sakura: “Chissà perché non dice il suo grado Ninja!

Sasuke: “Salve, mi chiamo Sasuke Uchiha, nukenin del Villaggio di Konoha.”

L: “Nukenin? Cosa vuol dire?”

Sakura: “Semplicemente Sasuke-kun ha avuto qualche contrasto con il suo Team e...” farfugliò, cercando di nascondere la verità.

Sasuke: “Vuol dire Ninja traditore.”

Sakura: “Sasuke-kun! Stavo cercando di riscattare la tua immagine!”

Sasuke: “Non ne ho bisogno: non mi pento di quello che fatto.”

Naruto: “Non parliamo di queste stupidaggini. Piuttosto, la festa è già iniziata?”

Sasuke: “Idiota! Oggi è la vigilia, è domani il giorno in cui si festeggia!”

Misa: “Ha ragione. Comunque, si è fatto molto tardi. Scarichiamo dalle auto i regali e poi andiamo tutti a letto, ok?”

Ichigo: “Mi sembra una buona idea. Dovremmo bastare io, Renji e Chad per prendere tutti i pacchetti. Avviatevi pure verso le vostre camere.”

Misa: “Ma che gentili! Va bene, seguitemi, le camere sono al piano superiore!”

Detto questo, mentre tutti gli altri iniziarono a seguire Misa, Ichigo, Renji e Chad si diressero verso le limousine e incominciarono a portare dentro l’edificio le montagne di doni stipate nei portabagagli

Renji: “Dannazione Ichigo! Perché dovremmo fare solo noi tre i facchini?”

Ichigo: “Sai il perché! Nessuno deve vedere i regali che abbiamo fatto a Rukia e a Orihime. Ci sono già costati un occhio della testa, se anche l’effetto sorpresa va a farsi benedire rimarrebbe solo il suicidio!”

Dopo aver portato a termine il gravoso compito, i tre salirono al secondo piano e, dopo aver chiesto a Misa le chiavi delle camere, si salutarono e varcarono la soglia delle proprie.

Rimenavano in piedi solo L e Misa, quest’ultima molto stanca ma visibilmente contenta.

L: “Una sola domanda: ne vale davvero la pena?”

Misa: “Assolutamente si! Domani sarà un giorno splendido!”

L: “Se lo dici tu... Buonanotte allora.”

Misa: “Buonanotte L, a domani!”

Prima di chiudersi nella propria stanza, però, Misa sentì uno strano rumore provenire dal piano inferiore ma, credendo che fosse stata la sua immaginazione, non gli diede importanza e si coricò serena.

 

Angolo dell’Autore

 

Devo dire che l’ispirazione per questa fanfiction è dovuta principalmente all’atmosfera natalizia ormai quasi palpabile. Dato che volevo da tempo sperimentare l’idea di scrivere un crossover su i miei manga/anime preferiti, ho messo le due idee insieme e ne è venuto fuori questo. Ho cercato di mantenere i personaggi IC ma, dato anche il tema trattato, era obbligato sfociare in alcuni punti nell’OOC (soprattutto per alcuni personaggi.). In ogni caso, se state leggendo queste note vuol dire che, nonostante la storia si fatta da più di 2700 parole, siete arrivati a leggerla tutta e già questo mi rende molto felice. Mi piacerebbe ricevere qualche piccola recensione, anche solo per capire se questo capitolo vi sia piaciuto o se l’ abbia scritto correttamente. Va bene, il prossimo capitolo arriverà entro i prossimi giorni quindi non mi resta che dirvi alla prossima!!!

  
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