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Autore: Mistral    10/08/2006    7 recensioni
Tutto sta a decidere se voglio sacrificare un uomo per salvare il mondo, oppure sacrificare il mondo per salvare (forse) un uomo. La mia mente da mercantessa, nonché la mia razionalità, non hanno dubbi; e dubbi non ne ha nemmeno il mio cuore. Il problema è che dicono due cose diverse.
I pensieri di Lina dopo il rapimento di Gourry
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lina Inverse
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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A Pete

A Pete

So quanto ti piaccia il personaggio di Lina e spero che questa fic sia all’altezza.

10 Agosto 2006

 

Born to Love You

 

“…sono nato per amarti, sono nato per prendermi cura di te…”

 

Anche alla luce del fuoco acceso qui in mezzo a questo deserto fatico a vedere il volto dell’uomo che mi sta parlando, ma nonostante ciò so con certezza chi è: non confonderei la sua voce con quella di nessun altro.

Lui è qui accanto a me che fissa le fiamme danzanti e sorride tranquillo, la luce dorata che disegna ombre nette e spigolose sul suo viso dai tratti gentili. Ha appena detto una delle cose più belle (e più difficili da mantenere – specie per qualcuno col mio caratteraccio) che una persona possa dire eppure l’ha detta con una naturalezza tale che sembrava stesse parlando del pranzo… anzi no, forse parlando di cibo si sarebbe comportato diversamente, un po’ come me del resto…

 

“…sei stata fatta per me, sei la mia gioia…”

 

Ecco, queste sono le cose che ti spiazzano quando le senti. Cosa rispondi a chi ti dice così? Io sinceramente non lo so.

È tutto così… incredibile! Sono come dentro un sogno e mi sembra impossibile che tutto questo stia succedendo a me per quanto è bello.

Io che pensavo di poter bastare a me stessa, che volevo disperatamente bastare a me stessa, forse per ovviare a fragilità che credevo di aver sanato e che invece avevo solo nascosto… che ironia…

 

Sento gli occhi umidi, lacrime che vorrebbero uscire e una morsa che si fa sempre più pesante sullo stomaco… ma perché?

 

“…ti amo, piccola, sono nato per amarti… ma mi sento così solo… solo… solo…”

 

Un’eco lontana che si spegne lentamente nella mia testa…

 

Solo…? No! Tu sei qui, accanto a me… io e te… un fuoco, il deserto, le stelle…

 

Mi tiro a sedere di scatto.

Un letto, una stanza di locanda.

In un attimo tutto ritorna dolorosamente presente: il rapimento di Gourry, il guerriero misterioso che ci attacca, il combattimento e poi… stringo forte nei pugni il leggero lenzuolo che mi copre, mentre le lacrime iniziano a scorrermi sulle guance e mi bagnano le mani.

Maledetto Phibrizio!

Perché l’hai portato via? Perché hai preso di mira lui se quella che vuoi sono io? Perché?!

 

“Avanti Lina, non essere sciocca, sai benissimo perché l’Hellmaster ha agito così…”

 

Certo che lo so, me lo sono ripetuta almeno un milione di volte da quando Gourry è stato rapito, ma non riesco a smettere di pensarci.

Phibrizio non è uno sciocco, né tanto meno un novellino completamente digiuno di strategia. E gode come un dannato nel far soffrire i suoi nemici, non solo fisicamente ma anche mentalmente.

Con me in questo caso c’è riuscito alla perfezione: mi ha messo in scacco. Sa benissimo che ci tengo a Gourry, ma sa altrettanto bene che se facessi ciò che lui vuole, il mondo intero sarebbe in pericolo – oltre che la mia vita, ovviamente, ma questo al momento è il minore dei mali. Dopotutto, in un modo o nell’altro morirei comunque, quindi tanto vale togliere una variabile dal conto.

Tutto sta a decidere se voglio sacrificare un uomo per salvare il mondo, oppure sacrificare il mondo per salvare (forse) un uomo. La mia mente da mercantessa, nonché la mia razionalità, non hanno dubbi; e dubbi non ne ha nemmeno il mio cuore.

Il problema è che dicono due cose diverse.

 

Mi alzo e vado a sedermi davanti allo specchio, iniziando lentamente a spazzolarmi i capelli. Di solito è un’attività che mi rilassa e mi aiuta a pensare, due cose di cui al momento ho estremamente bisogno.

 

Ok, proviamo a guardare la faccenda da un altro punto di vista.

Tutto dipende da quel dannato incantesimo: se non l’avessi imparato, se non avessi voluto sempre saperne di più di ogni cosa, oggi non saremmo in questa situazione. Gourry non sarebbe stato rapito e il mondo non sarebbe in pericolo.

Sarebbe stato tutto più semplice, no?

No. No, perché se non avessi voluto imparare il Giga Slave oggi non saremmo qui. Quel settimo di Lord Ruby Eye risvegliatosi negli occhi di Rezo avrebbe distrutto il mondo, togliendo tutto il divertimento all’Hellmaster.

Comunque non mi serve chiedermi cosa sarebbe successo se non l’avessi imparato… ciò che adesso mi serve chiedermi è cosa posso farne.

Sylpheel mi ha messo in guardia dall’usare quell’incantesimo terribile perché evoca forze sconosciute che non si sa se e quanto siano controllabili. E dopo aver castato una volta il Giga Slave ed essere entrata in contatto con l’essenza del Demone d’Oro non posso non darle ragione… è un qualcosa di inquietante, di spaventoso… eppure so di non potermi permettere di escludere a priori la possibilità di ricorrere a Lei. Per quanto sia terrificante, il Suo potere è l’unica cosa che potrebbe darmi una minima chance di farcela…

Non è da me arrendermi davanti alle difficoltà scegliendo la strada più comoda: ho in mano questa carta e devo giocarmela al meglio.

 

Nella mente echeggia ancora la voce di Gourry. So che c’era lui nel sogno che mi ha svegliato prima, anche se non ne ricordo nulla…

Aspettami Gourry, sto venendo a salvarti… farò di tutto per riportarti con me, ma non metterò in pericolo il mondo intero, so che non me lo perdoneresti mai se lo facessi…

Te lo prometto, non farò pazzie. Purché tu ritorni a casa sano e salvo…

 

***

 

…alla fine non ho potuto evitarlo: quel folle mi ha portato a fare proprio ciò che mi ero ripromessa di lasciare come ultima carta… perdonami Gourry, ho fatto esattamente quel che ti avevo promesso non avrei fatto…

 

“È più oscuro dell’oscurità più nera, più profondo della notte più profonda…”

 

Ma anche ora che sento il Potere entrare dentro di me e la mia coscienza svanire lentamente, non mi pento della mia scelta… so che in questo modo sarai salvo, sarete salvi… tu e tutti gli altri potrete tornare a vivere in un mondo liberato dalla minaccia dell’Hellmaster e da me…

 

“Tu che sei il Mare del Caos, tu che brilli come oro, Re delle Tenebre…”

 

Sì, perché quando avrò ridato il mio corpo al caos e il Demone d’Oro avrà distrutto per mano mia il Signore degli Inferi, non ci sarà più nessun demone che vi darà la caccia per me… perché so benissimo che per i mazoku sono importante solo perché sono in grado di entrare in contatto con l’energia della Madre.

E so altrettanto bene che se perdo il controllo di questa energia distruggerò il mondo, Gourry, ma in questo momento per me tu sei più importante del mondo intero… dammi la forza di salvarti!

 

“Io qui ti invoco, io qui mi giuro a te! Che gli stolti che mi stanno davanti siano spazzati via dal potere che tu ed io possediamo…!”

 

Aveva ragione Martina, che sciocca che sono stata a non trovare il coraggio di dirtelo quando potevo… ti amo Gourry…

Ma ora sono costretta a dirti addio…

 

“Giga Slave!”

 

 

LEGAL DISCLAIMER

La canzone citata nel titolo, Born to Love You, da cui ho ripreso anche alcune parti della fic, è di proprietà dei Queen ed è qui utilizzata senza alcun fine di lucro.

I personaggi di Slayers sono proprietà di Hajime Kanzaka, Rui Araizumi e degli altri aventi diritto.

   
 
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