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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    28/12/2011    0 recensioni
«Voglio che ci facciamo una promessa, Steve.»
La fissò. «Una promessa?»
«Sì. Per essere sicuri che non ci dimenticheremo l’uno dell’altra.»

{Steve/Lisa ♥ potenzialmente OOC}
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lisa Gobar, Steve Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il quinto giorno del quinto mese del quinto anno del nuovo millennio ~

prompt: #015, photograph

 

 

 

Se qualcuno avesse detto a Lisa Gobar che un giorno si sarebbe ritrovata a bigiare l’ultimissima lezione del corso della Hotchkiss per intrufolarsi là sotto, in mezzo alla polvere di uno scantinato fatiscente, solo per poter trascorrere qualche ora da sola con Steve Mills – beh, probabilmente gli avrebbe riso in faccia. E invece eccola lì. Misteri dell’adolescenza.

Dal piano di sopra arrivavano attutite le note dell’ennesimo valzer. Non si era persa un granché. Con Steve l’aveva ballato un milione di volte. E poi c’era altro a cui pensare, si disse accettando la Chesterfield che lui le porgeva.

«Le hai rubate a Peter, vero?»

«Non se ne sarà neanche accorto. Da quando si è messo con Kate si è completamente rincretinito. Sai che sorpresa.»

Risero insieme, mascherando l’imbarazzo che quell’argomento inevitabilmente comportava. Lisa non aveva ancora capito cosa ci fosse tra lei e Steve. Ormai erano passati quasi due anni da quando lui le aveva dato quella gomitata in faccia e da quando lei gli aveva baciato la guancia per la prima volta. Di tanto in tanto, ne era certa, Steve la guardava di sottecchi e arrossiva, ma le cose finivano sempre lì.

«Oggi è l’ultima volta che ci vediamo.»

Lo disse con semplicità e schiettezza. Lui non era molto bravo a parlare e lei non ne aveva molta voglia; le sembrò un compromesso ragionevole arrivare subito al motivo della loro presenza in quella specie di nicchia sotto le scale.

Steve s’incupì. Diede un tiro alla sua sigaretta, così forte che Lisa temette che l’avrebbe spezzata a metà.

Erano seduti vicini contro il muro, accanto al vecchio distributore automatico. Quando Lisa rilassò le gambe, allargando attorno a sé il vestito e sporcandolo tremendamente sul pavimento lercio – la mamma l’avrebbe ammazzata, ma chissenefrega – il suo gomito sfiorò il braccio di Steve, e lo sentì teso come non mai, molto più di quando ballavano insieme.

«Voglio che ci facciamo una promessa, Steve.»

La fissò. «Una promessa?»

«Sì. Per essere sicuri che non ci dimenticheremo l’uno dell’altra.»

Steve rimase a lungo in silenzio, e quando abbassò gli occhi il fumo della sigaretta nascose le sue guance rosse.

«Non potrei mai dimenticarti.»

«Lo so» gli sorrise, «ma ci vuole qualcosa di più di questo. Dev’essere un giuramento vero, serio. Una cosa come...» Si concentrò. «Senti questo: non importa cosa succederà, non importa se saremo sposati e se avremo dei figli – tu ed io ci rincontreremo in questa stessa scuola, all’inizio del nuovo millennio.»

Steve tossì. Ora era così paonazzo che il fumo non mascherava più un bel niente. Lisa ridacchiò e gli diede qualche colpetto sulla schiena; chissà se era quella l’unica ragione delle lacrime che gli vedeva negli occhi.

Si voltò a guardarla ansante e per un po’ sembrò frastornato. La faccenda del matrimonio e dei figli doveva essere stata un colpo. Si sa come sono i ragazzi, a queste cose non ci pensano mai. Beh, lei voleva essere sicura che avesse afferrato il senso.

E sì, doveva aver capito, perché d’un tratto le sorrise ed era un sorriso bellissimo.

«Troppo generico. Facciamo che ci rincontreremo il... il quinto anno del nuovo millennio.»

«Aah, non vale, era un’idea mia. No, allora facciamo così... Il quinto giorno...»

«... del quinto mese...»

«... del quinto anno del nuovo millennio!» Lo guardò trionfante. «Più precisi di così non si può, Steven Mills. Prendere o lasciare.»

Steve la prese in parola. L’abbracciò stretta, così all’improvviso da farla sussultare, e per la prima volta in assoluto furono le sue labbra a scenderle sulla guancia – e per la prima volta in assoluto fu lei a sentirsi evaporare.

«Steve» le ricordò in un sussurro, appena prima di allontanarsi.

Lisa non glielo permise. Si aggrappò alla sua cravatta e lo trasse a sé. Steve trattenne il respiro per un solo istante – forse solo perché la musica si era fermata – ma non oppose resistenza.

Se qualcuno avesse detto a Lisa Gobar che sarebbe stata lei a prendere l’iniziativa al momento del suo primo bacio, e non Steve Mills, probabilmente gli avrebbe riso in faccia. E invece eccola lì. Misteri delle prime cotte.

 

 

«Non è romantico? Chissà che credevamo... Beh... Mi sa che me lo sono perso.»

«Anche Steve non ce l’ha fatta. Avrebbe fatto di tutto per riuscirci... Ma è morto per strada.»

 

 

Nella scatola di latta in cui la donna ha chiuso tutti i ricordi di una vita migliore c’è una vecchia fotografia. È piccola, quadrata, datata 1962. Ritrae un bel ragazzino biondo dalle guance paffute che sorride a chissà chi.

È come un pugno nello stomaco.

Sono passati quarant’anni, ma sente il pavimento freddo e sporco, la polvere, il fumo delle Chesterfield rubate a quello stronzetto di Peter. L’ultimo valzer alla scuola di ballo e di buone maniere di Marilyn Hotchkiss. Steve Mills che prende fiato e la bacia.

Per un istante pensa che morirà anche lei, ora e qui. Non riesce a capire come ha potuto dimenticarlo.

 

 

[ 815 parole ]

 

 

 

 

 

 

Nota: Ancora Ballroom Dancing. Stavolta Steve e Lisa. Perché sì.

Lisa è un personaggio del quale ci viene mostrato poco o niente, e temo anche di averla resa un po’ OOC, anche se tra lei e Steve mi sembra lei quella più spontanea e – diciamo così – ‘consapevole’. Lui mena tanto le mani, ma davanti a lei si scioglie! Pertanto ho immaginato che sia stata proprio Lisa a desiderare quella promessa che è il tema portante del film, anche se poi è stata proprio lei a dimenticarsi di lui. Però questo è del tutto opinabile. Per me non l’aveva dimenticato. Non ci voglio credere, non dopo averla vista piangere su quella foto, dopo la visita di Frank.

Il corso alla scuola di Marilyn Hotchkiss inizia nel 1962, ma Steve racconta a Frank che lui e Lisa si sono incontrati lì per centoventotto settimane, che fa trentadue mesi, che fa quasi tre anni. Quindi avevano circa quindici anni quando si sono salutati con quella promessa. Ecco perché sono così sfacciata da non inserire l’OOC nelle note ;)

   
 
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