Serie TV > Blue Water High
Segui la storia  |      
Autore: Sylvie    13/08/2006    8 recensioni
Dopo cinque anni Fly sente nostalgia e gli telefona. Lo riesce a incontrare, e quell'incontro è davvero galeotto. Un pomeriggio d' amore... di baci, di promesse rubate...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fiona 'Fly' Watson, Heath Carroll
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Blue Water High - Fan Fiction (Flye/Heat)
" Ti amo ancora... "

Oneshot: E' la mia prima oneshot... ditemi cosa ne pensate^^


Erano passati cinque lunghi anni, dopo il trionfo di Flye, alla Blue Water High.
Dopo quella sensazionale serata Flye era diventata molto famosa nel mondo del surf, insieme a Edge, trionfando indiscutibilmente al giro mondiale. Ora era una giovane donna, ventenne per la precisione. La pelle era come sempre abbronzata, i capelli biondissimi ricadevano sulle esili spalle, e gli occhi chiari erano sempre vispi... sembrava quasi che gli anni non fossero passati, era sempre vivace, timida... il fisico certamente era mutato: era una donna. Aveva dei fianchi abbastanza sinuosi, il viso si era allungato un po' ed era decisamente più alta.
La cosa che spesso Flye ricordava con più dispiacere era il suo addio con Heat. Lui era letteralmente scomparso dalla sua vita. Una chiamata ogni tanto, un messaggino sul cellulare, ma nient'altro. Ora la giovane campionessa viveva in un appartamento nel centro di Londra, sola, lontana da tutto e tutti... forse sbaglio nel chiamarla giovane campionessa, dato che Flye aveva abbandonato il surf l'anno prima, dopo un grave infortunio.
Era una fredda mattina invernale, quando la ragazza si alzò dal letto stiracchiandosi, indossava un pigiamone di lana, i capelli legati in una treccia, e gli occhi stanchi e assonnati. Zoppicava ancora un po', la sua gamba destra, ma si era ripresa incredibilmente, frequentando la palestra e andando quasi giornalmente dal fisioterapista.
Entrò nella cucina, spingendo appena la porta, e andandosi a piazzare davanti ai fornelli. Aprì la dispensa, tirando fuori una bustina di tè... per poi mettere su l'acqua, ed una volta che questa bollì se la verso accuratamente in una tazza. Sempre restando in piedi soffiò appena sul tè, per raffreddarlo e poi lo bevve con calma. Non doveva correre da nessuna parte, era domenica.
Flye, dopo aver smesso di fare surf, si era trovata un lavoro discreto, come "personal shopper", in un famoso negozio del luogo. La paga era davvero molto buona, e poteva permettersi molte cose: la casa, la macchina, vestiti e scarpe a volontà... e vantava di essere la PS(personal shopper) di molti personaggi famosi.
Dopo aver bevuto il tè, si andò a vestire, la doccia l'aveva fatta la sera precedente, e non aveva voglia di rifarla quella mattina. Si pettinò i capelli, e si mise una semplice tuta, voleva stare a casa, era un po' triste: Heat popolava i suoi sogni.
Si sdraiò sul divano, prendendo il telefonino... passò tutto l'alfabeto "...F....G...H...Harry...Heat..." cliccò su quel nome e sul display comparì "Heat----chiamata in corso".
Sentì il cuore aumentare un po' il battito cardiaco... uno squillo... due squilli ...
- Pronto? - fece la voce dall' altra parte del telefono, non era cambiata affatto, sempre uguale... le labbra di Flye si piegarono in un sorriso - Pronto? - ripetè nuovamente Heat.
- Ciao, Heat... - riuscì a dire Flye, mentre cercava di immaginarselo, con il telefonino in mano a dire " Pronto? Pronto? "
- Flye? - chiese un po' dubbioso, ma la ragazza notò un tono di sorpresa in quella domanda.
- Si, come stai? - lanciò un' occhiata allo specchio, era arrossita.
- Che piacere sentirti! Da quanto tempo! - esclamò Heat per poi continuare - Bene, sto bene... tu invece? Come va con il surf? Stai facendo qualche gara?- questa domanda fece cambiare espressione e Flye, che quasi si spense, per la tristezza.
- Non sai cos'è successo? - chiese mentre si passava stancamente una mano tra i capelli, scompigliandoli appena.
- No, non so niente... cos'è successo? Tu stai bene? - era preoccupato.
- L'anno scorso, durante una gara in Australia mi sono rotta un ginocchio... ho smesso di fare surf da allora... - rispose, per guardarsi il palmo della mano libera, stringendola poi in un pugno.
- Oddio... mi dispiace tantissimo... - non disse altro, e calò un silenzio spaventosamente lungo.
- Già... - riuscì a dire Flye, annuendo appena. - Tu? Cosa mi combini con in surf... dove ti trovi ora?-
- Io ora mi trovo a Londra, sto firmando un contratto... - rispose Heat, era decisamente più felice, quando cambiò discorso.
- A Londra? Sul serio? - il cuore di Flye impazzì - Cioè... io vivo a Londra! -
- Maddai... allora che ne pare l'idea di incontrarsi? - chiese decisamente euforico per la notizia.
- Mi piacerebbe davvero... per te oggi va bene? -
- Certo... dimmi dove e l'ora... -
- Passa da me... vivo in centro ... vuoi l'indirizzo? -
- Ovviamente...- Flye dettò l'indirizzo, dando tutte le indicazioni possibili.
- Alle 5 allora... -
- Alle 5... ciao, Heat - attaccò il telefono, sorridendo, guardò l'ora, erano le undici...


========================

Un giovane di bell' aspetto, guardava l' ora. Le frecce, racchiuse nel quadrante del suo orologio segnavano le 4.45 p.m. era in perfetto orario.
Si trovava sotto un' elegante palazzina, situata nel centro di Londra. Aveva le mani nelle tasche dei jeans, i capelli castani erano mossi dal freddissimo vento londinese, era abbastanza slanciato, e sorrideva.
- Heat! - chiamò una voce dalla finestra dell' edificio. Il ragazzo, il quale nome era ovviamente Heat, alzò lo sguardo... quanto bastava per scorgere una bellissima Flye, identica a come se la ricordava: i capelli biondi, la pelle abbronzata... ed il suo solito sorriso, che lui amava tanto.
- Hey, Flye! - rispose lui, agitando la mano.
- Che fai lì! Sali, dai!- urlò nuovamente prima di scomparire. Heat si avvicinò al cancello, dopo qualche minuto vide aprirsi il portone dietro di questo e comparire Flye, che dopo aver aperto il cancello gli buttò le braccia al collo, abbracciandolo... lui le mise le mani dietro la schiena, appoggiando la testa sulla sua spalla, respirando per qualche istante l'odore dei suoi capelli. Poi si guardarono negli occhi, sempre in quella posizione: le braccia di Flye intorno al suo collo e le mani di Heat sui suoi fianchi.
- Wow... Flye... sei... diversa... - disse mentre la guardava, soffermandosi maliziosamente sulle sue curve.
- Grazie, anche tu sei cambiato... - lo guardò negli occhi scuri, il cuore di Heat cominciò a battere all'impazzata, lei gli faceva sempre quell' effetto... anche dopo cinque anni. - Saliamo? - propose Flye indicando il cancello aperto.
- Certo... non perdiamo tempo - le mise un braccio intorno alle spalle, e salirono... una volta dentro casa si accomodarono in cucina, dove bevvero del caffè...
- Dimmi, tu adesso di cosa ti occupi? - chiese Heat, che non aveva staccato gli occhi da Flye nemmeno per un secondo.
- Lavoro con Personal Shopper nei grandi magazzini di Harrods... - rispose mentre sorseggiava un po' del liquido che conteneva la sua tazzina.
- Personal Shopper... mmm... interessante per una ex- campionessa... perchè non torni sulla tavola? - chiese lui, giocherellando con un tovagliolo.
- Mi rimetterò tra un mese, ma non ho la forza ed il coraggio per tornare sulla tavola ... - ammise, abbassando lo sguardo sul tavolo.
- Ti posso aiutare io ... se vuoi ... - propose
- Io... tu hai le tue gare, i tuoi sponsor... non puoi lasciare tutto per aiutare me... -
- Non posso aiutare la donna che amo? - la frase che uscì dalle sue labbra lasciò di stucco entrambi. Lui la amava ancora? Di questo era certo... lei non era mai uscita dal suo cuore, se ne era impossessata con la forza.
- L-la donna che ami? - balbettò Flye, guardandolo... ma lei, lo amava? Quella mattina lo aveva creduto profondamente, dopo che aveva risentito la sua voce... ed ora ne era sicura.
- Ti amo, Flye ...non ho mai smesso di amarti... mi sei mancata tantissimo in questi anni... non avevo la forza di telefonarti... ma senza te soffrivo... tu sei il mio cuore Flye... tu non HAI il mio cuore... tu lo sei... -
- Ti amo anche io, Heat... sei stato il mio sogno proibito tutte le notti... nessuna esclusa... -
- Il tuo sogno proibito? -
- Si - si alzarono entrambi, non saprei dire chi baciò per primo chi... le loro labbra si unirono insieme, probabilmente, immediatamente le lingue cominciarono a cercarsi...
Heat le mise le mani sui fianchi, per poi indirizzarle sotto la maglietta sportiva di lei, sfilandogliela...
- Shhh... piano... facciamo tutto, piano... - sussurrò Flye all'orecchio di Heat. Lui obbedì. Ricominciarono a baciarsi: prima lentamente, poi un po' più irruenti... indietreggiarono verso il muro, dove Heat immobilizzò Flye, mettendo i palmi delle mani al muro, all' altezza delle spalle di lei, non permettendole così di poter "fuggire".
Le mani di Flye sbottonarono lentamente i bottoni della camicia nera di Heat, per poi andarsi a posare sul suo petto muscoloso, carezzandolo con passione... era incredibilmente caldo, e più scendeva verso i jeans e più si sentiva eccitata... prima di sfiorare la sua cintura mise nuovamente le mani sul suo petto, spingendolo lontanto dal muro. Senza smettere di baciarsi arrivarono in salotto, dove lui si sedette sul divano e lei si mise a cavalcioni su di lui.
Heat cominciò a passare le mani sulla schiena nuda di lei, soffermandosi maliziose sul reggiseno... ma senza slacciarlo, semplicemente giocandoci. Sentiva le labbra di lei sul suo collo, che succhiavano con una forza incredibile, faceva addirittura male, ma gli piaceva... e non resistette dal gemere di piacere.
"Almeno un segno resterà" pensò mentre con la lingua le disegnava dei cerchietti sulla pelle delle spalle. Dopo prese tra i denti un po' di quella pelle, mordicchiandola con attenzione, spaventato di poterle fare del male. Infine, quando ormai l'eccitazione era al culmine piegò su di un fianco, facendo sdraiare Flye sulla schiena e andandosi a piazzare sopra di lei.
Flye portò le sottili manine sui jeans di lui, togliendogli lentamente la cintura. Poi passò ai bottoni, e qui non potè non sospirare... non era mai arrivata a quel punto. Il primo bottone fu il più duro, ma quando senti la stoffa allontanarsi dal metallo tutto fu più facile... il secondo, il terzo ... fece scivolare via i jeans mentre sentiva il reggiseno cadere insieme a quelli sul pavimento. Dopo qualche istante seguirono anche i pantaloni sportivi di lei.
Heat si ritrovò a giocherellare con l'orlo di pizzo delle mutandine di Flye, prima di sfilarle, piano... prima da un lato poi dall'altro... anche Flye aveva fatto lo stesso con i suoi boxer, che ora giacevano su un bordo del mobile... e quando furono completamente nudi Flye lo guardò dritto negli occhi, e con respiro irregolare disse:
- E' la prima volta... - lui annuì semplicemente, ricomincciando a baciarla. Per lui non era la prima volta. Lei allargò le gambe, e subito lo sentì scivolare dentro di lei. Flye gemette, quando cominciarono le spinte che andavano aumentando il ritmo sempre più quei gemiti divennero sospiri... che si trasformarono in urla di piacere...
Infine lui si svuotò in lei, uscì da lei e le si sdraiò sul seno... sentiva il suo respiro ancora irregolare.
Flye gli carezzò piano i capelli, mentre lui sospirava ancora...
- Ti amo - disse sorridendo, tenendo gli occhi chiusi.
- Anche io ti amo - le rispose Heat.
Quando lui doveva andare si vestirono lentamente, senza pudore... e alla porta non poterono non scambiarsi promesse.
- Chiamami quando ti sentirai meglio... mi raccomando -
- Lo farò, Heat... tu chiamami anche prima... non scomparire... -
- Arrivederci, allora... -
- Al più presto... - lo guardò scendere lentamente le scale. Poi chiuse la porta e si sdraiò sul letto... pensando a lui.
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Blue Water High / Vai alla pagina dell'autore: Sylvie