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Autore: VioletBow    30/12/2011    4 recensioni
Le parole sembrano più belle quando le si vede pronunciare del proprio interlocutore, perché le labbra seducono gli occhi e quelle di Tamaki seducevano Kyoya da fin troppo tempo.
[KyoyaxTamaki]
Trovo questa frase davvero bella e quasi non credo di averla concepita io stessa.
Sesta classificata al contest "Scegli un Numero, Ottieni un Brano!" indetto da Sweet96
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Haruhi Fujioka, Kyoya Ohtori, Tamaki Suoh
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Kyouya sospirò e si appoggiò al muro della sua camera.
La vacanza che aveva organizzato per gli host e le loro clienti non era andata bene come aveva previsto: Haruhi era caduta dallo scoglio che si trovava nella spiaggia privata di Nekozawa-senpai, per proteggere le ragazze da alcuni brutti tipi che le stavano importunando.
Alla fine aveva anche dovuto spendere più del dovuto per mandare dei fiori di scuse alle ragazze che si erano spaventate per il loro salvatore.
Quella ragazza.. era d'accordo con Tamaki sul fatto che doveva comprendere di non poter far fronte a certe cose da sola ma forse lui aveva un po' esagerato con il suo comportamento; in fondo sapeva che se si fosse trovato nella stessa situazione che aveva affrontato la ragazza, anche Suou si sarebbe comportato in quella maniera.. e molto probabilmente sarebbe caduto dalla rupe anche lui.
- Non sei molto più forte di lei. - sussurrò, con un ghigno, al ragazzo che gli stava urlando contro.
"Cosa stavate facendo? Come hai osato?" gridava, più simile ad un fidanzato geloso che ad un padre in apprensione per la propria figlia.
Così era solito definire Haruhi: sua figlia.
Eppure quando, irrompendo della stanza di Ootori senza bussare, l'aveva trovata bloccata tra il letto e le braccia del suo vicepresidente, aveva perso la ragione e, cacciata fuori la ragazza, aveva iniziato a urlargli contro richieste di spiegazioni a cui lui si stava divertendo a non dare ascolto.
- Non cambiare discorso, adesso! - continuò a gridare con quella sua voce che iniziava a diventare insopportabile alle orecchie del moro.
Anche se la sua voce lo irritava così tanto, in quel momento, non poteva fare a meno di soffermarsi sulle labbra che, deformandosi, lasciavano uscire quello sgradevole suono.
Le parole sembrano più belle quando le si vede pronunciare del proprio interlocutore, perché le labbra seducono gli occhi e quelle di Tamaki seducevano Kyoya da fin troppo tempo.
L'eleganza e la naturalezza, sempre presenti nei suoi movimenti, lo aiutarono nelle sue azioni, non lasciando trasparire la tempesta che si era scatenata dentro di lui ma mantenendo il solito strato di serietà e mistero che lo allontanava sempre da tutti.
Gli afferrò polsi e lo spinse indietro con velocità tale che, per una manciata di secondi, il ragazzo si zittì e rimase sdraiato sul letto senza capire cosa stava succedendo.
Adesso, al posto di Haruhi, bloccato tra il letto e le braccia del vicepresidente, c'era il "capo" dell'host club che lo fissava dal basso con occhi stupiti.
- Non sei molto più forte di lei. - ripetè Ootori. - Solo perché sei un ragazzo, non vuol dire che tu non corra i suoi stessi pericoli. Se avesse chiesto aiuto a te, sarebbe andata meglio? Le hai chiesto se abbia mai vinto una qualche gara di tuffi o se fosse esperta in arti marziali come Honey-senpai.. ma tu non sei forse nella sua stessa condizione?
Suou provò a ribattere ma rimase spiazzato dalla veridicità di quelle parole.
- Non sarebbe stata la stessa cosa. - riuscì solo a balbettare.
Il moro rise.
- Sì, invece. Anche adesso è la stessa cosa.
Tamaki provò a liberare i propri polsi dalla stretta dell'altro ragazzo ma si accorse che, forse, l'amico aveva ragione.
- Ok, - disse, non nascondendo che aver torto lo seccava. - ho capito la lezione. Puoi lasciarmi alzare?
In effetti era solo per costringerlo a capire che Kyouya l'aveva messo in quella situazione ma adesso trovava difficile resistere all'impulso di andare avanti.. fin dall'inizio, una piccola parte di lui sapeva come sarebbe andata a finire.
Il vicepresidente si abbassò fino a sfiorare con il proprio busto nudo quello del ragazzo sotto di lui e, piano, gli morse l'orecchio.
La muta risposta alla richiesta del suo capo era decisamente negativa.
Il leggero gemito che il biondo si lasciò sfuggire, aumentò la voglia di continuare dell'altro che iniziò a scendere lungo il suo collo, lasciando sulla sua pelle bianca e morbida una scia di piccoli segnetti di morsi.
Suou serrò gli occhi e le labbra e si voltò dall'altra parte, per nascondere il proprio imbarazzo.. ma di questo Ootori se ne accorse e, lasciando andare uno dei due polsi, usò la mano adesso libera per costringere il viso di Tamaki a voltarsi verso il suo.
Poteva sentire il cuore del ragazzo sotto di lui battere forte contro il suo petto ma non sapeva se lo stupore che lo faceva battere così velocemente potesse essere considerato un segno positivo.
In fondo era facile scoprirlo.
Kyouya sorrise della azione che stava per compiere, ed era così difficile vederlo sorridere che l'amico se ne stupì non poco.
Si avvicinò piano al volto del biondo, fino a sentire i loro respiri fondersi.
Sentì il suo cuore battere ancora più forte contro il proprio petto e sfiorò delicatamente le sue labbra.
L'altro non reagì e ciò interdisse un po' il moro, che decise di farsi ardito ed andò a cercare con la lingua un rapporto ancora più intimo.
Gli angoli della bocca di Ootori si sollevarono un po' quando Tamaki ricambiò il bacio.
Il vicepresidente si staccò dal loro bacio e scappò dallo sguardo del suo capo, nascondendo il proprio viso nell'incavo della spalla dell'altro.
- Hai sorriso. - gli fece notare Suou, con un pizzico di soddisfazione nel tono della voce.
Kyouya si morse il labbro, pentito di essersi lasciato sfuggire un simile segno di ciò che considerava una debolezza.
Lasciò andare il proprio labbro inferiore, decidendo che era meglio mordere dell'altro e godersi una piccola vendetta per quello che l'altro host aveva osato rinfacciargli.
Affondò i denti nel punto che gli era più vicino, nella spalla.
Morse così forte che a Tamaki tutti gli altri morsi precedenti sembrarono solo dei dolci baci; inarcò la schiena e strinse le braccia di Ootori fino a lasciargli impressi i segni delle unghie.
Mollarono la presa sul corpo dell'altro contemporaneamente quando, cogliendoli di sorpresa, un lampo squarciò il cielo, seguito dal rombo del suo tuono e dal rumore di passi veloci fuori dalla porta in cui si trovavano i due.
Entrambi trattennero il respiro, spaventati all'idea che qualcuno potesse entrare e coglierli nel loro momento d'intimità, ed anche se così era ancora più rischioso, rimasero in quella posizione compromettente: con i volti a poca distanza l'uno dall'altro.
Suou, però, adesso non voleva resistere all'attrazione che provava verso l'altro e tirò su la testa, annullando la poca distanza che c'era tra le loro labbra.
Poggiò la mano sul petto dell'altro ed iniziò ad accarezzarlo lentamente, scendendo di qualche centimetro ogni volta che passava a seguire il profilo dei suoi fianchi.
Aveva raggiunto il bordo del pantaloni di Kyouya ed aveva fatto passare il pollice nella fessura che si era creata tra questo e il muscolo dall'addome, quando un altro lampo illuminò il cielo.. lampo che i loro occhi chiusi non riuscirono a cogliere.
Quando qualche secondo dopo la porta della loro camera sbatté, mostrando una ragazzina la cui espressione da terrorizzata divenne scioccata, i due host non poterono più nascondersi.
- Ha-Haruhi.. - balbettò Tamaki, allungando la mano verso di lei, ma la porta le si era già chiusa alle spalle.
  
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