Anime & Manga > Host club
Ricorda la storia  |      
Autore: Nobody Owens    02/01/2012    1 recensioni
Osservando meglio si accorse che il coniglio di pezza rosa era tutto sporco di fango e di qualcos'altro, qualcosa che sembrava vagamente sangue...
Takashi era davvero nervoso, dove diavolo era Mitsukuni?
Siate clementi è la mia prima ff.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mitsukuni Haninozuka, Takashi Mori Morinozuka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Incubi che portano ai sogni
 
 
 
 
Era tutto buio.
Era tutto completamente buio, faceva paura.
Takashi non era il tipo da spaventarsi facilmente ma dovette ammettere che era davvero terrorizzato.
Iniziò a camminare nelle tenebre, non tanto perché sapesse dove stava andando ma perché l'oscurità era davvero opprimente, non riusciva a respirare.
All'improvviso sentì di aver appoggiato i piedi su qualcosa di soffice, subito si chinò per vedere cosa avesse calpestato, era Usa-chan l'inseparabile compagno di giochi di Mitsukuni.
Tutto era davvero molto strano.
E' vero, Honey a volte era davvero distratto poteva dimenticare di lavare i denti prima del pisolino ma senza ombra di dubbio non avrebbe mai lasciato in giro il prezioso coniglietto fatto a mano dalla nonna appositamente per lui. 
Osservando meglio si accorse che il coniglio di pezza rosa era tutto sporco di fango e di qualcos'altro, qualcosa che sembrava vagamente sangue...
Takashi era davvero nervoso, dove diavolo era Mitsukuni?
Il ragazzo raccolse il pupazzo da terra e iniziò a correre chiamando a gran voce il cugino, senza alcun risultato.
Ad un tratto l'oscurità si diradò e Takashi si ritrovò in una radura, alle sue spalle c'era un immenso bosco e tutto intorno un paesaggio agreste...
La natura aveva un qualcosa di selvatico ma ciò che più di tutto attirò l'attenzione del ragazzo fu una chiesetta di marmo bianco che emanava una luce brillante, aveva un forte potere magnetico.
Mori si avvicinò alla cappellina solitaria, forse Mitsukuni era là dentro.
C'era qualcuno seduto sul muretto che recintava l'edificio.
Sembrava un piccolo angelo, aveva i capelli cremisi e la pelle diafana, splendente come la facciata della chiesa, portava una tunica candida come la neve, ma aveva un visino lezioso, un sorrisetto beffardo e nei suoi occhi scintillava una luce malevola.
Takashi gli lanciò uno sguardo interrogativa come a volergli chiedere "hai visto il mio Mitsukuni?"
- A proposito, se vuoi saperlo si trova da quella parte...-
- Chi?- 
- Mitsukuni-
- Davvero?- Takashi non faceva mai domande ma era preoccupato e l'angelo nonostante il bell'aspetto non sembrava particolarmente gentile, in fondo l'infamia aveva molte maschere e la peggiore era quella della virtù.
- Davvero cosa?- domandò la creatura in tono divertito
D'accordo si era sbagliato.
Non solo l'angelo non era per niente gentile ma non era minimamente disposto a semplificargli le cose.
- E' proprio di là?-
Senza ascoltare la risposta della creatura guardò improvvisamente nella direzione che essa gli aveva indicato all'inizio: c'era un piccolo cimitero.
Iniziò a correre verso il camposanto, aveva paura.
L'angelo scomparve con la rapidità con cui era apparso non prima di aver increspato le labbra in un ghigno sprezzante.
-Mitsukuni, Mitsukuni, Mitsukuni-
Si ritrovò in mezzo alle tombe, c'era una fossa ancora vuota scavata di fresco e un piccola lapida che recava la scritta:
"Mitsukuni Haninozuka
Noi non dimentichiamo"
-Mitsukuni, Mitsukuni, Mitsukuni dove sei?- Gridò il ragazzo sull'orlo delle lacrime più e più volte.
 
 
Aprì gli occhi di colpo. Qualcuno aveva urlato.
Aveva molto caldo e si sentiva bruciare.
Una voce piccola piccola con un tono preoccupato parlò nel buio:
- Va tutto bene Takashi. E' stato solo un brutto sogno. Sono qui, va tutto bene- 
Era nel suo letto, doveva aver avuto un incubo, Mitzukuni era accanto a lui e gli teneva la mano. Sorrise.
- Takashi penso che tu sia malato-
- Ehm-
- Vado a chiamare il dottore. Usa-chan ti farà compagnia finché non torno-
Era sollevante vedere il pupazzo lindo e profumato piuttosto che sporco di sangue.
Mitsukuni infilò il coniglietto sotto le coperte insieme al cugino poi uscì dalla stanza alla ricerca di un telefono. 
Quando Honey ritornò Mori era di nuovo addormentato, così si arrampicò sul letto e con le sue mani fresche iniziò ad accarezzare il volto bollente del cugino.
Takashi era proprio bello pensò Honey e senza averlo premeditato si ritrovò a stampargli un bacio sulla fronte.
La sua pelle era liscia e aveva un profumo appetitoso, come una torta...Come una torta particolarmente invitante, avrebbe voluto mangiarlo si baci.
Mori aprì gli occhi di scatto
- Controlli se ho la febbre?- 
- No, volevo solo assaggiarti- disse e un espressione adorabile apparve sul suo viso
- E...come sono?- domandò incuriosito
- Davvero squisito- 
Takashi abbassò lo sguardo e arrossì
- Posso...provare?-
Il biondino aveva l'aria confusa
Con lentezza Takashi accostò il viso a quello di Honey e delicatamente iniziò a muovere le labbra sopra quelle dell'altro.
Mitsukuni sapeva di buono, sapeva di latte, di zucchero, di cannella, di biscotto, sapeva di tutto quello che desiderava il suo cuore.
In uno slancio di entusiasmo Honey catturò con prepotenza la maglia del cugino attirandolo a sé, sul viso di Takashi si dipinse un sorriso malizioso.
Il bisogno di prendere aria divenne sempre più forte e i due si separarono.
Dopo parecchi lunghi istanti, Honey domandò timidamente:
- Allora?- 
Takashi lo guardò stupito
-Come sono?-
- Davvero delizioso- 
E detto questo si chinò di nuovo su Mitsukuni baciandogli il naso teneramente, gli occhi di entrambi brillavano di felicità.
- Takashi?-
- Mh?-
- Che cosa è successo in quel brutto sogno?- domandò Honey con una vocina
Così il ragazzo gli spiegò tutto, confortato dal fatto di poter condividere quella storia con qualcuno.
Alla fine del raccontò il biondino sembrava alquanto perplesso.
- Ma noi staremo insieme per sempre giusto?-
In un certo senso era vero, Mori sarebbe diventato un avvocato al servizio della famiglia Haninozuka, sarebbe rimasto per sempre al fianco di Honey per aiutarlo e proteggerlo.
- Si-
- Allora non dobbiamo preoccuparci- disse Honey alludendo all'incubo
Ora quello confuso era Takashi che lanciò uno sguardo interrogativo a Mitsukuni
-Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore*...e tu sei il mio tesoro più prezioso-
Sorrise felice, poi si intrufolò sotto le coperte rannicchiandosi accanto a Mori che prese ad accarezzargli i capelli con dolcezza
- Chiamami quando arriva il medico- disse chiudendo gli occhi
Ma quando arrivò il dottore il suo angelo biondo con il pollice in bocca stava già dormendo profondamente, era la creatura più bella che avesse mai visto.
Loro due si appartenevano, mai più avrebbe avuto paura di perderlo, sarebbero rimasti insieme per sempre.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*
"Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore"
Bibbia, Nuovo Testamento, Vangelo di Matteo 6:21
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Host club / Vai alla pagina dell'autore: Nobody Owens