Serie TV > Dr. House - Medical Division
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Autore: FairySweet    05/01/2012    0 recensioni
E se sono fragile come il cristallo la colpa è solo tua, tua e di quel maledetto sorriso che mi hai costretto ad amare ...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Io non ti odio                                                                                                             Io non ti Odio






“Che diavolo ti salta in mente!” “Ehy Jimmy” esclamò sarcastico sollevando appena il bastone “Che ci fai qui? Vuoi aiutarmi a imbarcare di straforo il cavatappi?” lo sguardo del medico si spostò lentamente sulla valigia aperta sopra il letto “Cosa …” “A te cosa sembra?” ribatté gelido sbattendoci dentro una maglia “È una valigia” “Lo so cos’è!” “E allora cosa …” “È in ospedale!” un leggerissimo tremito percorse la mano raggiungendo il cervello, lasciò il bastone sul letto e nascondendo lo sguardo continuò a preparare la valigia “Dovresti essere con lei! Dovresti essere lì a sorriderle, a dirle che andrà tutto bene!” “Non posso curare una cosa incurabile, ancora non ci riesco Jimmy ma se aspetti dopo Natale forse …” “La smetti di comportarti da cretino? Ti sembra per caso che io stia scherzando? Sta male, è terrorizzata e l’unica cosa che chiede è averti vicino” “Per cosa? Per prenderla in giro con stupide idiozie? Morirà e io non posso …” si fermò qualche secondo inspirando “ … non posso farci niente quindi …” “Ti ha dato una figlia House! Sta morendo per quella figlia e tu non puoi andartene” “Non posso?” ribatté gelido inchiodando gli occhi ai suoi, il respiro si bloccò in gola, quello sguardo di ghiaccio era colorato dalle lacrime, lacrime bollenti che non gli davano tregua e che forse per la prima volta vedeva sul suo viso “È quella bambina a togliermi lei, credi davvero che io sarò un padre modello? Come pensi crescerà sapendo quanto il suo papà la odia?” “È tua figlia!” “Maledizione Jimmy lo so!” esclamò violento picchiando con forza il pugno contro l’anta dell’armadio, gocce limpide e scure scesero lentamente toccando il bianco candido della moquette “Lo so che è la mia bambina e non immagini nemmeno quanto desideri amarla ma non riesco a farlo Jimmy, non riesco a guardarla senza rivedere lei! Il suo sorriso, i suoi occhi! Come le risponderò quando mi chiederà com’è morta la sua mamma? Quando diventerà grande e così simile a lei da massacrarmi ogni santo giorno? Non riesco nemmeno a guardarla per più di cinque secondi come posso …” per un attimo, l’uomo rude era stato sostituito da qualcos’altro, forse da un uomo stanco e pieno di dolore “Le racconterai una bugia” mormorò Wilson avvicinandosi di un passo “Inventerai bugie per non farla soffrire e chiuderai gli occhi qualche secondo ringraziando Dio per averti dato la possibilità di vedere ogni giorno Lisa nei suoi occhi” ma Greg sorrise scuotendo leggermente la testa “Tu non capisci” “Aiutami a capire House! Aiutami a capire come mai ora sei qui e non accanto a lei, aiutami a capire come riesci a preparare una valigia sapendo che da un momento all’altro lei potrebbe … la ami, la ami e non puoi far finta di niente” sospirò chiudendo la borsa, incurante del sangue che continuava  a scendere lungo il polso prese il bastone “È proprio per questo che non voglio vederla” “Aspetta” lo afferrò per il braccio tirandolo leggermente indietro “House devi … lei è convinta che tu sarai lì … le ho promesso che …” “Non avresti dovuto promettere Jimmy” un leggerissimo sorriso “Se ora la vedo morire crollerò con lei, un pezzo dopo l’altro me ne andrò assieme a lei” “Non puoi lasciarle così”  la mano a posarsi sulla sua scivolando nel vuoto assieme, non una parola, non un sospiro, semplice  e puro dolore che lo accompagnava lontano.



Respirava a fatica, provava a cacciare via il dolore lancinante alla testa ma il respiro continuava a mancarle ogni volta che arrivava una nuova fitta “D’accordo” mormorò Wilson scostandole dagli occhi una ciocca di capelli “Abbiamo aumentato ancora la morfina, fai dei bei respiri profondi” le sorrise posando la mano sulla sua “Non provare nemmeno a togliere la mascherina chiaro? Lo so che è fastidiosa ma se è lì serve” un lieve cenno nient’altro, sospirò sedendosi sul bordo del letto “Lisa lui non … devi pensare alle tue figlie perché lui non lo farà di certo” “Non serve, ci ha già pensato lui” “Cosa?” annuì appena sfilando da sotto le coperte una busta piegata “Le ha affidate a Michael” Wilson sorrise appena passandosi una mano in viso “Ma che diavolo … non può, quell’uomo è un marito non marito!” “E che differenza fa?” la voce incrinata dalle lacrime “Ho un marito che a questo punto dovrà prendersi cura di due bambine che nemmeno conosce e io non …” “Ehi” mormorò il medico sfiorandole il viso “Ci penserò io ok? Mi prenderò cura di loro. Cresceranno bene te lo prometto” un leggerissimo sorriso prima dell’ennesima fitta alla testa “Fai un bel respiro Lisa, respira” fino ad ora non si era nemmeno resa conto di quanto un gesto così semplice e abituale potesse diventare difficile, doveva respirare, doveva farlo per permettere al cuore l’ennesimo battito ma era stanca, stanca di piangere, stanca di soffrire, stanca di convincersi che tutto sarebbe andato per il verso giusto perché l’unica persona che avrebbe voluto accanto in quel momento non c’era “Non sono arrabbiata con lui” Wilson sollevò lo sguardo dal monitor cercando i suoi occhi “Lo so che ha paura, ho paura anche io e non voglio vederlo piangere” “Ha paura? E questo lo giustifica?” ribatté secco stringendole con forza la mano “Non puoi prendertela con lui James, lui non avrebbe mai cercato una vita come questa, non avrebbe mai pensato ai figli o a passeggiare sulla spiaggia, lui è semplicemente sé stesso mentre io …” si fermò qualche secondo inspirando a fondo “ … io non avrei dovuto cercare di cambiarlo” “Cambiare è umano Lisa! Forse hai ragione, forse è davvero così ma scappare e lasciare tua figlia da sola questo no, non può essere la cosa giusta , non quando in gioco c’è il suo futuro!” sorrise appena voltandosi leggermente verso di lui “Non avrei mai chiesto a Michael di fingere di diventare mio marito, mi fido di lui, è un brav’uomo e se deciderà di tenere con sé le mie bambine allora, i miei tesori, avranno una bella vita ma se non sarà così, ci sarà mia sorella, ci sarai tu …” “Ma non ci sarà il loro papà” un’altra fitta, più forte, diversa dalle altre “L’ho amato tanto James e perfino ora che mi lascia da sola lo amo ma non posso pretendere che diventi qualcosa che non è” Wilson annuì mestamente asciugando con la mano una lacrima solitaria, l’ultima cosa che riuscì a vedere, una lacrima e niente di più.
  
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