Avere una relazione col detective privato più impossibile del mondo (e probabilmente anche l'unico), non ti tiene certo lontano dai pericoli. Anzi, l'opposto.
 

Sherlock non è un tipo romantico, assolutamente, ma quando ci si mette tira fuori delle cose molto dolci. I momenti veramente romantici cono lui sono stati pochi fin'ora ma, ehi, stiamo insieme da quasi due anni, qualcuno c'è stato.

 

Uno dei miei preferiti accadde durante un noioso pomeriggio primaverile.

Sherlock aveva appena portato Lestrade e tutta Scotland Yard verso la luce della verità su l'ennesimo crimine, e in mancanza di altro si annoiava.

Passati due giorni dalla risoluzione del caso, stranamente era ancora in una situazione di completa inattività - almeno non cercava nuovi e fantasiosi modi per attentare alla mia vita.
 

Dicevo, eravamo entrambi nel soggiorno, io semisdraiato sul divano, ad aggiornare il blog, mentre lui era seduto in terra, ai piedi del divano, ad armeggiare col cellulare.

La radio era accesa, più per inezia che per effettivo interesse per il programma musicale che seguiva i notiziari.
 

Ad un certo punto, appena dopo la fine di un brano, Sherlock se ne uscì con un:

 

 -Siamo noi. -

 

Io lo guardai, perplesso - Cosa? - 

 

Lui reclinò la testa all'indietro, e i nostri occhi si incrociarono - La canzone. Quella che è appena finita. Se metti al maschile la prima strofa potremmo essere noi. -

 

Io non capivo, anche perché non avevo ascoltato un singola nota di quella stramaledetta canzone - Sherlock, ti vuoi spiegare? Non l'ho ascoltata, quella canzone! - 

 

Lui per tutta risposta riportò la testa nella posizione normale - Cercala su Youtube. - 

 

Non l'avrei mai avuta vinta. Sospirai obbediente, aprendo una nuova scheda sul computer e sperando che non si impallasse di nuovo - D'accordo. Qual'era il titolo? - 

 

 - October and April -

 

Rapidamente digitai il titolo sul motore di ricerca interno del sito, e cliccai il primo risultato che mi parve decente, scansano quelli LIVE.

Mentre attendevo che si caricasse, dissi a Sherlock - Contento adesso?
 

Lui non rispose, attendeva che la musica partisse. Dopo alcuni istanti, delle note riempirono l'aria, e una voce maschile cominciò a cantare.

 

She was like April sky

Sunrise in her eyes

Child of light, shining star

Fire in her heart

Brightest day, melting snow

Breaking through the chill

October and April

 

-Se la metti al maschile sei tu. E questo, questo sono io. - disse, mentre una voce femminile iniziava la seconda strofa.

 

He was like frozen sky

In October night

Darkest cloud, endless storm

Raining from his heart

Coldest snow, deepest blue

Tearing down the Spring

October and April

 

Io ero rimasto letteralmente basito. Non era da lui dire certe romanticherie. Però dovetti ammettere che aveva ragione.

 

 - Sherlock? -

 

 - Si?- Chiese lui, voltando di nuovo la testa.

Non gli lasciai il tempo di aggiungere altro. Posai le mie labbra sulle sue, così, sottosopra. Sentivo il suo respiro solleticarmi il mento, facendosi più irregolare.

 

 - Sherlock, non sono da te queste cose romantiche. - Sussurrai sulle sue labbra.

 

- Che ci posso fare? Anche al più grande detective del mondo ha le sue giornate no - E così dicendo tirò su l'angolo destro della bocca, in quel sorriso sghembo ma che tanto amavo.

 

 - E mi dica, signor Holmes, che cosa fa il più grande detective del mondo nelle sue giornate no? - ribattei malizioso. Lui allargò il suo sorriso. Ormai avevo capito dove voleva andare a parare.

- Vediamo di sciogliere questa neve -

 

Se quello è il suo modo di percepire le giornate no, spero vivamente che sia di malumore più spesso.

 

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Si, lo so, è oscena TAT Ma non appena ho sentito la canzone ho pensato a loro.
Raccomando vivamente l'ascolto della canzone in questione, il cui titolo è, appunto, October and April, dei The Rasmus.