Non sembrava vero ma anche se Settembre faceva un caldo tremendo sia a Venezia che a New York, dove Dante era con Metz a una seduta del consiglio.
“Ora che il Traditore è stato definitivamente sconfitto è tempo di occuparci di faccende burocratiche…” Metz  aveva appena cominciato il suo discorso quando una bottiglia ruppe un vetro, Dante scattò subito verso l’enorme finestra pronto a difendere il consiglio, ma non vide nessuno “ Strano! Nessuno attacca la Fondazione per poi ritirarsi così in fretta.” Raccogliendo la bottiglia si accorse che c’era un messaggio al suo interno “Metz, i tuoi rivali usano metodi antiquati per dirti che minacciano di distruggere la fondazione riportando in vita in Traditore?!” Dante era passato da un tono scherzoso a uno serio e terrorizzato.
“Se il Traditore torna in vita il solo che può annientarlo è il Campione dei Casterwill originario!” disse Teien
“Ma lui è morto da secoli come faremo a farlo combattere?”
“ C’è una leggenda Guggenheim secondo la quale il Campione dei Casterwill non sarebbe mai morto. Si racconta che divenne un titano e che il suo amuleto sarebbe conservato a Monza, una città vicino a Milano, all’interno della Corona Ferrea!”
Dante la fissò “Se qualcuno si lega al titano riuscirà a sconfiggere il Traditore?”
“Sicuramente! La corona è conservata nel Duomo di Monza: la Basilica di San Giovanni, dove la regina longobarda Teodolinda edificò la prima chiesa nel 595. Teodolinda ha usato quella corona ma né lei né i suoi mariti Autari e Agilulfo erano cercatori; Lord Casterwill aveva donato la corona a Teodorico, non sapendo che in essa vi era il Campione Casterwill.”
“Teien ci dà sempre informazioni utili! Dante parti con la squadra e se riesci legati al Campione!” disse Metz fiducioso
“Certo non ti deluderò!”
L’afa faceva sudare Dante per le strade Newyorkesi, aveva una canotta che gli lasciava scoperte le spalle e tutte le ragazze fissavano le sue braccia, alle donne fa sempre piacere guardare un paio di muscoli.
Dante arrivò in aeroporto con un taxi e quando entrò si mise la felpa che portava nello zaino, da un caldo infernale era passato al gelo polare dei condizionatori, e salì sull’aereo per Venezia dopo aver inviato un SMS a Zhalia
“ Sto tornando a Venezia. Ci vediamo tra qualche ora a casa.
Ho novità importanti da comunicare a te e agli altri.
Dante”
Zhalia anche se tutta sudata sorrise “Ragazzi torna Dante!”
“Davvero?” disse Lok
“Gli farà piacere trovare la casa in ordine!” disse Sophie con lo spazzolone e lo straccio dei pavimenti in mano
“Che caldo! Ho bisogno di una doccia!”
“Io sono un titano! Non sento il caldo e non ho bisogno neppure di lavarmi! Invece tu Dan sei completamente pezzato come gli altri!”
I cercatori avevano appena finito di pulire e decisero di concedersi del meritato riposo sotto un getto di acqua gelata.
Zhalia, esausta, si infilò il reggiseno e gli slip e si addormentò, con i capelli bagnati, nel letto di Dante, convinta fosse il suo.
Sophie Lok e Dan erano alla villa dei Casterwill per cenare e si addormentarono sui divani del soggiorno, il caldo fa brutti scherzi.
Cherit era il solo ad essere rimasto sveglio “Ben tornato a casa Dante!” erano circa le 3 di notte
“Grazie Cherit!” disse salendo le scale, qundo entrò nella sua stanza si sorprese nel vedere Zhalia dormire nel suo letto, sorrise e si accoccolò accanto a lei. Dante si sorprese quando la ragazza posò la testa sul suo petto abbracciandolo.
La mattina Zhalia aprì gli occhi “Buon giorno!” disse Dante accarezzandole la testa.
“Dante! Quando sei arrivato? E cosa fai in camera mia?” disse la ragazza alzandosi di fretta  e coprendosi con un lenzuolo
“Zhalia ti ho vista in costume quando siamo andati al mare con Sophie! Non mi scandalizzo di certo!” disse il ragazzo che indossava una T-shirt e un paio di Shorts alzandosi “Ti ricordo che c’è solo una doccia e che vorrei usarla io! Perché per te non ti riempi la vasca da bagno?”
Lei lo guardò “In effetti non è una cattiva idea! Tieniti pure la doccia!” disse lei lanciandogli il lenzuolo una volta fuori dalla stanza
Dante prese il telefono e compose un numero “Sophie? Sono Dante! Venite qui tra un paio d’ore, devo parlare con tutti!”