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Autore: Cara_Sconosciuta    08/01/2012    1 recensioni
Axel Grady è un reporter d'assalto in zone di guerra, tra uomini forti e rudi, abituati a fatica e sofferenza.
Tuttavia, qualche volta, anche in quei luoghi dimenticati da Dio capita che arrivi uno sprazzo di primavera.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per la serie a volte ritornano... niente più che un piccolo regalo di buon anno in ritardo, una flashfic ispirata da una fotografia trovata in rete.

Buon 2012 a tutti!

Sconosciuta

 

Soldati

Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie

-Giuseppe Ungaretti-

 

 

Axel Grady uscì dalla tenda sbadigliando, un rotolo di carta igienica stretto nella mano sinistra. I soldati del plotone lo avevano più di una volta preso in giro per quella sua mania, ma non poteva farci proprio nulla: lui non era uno di loro e non era stato addestrato per vivere in mezzo al nulla senza la minima comodità.

Era solo un giornalista, Axel Grady, solo uno che voleva mostrare la verità a quelli a cui la verità faceva fatica ad arrivare.

Ravviandosi i capelli biondi, si avviò lentamente verso il luogo che era stato deputato a latrina.

Una goccia di sudore si fece strada giù lungo la sua guancia e lui l’asciugò, nervosamente, con la mano libera. Gli capitava spesso e ancora non gli era riuscito di capire se fosse dovuto alla paura costante di un attacco nemico o semplicemente alla calura soffocante delle notti afghane.

Non era che a pochi passi dalla sua ben poco profumata destinazione, quando uno spettacolo imprevisto lo colse di sorpresa, facendogli desiderare ardentemente di avere con sé la sua macchina fotografica.

Il generale Huttington, temutissimo e altrettanto stimato soldato decorato, teneva stretto sopra alla spalla destra un minuscolo gatto rosso, grande all’incirca quanto il palmo della sua mano.

Il felino sembrava perfettamente a suo agio adagiato sulla logora uniforme del generale che, privo della sua durezza abituale, teneva il volto premuto contro la pelliccia morbida della bestiola.

Il sorriso dolce e delicato dipinto su quel ruvido volto abbronzato era un ossimoro talmente eccezionale da costringere Axel a fermarsi e rimanere a guardarlo, pensando che quello doveva essere visto, che quello era lo spirito dei soldati americani, di quelli giusti, che lottavano per la pace, e non per qualche sciocco ideale di comando.

Quello era l’Afghanistan che, purtroppo, in occidente nessuno avrebbe mai conosciuto.

   
 
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