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Autore: Kriptobunny    10/01/2012    2 recensioni
Piccolo racconto d'azione. Forse lo continuerò...naah, probabilmente no.
Beh, spero vi piaccia!
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eddy varcò la soglia della camera da letto che aveva affittato da poco. Si fermò di colpo.
"Merda!"
Nel breve lasso di tempo dalla sua assenza qualcuno aveva cambiato in modo radicale l'accogliente stanza dell'hotel. Era tutto a soqquadro, pareva ci fosse appena passato un uragano. Oggetti preziosi e riviste appartenenti all'hotel erano stati scaraventati a terra senza alcun riguardo. Gli scaffali avevano fatto la loro stessa fine. Il letto era completamente disfatto, cuscini e lenzuola strappate. La sua valigia era stata aperta e i vestiti gettati per aria. La poltrona di velluto bianco, che aveva cominciato ad apprezzare, era l'unico mobile rimasto intatto.
Rimase immobile per un minuto buono, rimirando quel disastro. Prese dalla tasca il cellullare, con le mani che tremavano freneticamente, e compose il primo numero che gli venne in mente. 
"Pronto?" rispose una voce calda, familiare.
"Pablo, sono io, Edd" 
"Oh! Che succede amigos? Qualche problema?"  chiese l'altro, rimarcando il forte accento iberico.
"Sono nella merda amico, nella merda fino al collo! Gli uomini di Carlos sono stati qui, mi hanno trovato, di nuovo accidenti! Gesù, quello vuole farmi fuori!" le parole uscivano a fiotto, senza freno, quasi fossero urla isteriche. La voce tremava, incontrollabile.
"D'accordo" disse l'amico divenuto serio "Ora, prepara la tua roba e aspettami li! E...Edd? 
"Si?" rispose lui a fil di voce.
"Tieniti stretto la pistola, amigos" 
Detto ciò chiuse la comunicazione. 
Eddy tremava come non aveva mai fatto in vita sua. Il sudore scendeva copioso lungo la fronte e le guance porporee. Il cuore gli rimbombava nel petto, quasi volesse uscire, senza contegno. 
Si guardò attorno, con sguardo assente, quasi vitreo. La stanza girava, girava senza fine. Chiuse forte le palpebre e increspò le sopracciglia, nell'attesa che il mondo si fermasse. Un forte colpo alla porta ridestò la sua mente annebbiata.
L'agghiacciante suono di un caricatore provenne da dietro di essa.
Oh, porca vacca! pensò Adesso si che era fottuto!
 
  
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