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Autore: Shahida    13/01/2012    3 recensioni
Quando arrivò Battista,Paperone era già al lavoro,chiuso nel cassetto un biglietto dormiva saporitamente.
Dormiva e avrebbe dormito fino all'anno successivo.
C'èrano incise alcune parole in inchiostro nero.
L'amore più nascosto e insospettabile della Disney,ed anche il più inarrestabile.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The sparkly Christmas night

-Posso andare signore?-
-Si,Battista,và pure a casa! Ma vedi di essere puntuale domani oppure ti dimezzo il salario!-inveì Paperon de Paperoni facendo roteare il pugno.
Battista annuì umilmente:-Certo signore,come vuole lei,signore.-
Lentamente si voltò,e aprì la porta dello studio per lasciare il deposito.
-Un'ultima cosa signore.- commentò improvvisamente.
-Cosa c'è?-chiese brusco Paperone.
-Buon Natale.-
-Si,si,buon Natale anche a te.
La papera si incipriò il becco con ferocia,si coprì il capo con uno scialle rosso,e si infilò un paio di occhiali scuri.
Quando uscì dal bagno delle papere diverse persone si voltarono a guardarla incuriosita.
-Mamma!Mamma,perchè quella signora porta gli occhiali scuri di sera?-domandò un paperotto che fu subito zittito dalla madre.
La papera lo ignorò e si avventurò fuori,nella tormenta di neve.
 

Paperone sbarrò la porta di entrata,non gli sarebbe servita,alzò la cornetta e telefonò al carcere cittadino.
-Si?-
-Signor de Paperoni in linea,vorrei parlare con il direttore:subito.-
Vi fu un istante di silenzio,poi finalmente una voce.
-Mi ha trovato appena in tempo,Mister Paperoni.-disse una voce dallo strano accento scozzese:-Cosa desidera?-
-Sapere se la Banda Bassotti è ancora lì.-
Il papero dall'altra parte del filo ridacchiò:-Certo che si,e dove dovrebbero essere mai?-
-La ringrazio.-concluse Paperone,appendendo la cornetta.
 

Vedere da dietro quegli occhiali scuri era una vera impresa,ma lei scivolava paziente sulla neve fresca di Paperopoli.
Vide molte insegne,molte decorazioni,lucette brillanti che circondavano case cercando di restituire il calore di una festa dimenticata.
Perduta.
-Che la Dea mi perdoni.-sibilò la papera muovendo a fatica il becco,intirizzito dal freddo.
In lontananza,troneggiava il Deposito.
E lei era lì che stava andando.

Suo nipote era partito in mattinata.
L'aveva salutato quando era passato in Deposito,era stato un saluto breve perchè i nipotini e Paperina stavano congelando in macchina.
Era partito per la montagna.
Paperone non capiva.
Era sempre squattrinato,aveva passato tutto Novembre a richiedergli un prestito.
Eppure era partito.
Era partito litigando furiosamente con quella cara ragazza.
Per forza,ci voleva così tanta pazienza con quel papero!
Un nipote così chi l'avrebbe voluto...
-Basta,Paperone! Torna a lavorare,lei tra poco sarà qui...-
 

Aveva inguainato le zampe con degli stivali neri,eppure si era dimenticata i guanti.
-Sono una stupida.-rimbrottò infuriata.
Era sempre stata una papera irritabile.
Ricordava come urlava da paperetta,e come aggrediva da adolescente.
I suoi genitori avevano quasi paura di lei.
-E facevano bene.-

 
Anche Brigitta era partita,non prima di essere riuscita ad intrufolarsi nella sua fortezza-salvadanaio.
Gli aveva portato due torte alla fragola.
A lui aveva fatto piacere vederla,ma non lo aveva mostrato.
Lei gli aveva chiesto un miliardo di volte se avrebbe preferito averla accanto.
E un milione di volte lui aveva tentato di cacciarla.
Alla fine se ne era andata,per nulla scoraggiata dai suoi rifiuti.
Perfino il pivello si era concesso una breve vacanza Alpina.

“Che disgustoso spreco di soldi!”
Paperone si alzò,ed estrasse dalla tasca della palandrana una chiave argentata.
La tenne ben stretta sull'ala e poi la infilò velocemente nell'ultimo cassetto della sua scrivania.
Tirò fuori la foto di lei.

 -Paperone.- mormorò la papera.
Lui la strinse tra le braccia e le baciò il becco.
Fu un bacio dolce,un bacio forte,un bacio passionale.
La candela era quasi consumata,la papera alzò un'ala e gli accarezzò il volto.
-Ti odio,Paperone.-
-Ti odio anche io.-
Di nuovo si scontrarono i loro becchi.
Poi lui prese e svestirla da quei travestimenti inutili.
Le tolse gli occhiali.
I suoi occhi brillarono nel buio della stanza.
-Shhht.- comandò la papera mentre faceva scivolare dal capo lo scialle.
Paperone le accarezzò le ciocche,tornò ad abbracciarla.
I suoi capelli profumavano di more e di cielo d'inverno.
-è la notte di Natale.-
-L'unico giorno all'anno...-precisò la papera,facendo scivolare il vestito per terra. 

Il mattino sorse quieto,illuminando i tetti innevati.
Paperone si svegliò di colpo,il sacco di soldi che usava per cuscino era finito per terra.
La parte del letto dove aveva dormito lei era fredda.
Si alzò di colpo e barcollò alla cieca verso il centro della stanza.
Le sue mani si scontrarono con il vetro della teca.
La sollevò,e subito scattò l'allarme,la numero uno era al suo interno.
Tutto a posto.
Tornò a letto,e riprese a dormire.
 

Quando arrivò Battista,Paperone era già al lavoro,chiuso nel cassetto un biglietto dormiva saporitamente.
Dormiva e avrebbe dormito fino all'anno successivo.
C'èrano incise alcune parole in inchiostro nero.

 "Per questa volta,
soolo per questa volta.
Non ci proverò...
Ma non credere,amore mio,da domani cercherò di nuovo di avere lei..

Con amore,la tua Amelia."

 Amelia la fattucchiera che ammalia,pensò il papero.
"Avrà un altro anno per rubare la Numero Uno. Ma allo scoccare della mezzanotte della prossima notte di Natale tornerà,e io la lascerò entrare. Cerca pure di avere la Numero Uno,Amelia,a me basta avere te una sola notte all'anno."
Battista portò il tè riciclato

 

.Dunque,dunque,dunque.
Avevo già scritto Fanfictions,ma le ho cancellate tutte
perchè appartenevano a un passato lontano e ormai non mi
soddisfacevano più. Riapro i battenti con questa piccola FF
su due dei miei personaggi preferiti della Disney. Ammetto che sia un
po destabilizzante,ma cercate di capire...è sempre stato un
mio grande sogno.

  
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