Primo Capitolo: Omicidio fra le star
“Vedo che ti sei abituata signorina Sun” Il capo mi guardava con aria
soddisfatta, poi si rivolse al signor J: “Tu! Non aiuti mai la signorina Sun e
dovresti essere il suo collega?! Se continui così o ti licenzio o ti mando ai
piani più bassi!” Io difesi subito il signor J: “No,no,no,no! Capo! Mi sta
aiutando benissimo e poi ha trovato una prova importante! Sto bene con lui, non
licenziatelo!” lui mi rispose che ogni mio desiderio per lui è un onore
realizzarlo e ci mandò via dalla stanza.
Io mi chiamo Jane, Jane Sun, ho quattordici anni e sono un’investigatrice di
alto livello, mi annoio facilmente, ho risolto ventisei casi con il mio collega
Fill Jonson, il così detto il signor J che ha diciotto anni; sinceramente i casi
li risolvo subito io senza l’aiuto di Fill ma, ormai sono abituata a stare con
lui quindi... non voglio che lo licenzino! Voi penserete che è impossibile
avere un lavoro a soli quattordici anni, che sono così intelligente, che non ho
bisogno di un collega che però devo avere accanto, che ho risolto ventisei casi
e che mi annoio facilmente ma, vi spiego tutto quanto subito: all’elementari,
in seconda, mi hanno subito fatta andare alle medie perché sapevo praticamente
tutto, alle medie, in prima, mi hanno mandato alle superiori e lì in terza mi
sono laureata; quindi ho cominciato a fare il detective a undici o dodici anni
e sono l’investigatrice più giovane e intelligente del mondo!
“Grazie signorina Sun.” Io guardai Fill un po’ imbarazzata ma dopo urlai dandogli
un pugno: “Ti ho sempre detto che mi devi chiamare Jane! Poi ti dico sempre che
per me è un piacere difendere gli altri!” Lui mi guardò spaventato e poi scappò
via. Sarà andato a chiedere un caso: fa sempre così.
Andai nel mio ufficio a bere una tazza di the e, non feci neanche in tempo a
sedermi che Fill aprì la porta e urlò che aveva trovato un caso difficilissimo.
Io guardai la cartella del caso che Fill mi aveva dato e c’era scritto: “Nome
della vittima: Jessica Nose, una ragazza fidanzata e un’attrice famosa; Causa
del decesso: accoltellata e sparata alla testa; Sospettato: Kim Flower la
protagonista di “Stelle di Amore”; Testimoni: Jack Summer che dice di aver
visto l’imputata accoltellare la vittima facendola cadere a terra: non ha visto
nessuna pistola; Jim Tomarrow che dice di aver visto l’imputata entrare nella
camera e sparare alla vittima ma il coltello era già conficcato nella testa;
Mina Nine che ha visto l’imputata entrare nella stanza e chiudere a chiave la
porta senza che nessuno entrasse: dopo è uscita con una pistola in mano; Prove:
solo un divano macchiato di sangue, una pistola e un coltello”
“Ovvio, gli assassini sono Jack Summer e Jim Tomarrow” affermai.
Lui esclamò un forte: “Cosa?!”
Io mi misi a spiegare: “Ho detto che sono Jack Summer e Jim Tomarrow! Ti lavi le orecchie di mattina? Adesso ti spiego: il signor Summer dice di aver visto l’imputata accoltellare la vittima e per poi farla cadere a terra ma non ha visto la pistola e per questo... questa testimonianza contraddice quella di Mina Nine!”
Il mio collega esclamò nuovamente: “Cosa?! Va bene che ti vanti di essere la più intelligente però, non ti sembra di esagerare?”
“Nient’affatto! Il testimone dice di aver visto l’imputata accoltellare la vittima ma Mina Nine dice che la porta è stata chiusa a chiave dopo essere entrata! Riguardo a Jim Tomarrow vale la stessa cosa perché anche lui non avrebbe potuto vederla! Quindi possiamo concludere che la signora Nine ha visto entrare Jack Summer travestito dalla protagonista di “Stelle di Amore” mentre il signor Tomarrow era già nella camera nascosto dietro al divano e, quando l’ha accoltellata, è arrivato il signor Summer chiudendo la porta a chiave e ha lasciato il vestito a Jim Tomarrow il quale se n’è andato quando Summer ha sparato! Così Jim ha lasciato il suo complice lì che poteva fare da testimone. Ecco fatto il tuo caso “difficilissimo” risolto senza vedere né la foto dei testimoni o averli interrogati!” risposi.
Fill non aprì bocca e rimase di pietra. Io me ne andai
dall’ufficio perché ormai si era fatta notte e dormii.
Mi svegliai di colpo alle 5:00 di mattina e chiamai Fill al telefono e gli
dissi che era una cosa urgente e di svegliarsi, poi gli dissi che ci dovevamo
incontrare alle 5:30 in ufficio.
All’ora data ci incontrammo: “Ci deve essere un motivo! Perché ha ucciso la vittima? Ci deve essere un movente...” esclamai preoccupata.
“Hai ragione ma, perché mi hai chiamato a quest’ora? Potevamo parlarne tranquillamente in ufficio alle 9:00!” replicò Fill.
“Non c’è tempo! Il processo in tribunale inizierà alle 8:00! E senza un movente il signor Summer e il signor Tomarrow non saranno dichiarati colpevoli! Ma che movente ci sarebbe...”
Lui mi rispose con aria incredula: “Scusa, solo perché non c’è un movente tutto il tuo ragionamento non avrebbe senso? Beh, forse lo so io il movente; ho cercato su internet e ho trovato questa...”
Fill mi passò un foglio su cui c’era scritto che la protagonista di “Stelle di Amore” aveva due fidanzati un tempo.
“Così si risolverebbe tutto, ovvero che i due fidanzati che aveva prima hanno saputo che si era fidanzata di nuovo e poi l’hanno uccisa.” Io mi rivolsi a lui dicendo con un sorrisetto: “Dopo tutto non sei male Fill: mi hai aiutata, grazie e da questo foglio alla difesa.”
Così io e Fill andammo nelle nostre case a dormire per sole 3 ore.