Terzo Capitolo: Il mistero è risolto!
La polizia venne
appena le dieci il segnale prima che l’assassino fuggisse; lo presero e videro
che era proprio il signor Summer vestito da Fill.
Dei giornalisti arrivarono (non si sa come) e mi fecero delle
domande una di queste era: come avevo capito chi fosse il vero imputato.
“Prima di tutto quando ho saputo dell’omicidio, ho fatto delle
ricerche dei criminali scappati. Vidi in prima pagina una foto di Jack Summer e
mi ritornò in mente il precedente caso, così era il primo sospettato” Cominciai
a rispondere.
“Quando i poliziotti mandarono Fill in prigione, c’era anche Nigel
con loro che scambiò l’imputato con l’assassino.
Poi, quando andai a trovare Fill in prigione, un poliziotto di nome
Nigel Black, mi fece un discorso su di me e, infine, mi ha proposto una tazza
di the verde; sapevo con certezza che Nigel mi avrebbe fatto qualcosa, ma di
sicuro non mi voleva far perdere i sensi: voleva uccidermi.
Per questo motivo prima di andare al centro di detenzione mi ero
presa (per sicurezza), una pillola fatta apposta per non morire, così accettai
e bevvi quel buonissimo the, inconsapevole di cosa mi sarebbe successo.
In seguito il poliziotto mi portò dall’imputato che mi raccontò
tutto quello che era successo nei minimi dettagli; quando cominciai a svenire
notai che, alla fine dell’urlo Fill aggiunse: “[…] Penso sia morta!”
Così ebbi proprio la certezza che fosse il signor Summer, poi
svenni.
All’ospedale feci finta di
non ricordare niente quando il carcerato mi guardò negli occhi appena sveglia.
L’ho fatto per ricavargli più informazioni, ovviamente.
Infatti mentre mi spiegava chi fossi e della mia indagine aggiunse
testuali parole: “[…] Allora sei andata al centro di detenzione e hai
incontrato un poliziotto…” mi
feci questa domanda tra me e me: come faceva a sapere che avevo incontrato un
poliziotto? Allora lì ho capito tutto quello che vi ho spigato.
Ovviamente feci finta di pensare cose del tipo “Stupida!”
perché lui ci cascasse vedendo la mia faccia.
Sono sicura che Fill sia nello sgabuzzino del centro di
detenzione, controllate e dopo portatelo a casa sua a riposarsi!
Un ultima cosa, se volete sapere il movente ve lo dico ora, il
movente per uccidere la vittima era solo di farmi prendere quel caso così che
dopo io andassi al centro di detenzione, prendessi la tazza di the e morissi.
Il movente per uccidermi? Ho sbattuto in carcere lo scorso caso il
signor Summer per un altro omicidio.
Non ho altro da dirvi!”
Infine andai a casa a dormire: ormai erano le 3:00 passate.