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Autore: misslittlesun95    16/01/2012    1 recensioni
Lettera del portone del X Tuscolano.
Genere: Demenziale, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non chiedetemi come sia venuta fuori xD
Spero solo vi piaccia!


Parole da portone.

Lettera del portone del X Tuscolano.


Cari ragazzi,
questa lettera non vi arriverà, perché un portone non può scrivere, un portone è solo un oggetto.

Eppure voglio lasciarvi le parole che vi direi se fossi, come voi, un umano.
Sono stato a lungo il portone di un commissariato, e non è stato un lavoro facile.
Ho visto amori nascere e finire,
ho visto giovani vite uscire e non rientrare più; Nina, Irene, Mauro, Paolo, Luca...
ho visto gente entrare, poi uscire, e poi rientrare di nuovo perché questo luogo gli apparteneva.
Mi sono sentito schifato quando sono entrati attraverso me criminali, mentre mi è scappata una lacrima di gioia vedendo correre sotto il mio stipite bambini felici perché di nuovo uniti alle loro famiglie.
I portoni non hanno emozioni, e grazie al cielo, perché se no il vostro commissariato sarebbe sempre inondato dalle mie lacrime e dai mie pianti.
Vi vorrei ringraziare uno ad uno, per quello che avete portato al mondo.
A Giovanna, perché ci ha insegnato il coraggio di una donna, sola, con la voglia di giustizia.
A Walter, perché ha sbagliato, ma ha capito, e ha anche amato.
A Roberto, perché non c'è niente meglio di un uomo che solo tira su una bimba.
A Giuseppe, perché si dice vedi Napoli e poi muori, mentre vedendo questo napoletano si può solo morire di gioia.
A Ugo, perché è stato fondamentale, sempre e comunque fondamentale.
A Vittoria, perché è la madre che tutti vorremmo.
A Antonio, perché è stato padre per tutti.
A Valeria, perché una donna così non la trovi più.
A Corrado, perché ha portato giovinezza nel suo breve passaggio.
A Anna, perché la forza e la determinazione l'hanno aiutata a crescere, malgrado il dolore enorme.
A Alessandro, perché lui conosce il dolore, ma sa che l'unico modo per porgli fine è la vendetta.
A Raffaele, che è spiritoso, ma sa essere anche serio e maturo.
A Gabriele, che con noi è cresciuto.
A Elena, che ha la forza di una furia, malgrado tutto.
A Pietro, che sa essere dolce.
A Barbara, che sa fare i conti col passato.
A Lorenzo, che ha capito tutto della frase “se l'amore è amore”
A Marcello, che è stato un anno, un anno necessario a mettere tutto in riga.
A Marta, che è giovane e ha tutta la vita davanti.
A Otello, perché ha tante responsabilità, ma sa anche essere simpatico.
A Anita, perché effettivamente non è che i miei amici oggetti del Decimo sono mai stati troppo puliti.
A Giovanni, perché ci ha mostrato quanto vale essere un uomo del nord.
A quelli che magari ho scordato, perché comunque se pure pare un paradosso li ricordo.

Ai magistrati, medici legali, uomini della D.I.A. e della scientifica, perché la squadra da sola non poteva fare tutto tutto.

Ai loro parenti, amori, amici, perché ce li hanno curati e cresciuti.

Ai criminali, perché dopo tutto hanno reso la squadra salda e forte anche nei momenti peggiori.

A Nina, Paolo, Mauro, Irene e Luca, perché le loro vite corte sono state dedicate alla nostra causa, e perché se si muore per qualcosa che si ama e si viene ricordati allora non si muore mai.

A tutti voi dedico questa lettera inesistente, perché anche se chiuso uno dei miei lati guarderà per sempre dentro il commissariato, e ricorderà in ogni attimo questi magnifici anni.

ARRIVEDERCI RAGAZZI!

 

 

Il vostro portone, che vi ha protetti dal mondo, e fatti uscire per salvarlo.

   
 
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