Crossover
Segui la storia  |       
Autore: ilcantastorie    31/08/2006    1 recensioni
Gyokumen Koshou è stanca di dover aspettare i sutra per poter resuscitare il suo amato Gyumao, chiedendo alleanza e prendendo accordi con un certo Naraku. I mandanti di Sanzo and Co., i Sanbutsushin, accordatesi con i Kaiohshin capiscono che il quattro giovani non bastano più. Anche perchè usare i Frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti per un esperimento di resurrezione può portare alle fine di tutti i mondi. Indi per cui il Supremo è costretto ad andare in un famoso liceo di Nerima a cercare un certo ragazzo con il codino... mentre il gruppo di Sanzo addirittura nell'epoca Sengokua trovare un mezzodemone cane e la sua banda! Ma l'obbiettivo di tutti sarà uno solo. Fermare la resurrezione.Crossover tra Saiyuki(il mondo, il gruppo di Sanzo), Ranma ½ (Ranma e Akane), Dragon Ball(Goku bambino), Inuyasha(Un po' tutti). (Con partecipazione di Street Fighter (Ryu, Akuma) e Darkstalker (Morrigan) e Soul Calibur (Taki, la Soul Edge). Queste ultime appaiono dal 5° capitolo in poi. Per poter apprezzare a pieno l’opera è richiesta una minima conoscenza su Saiyuki, Ranma e Inuyasha. Senza dimenticare l'apporto massiccio dato da The Slayers (per alcuni incantesimi).
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4

*** 4° Capitolo ***

La porta di Oxigen si riaprì con la morte del Demone Arciere.

AKANE!” Era Ranma.

E la abbracciò. E Akane pianse.

Pianse per il Demone Arciere e per il suo infelice destino.

Pianse per la sua innocenza perduta.

Pianse per la certezza che sarebbe dovuta morire.

Pianse per la certezza che il suo maestro sarebbe dovuto morire.

Pianse perché Goku, così giovane, era destinato a morte certa.

Pianse perché colui che amava sarebbe dovuto morire.

Pianse per la consapevolezza di tutto ciò.

Miagi e Goku osservavano la scena tra il sollevati e lo stupefatti: “Che cosa aveva visto lì?”

Solo quando sembrava che Akane non avrebbe più smesso di piangere; Ranma parlò:

E’ colpa mia, se sei ridotta così… Non avrei dovuto permetterti di venire qui, e invece…”

MALEDETTO STUPIDO! NON CAPISCI PROPRIO NIENTE!!”

Si staccò da Ranma con una spinta.

Maestro…possiamo andare?!?”

C-c-certo”

E senza un’ulteriore parola o gesto, si incamminarono lungo l’ennesimo tunnel.

L’aria era tesa e i pensieri cupi.

Che cosa era successo ad Akane?

Ranma, Miagi e Goku si chiedevano ciò… ma non osavano chiederglielo.

Che cosa aveva visto? Lei aveva visto il futuro.

E il futuro era la morte.

Solo adesso si rendeva conto dell’impossibilità di cambiare il destino… dovevano morire…

E lo avrebbero fatto.

Tutto ciò era così triste… triste e patetico.

Quante volte l’uomo crede che nella propria vita le sue scelte contino qualcosa? Ma quanto spesso succede? E soprattutto, succede?

Akane era adesso era sicura che sarebbe morta: Il suo destino era segnato.

Non lo si poteva cambiare.

Il tunnel si apriva in un spazio più ampio: Lì c’era solo nebbia.

Non si riusciva a vedere a più di un centimetro di distanza.

Beh andando indietro non risolveremo molto… “ disse Miagi.

Quindi si legarono, come già avevano fatto nel deserto.

E si addentrarono nella nebbia. Ma poco dopo non erano più insieme.

***

Dove diavolo…?”

Ranma, mormorato Lighting, si guardò intorno:

Non erano più nello stesso posto e soprattutto non erano più insieme! Infatti vedeva solo Akane. Poi il luogo alle sue spalle era pietra e avanti un tunnel non dissimile dagli altri.

Akane?”

Quella nebbia…” mormorò, “ci ha divisi…”

Hai scoperto l’acqua calda…”

Si aspettò la solita martellata…ma non arrivò.

Andiamo?”

Era già davanti a lui.

Akane gli doveva una spiegazione!

Akane… voglio sapere una cosa”

Akane fermò i suoi passi e fissò i suoi occhi in quelli di Ranma, non rispondendo.

Questo lo mise a disagio ma non fece tentennare la sua voce:

Che cosa hai visto lì?”

Ho visto…il futuro…E il futuro è morte…ne sono sicura, nessuno di noi uscirà vivo di qui.”

E rise.

E rise.

Stava cadendo nella pazzia.

SCIAF!

Akane smise di ridere e si toccò la guancia schiaffeggiata:

AKANE! TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI DETTO? TI SEI RASSEGNATA A MORIRE!”

Akane si gettò nelle braccia del suo fidanzato, piangente.

Era tornata l’Akane di sempre.

***

Miagi accese un Lighting.

Ma attorno a sé non c’erano più Ranma e Akane.

Maestro!”

Goku?”Almeno c’era lui.

***

Ranma e Akane procedevano lungo il tunnel.

Quando sarebbero usciti? O piuttosto: sarebbero usciti?

Persi tra cupi pensieri e tra progetti di quel che avrebbero fatto se fossero mai riusciti ad uscire di lì. Fu allora che Akane sentì che qualcosa le afferrava la caviglia.

Urlò.

Poco dopo, come nel peggiore dei film horror, videro zombie spuntare da tutte le parti… la terra stessa, il soffitto, le pareti, sembravano fatte di zombie.

Una voce risuonò:

Invida est umanorum vitium: Hic sunt qui serbant”

Akane miracolosamente la capì: “L’invidia è un vizio umano: questi sono coloro i quali hanno fallito”

Akane sfoderò il proprio bastone: Miagi gli aveva detto che era l’ideale contro i non-morti.

Ranma sfoderò la sua spada. L’incantesimo era potente e non sapeva cosa sarebbe successo.

Quindi… quelli sono tutti tizi che c’hanno provato ma non ci sono riusciti…”

La spada potenziata con il Dragon Slave tranciò di netto un non-morto ma…

Quello si rialzò.

Maledizione!” mormorò.

L’esito fu diverso con il bastone incantato di Akane, visto che, una volta trapassato un non-morto, quello non si rialzava più.

Per molti minuti continuarono a ferire ed uccidere i non-morti, ma erano troppi… spuntavano fuori con la stessa cadenza delle teste dell’Idra:

Ucciso uno sembrava ne spuntassero fuori due.

Se non volevano far avverare le pessimistiche visioni di Akane, c’era una sola cosa da fare:

Scappare.

Si fecero largo attraverso gli zombie correndo dalla parte opposta da cui erano venuti.

Non possiamo farcela” questo era il pensiero dei due.

Erano troppi. Veramente troppi.

Come avrebbero fatto?

Il tunnel sembrava non finire mai.

***

Le visioni di Akane erano giuste?

Era cosi che avrebbe dovuto morire?

Senza preavviso cominciò a calare una fitta nebbia.

Che diavolo…?”

E non vedeva più Akane. E non vedeva più gli zombie.

Un urlo!

Era Akane!

La nebbia si dissipò. Tutti gli zombi erano sopra di lei. Il sangue schizzò copioso, pezzi carne vennero tranciati e mangiati dai denti seghettati degli zombie

No! …non è possibile…”

Una tristezza e una furia incontenibile presero possesso di Ranma.

Le lacrime già scendevano copiose e Ranma si stava avventando sugli zombi in un estremo tentativo di salvare la sua fidanzata... quando Akane si mosse.

Era ancora viva?

Ma quello che vide era anche più terribile della morte:

Akane era diventata uno zombie.

No…no…no...”

Ranma guardava quell’essere e vedeva Akane… ma vedeva anche un mostro.

Ma forse… posso farla tornare normale…sì! Il maestro lo saprà sicuramente!”

Ma Akane gli si avventò contro.

E fu lì che la vita di Ranma rischiò per la prima volta la vera morte.

Ma qualcosa scattò in lui.

Impugnò la sua spada d’ombra e colpì.

E vide… vide… che cosa vide?

Vide un mondo distorto dalle lacrime e migliaia di pensieri tristi gli annebbiarono la mente.

Una rabbia immensa e una tristezza infinita. Ecco cosa provava.

E si ritrovò fuori dalla caverna.

E vide uno spettacolo che per un attimo gli fece dimenticare persino il dolore.

Il deserto…finiva lì.


 

Un’immensa voragine…che risucchiava sabbia e la risputava fuori…

Ma fu solo un attimo.

Perché aveva permesso ad Akane di venire con lui?

Perché non era riuscita a proteggerla?

Perché il destino, o qualunque Dio, gli era così avverso?

Perché? Perché? Perché? PERCHE’?

Era tutta colpa sua, MALEDIZIONE! MALEDIZIONE! MALEDIZIONE!

Le cascate di sabbia… ecco perché mi volevo affrettare… ma Akane…Dov'è?”

Era Miagi! Almeno lui si era salvato…

Maestro…Akane…è”

Al maestro mancò un colpo:

Morta?”

Morta?” A parlare era stato Goku… era vivo anche lui…per fortuna…

E piansero.

Perché anche Goku sapeva che non c’era nessuna Sfera del Drago qui…e quando si moriva… Era per sempre.

***

Signorina… Si sente bene?”

Akane si alzò e si guardò intorno.

Era tornata.

Si… tutto bene”

Ma è sicura?”

Si… non si preoccupi”

Si guardò di nuovo intorno.

Era veramente tornata…quella era Nerima, il suo quartiere.

Si incamminò verso casa ringraziando Buddha di star ancora bene.

Era stato tutto un sogno?

Adesso camminava in una folla anonima cercando di capire.

Il supremo… Miagi… Goku… tutto un sogno?

A quanto pareva sì.

Eppure tutto era così nitido nella sua testa…vedeva chiaramente i loro volti…

Ma c’era un modo per sapere:

LIGHTING!”

Delle persone lì attorno la guardarono stranamente.

Dalle mani non era uscito alcun fascio di luce.

Era stato veramente tutto un sogno.

Ma notò una prima cosa strana: Il negozio di Ucchan era chiuso.

A quell’orario? Come mai?

Di solito a quell’ora era pieno di clienti.

Così come quello di Shan-pu… che diavolo…?

E infine arrivò davanti alla propria casa, il dojo Tendo.

Ma sembrava abbandonato da anni.

Akane non sapeva cosa pensare: Quanto era stata via?

In preda al panico e alla paura vide una signora e le chiese che cosa fosse mai successo alla palestra.

Quella palestra, cara, è andata in rovina dieci anni fa con la morte della figlia del padrone di casa. Una tragedia…Il padrone è morto di dolore…”

No… non era possibile…

Poi dopo il funerale… le altre due figlie sono morte in un incidente d’auto…”

NO, NO, NO!

Perché era accaduto tutto questo?

Non erano passati dieci anni…

Però - le disse una voce sibilante proveniente da se stessa - il tempo non passa dappertutto nello stesso modo…”

Le sue sorelle, suo padre erano morti!

Era mai stata in quello strano mondo?

Come era possibile che fossero già passati dieci anni?

Era rimasta svenuta per dieci anni?

Era troppo confusa… cercò di riorganizzare le idee.

Quello strano mondo era stato un sogno… quindi niente ipotesi del “tempo che scorre differentemente”.

Poteva essere rimasta svenuta per dieci anni? No, non era possibile: l’avrebbero svegliata.

Quindi… che gli restava?

Cadde per terra e pianse…

Pianse per delle ore… rischiando di cadere nella pazzia.

Un solo pensiero continuava a farla rimanere sana e non impazzire…

Ranma…”

Che fine aveva fatto?

Mi scusi signora…”

La signora era ancora lì, impassibile alle sue lacrime. Eppure erano passate ore…

Fu un attimo.

Il pensiero la fulminò.

Poteva essere la caverna?

Le sembrava di essere in una sorta di Matrix…

Le persone che sembravano vere… il finale così tragico… possibile che fosse accaduto davvero?

No… sembrava un romanzo tragico, la sua storia.

Poi ricordò la scritta:

Qui haec verbas legere potest magna pericula et magnos sacrificates adoriendi sunt”

Poteva essere uno dei grandi pericoli?

Dopotutto lei era quasi impazzita.

Quindi poteva essere tutto un bluff…

Tutti potevano essere vivi!

E quando riaprì gli occhi non era più a Nerima.

Ma all’entrata di una grotta.

E davanti c’era un vecchio. E decisamente non era nè Miagi, nè tantomeno Happosai.

***

Sango era intenta a lucidare il suo Boomerang, allontanatasi da tutti sia per evitare le mani moleste di Miroku-Sama, sia per stare lontana dai litigi di Inuyasha e Kagome che quelli di Goku, Gojyo e Sanzo.

Quando su uno sperone di roccia apparve lui.

Era un demone dalla pelle rossastra, capelli rossi e vestito nero.

Sango lo riconobbe per come gliela avevano descritto Sanzo e Gojyo:

Il Principe Kogaiji.

Senza motivo nè parola la attaccò.

Sarebbe stato inutile chiamare aiuto, erano troppo lontani.

Il Principe iniziò con un colpo di artigli che Sango parò col boomerang.

Calcio alto.

Sango si abbassò.

Pugno diretto in volto.

Sango si parò con il Boomerang.

Mentre lottava, Sango era confusa e soddisfatta allo stesso tempo.

Gli avevano detto che non era un tipo che attaccava senza motivo, e che non aveva perso il suo io.

Ma dopotutto era un demone. Poi sapeva che era in grado di padroneggiare le arti demoniache.

Come mai non ne faceva ricorso?

Calcio Basso.

Salto.

Calcio al ventre.

Si spostò di lato e con uno scatto e lo colpì con il boomerang, tenendolo ancora per mano.

Ma quello lo prese tra gli artigli, e con un violento scossone la mandò, insieme a tutto il boomerang, addosso ad uno gruppo di rocce.

Sango sputò sangue e cadde a terra, nella sabbia.

Ed un calcio si diresse verso il suo ventre, facendogli vedere nero per alcuni secondi.

Fu scagliata una freccia.

Gli fu diretto addosso un “Taglio del vento”, il Kaze no Kizu.

Kogaiji prese la freccia al volo e la spezzò tra gli artigli, e con un balzo indietro evitò il colpo di Inuyasha.

Di poche parole oggi il principe Kogaiji, non pensate?” chiese ironicamente Gojyo.

Detto questo Kogaiji sparì, lasciando interdetti tutti i presenti.

***

Quello che le stava avanti era avvolto in una tunica, nera come la pece, che lo copriva dai piedi fin sul capo, dov’era calato un cappuccio, e sotto c’era solo oscurità.

Ma sicuramente vi starete chiedendo come mai Akane abbia capito che era un vecchio, nonostante non lo si scorgesse.

Semplice, lo emanava.

Emanava una forza impetuosa di millenni, se non di milioni, di anni.In lui si poteva percepire un potere antico, ancestrale ed arcano.

Un potere invincibile e potente, che probabilmente venne forgiato nella notte dei tempi.

Akane Tendo”

La sua voce era fredda e impersonale, carica di forza e conoscenza, conoscenza non di saccente, non di uomo, ma di sapiente e dio.

Congratulazioni”

Akane non poteva muoversi, non poteva parlare e a momenti non avrebbe neppure saputo farlo, la voce di quell’essere aveva un effetto ammaliatore che costringeva ad ascoltarlo, stesse anche dicendo la barzelletta più idiota del cosmo.

Hai vinto la sfida. Meriti un premio: Ascolta questa storia”

Una storia?” fu l’unico pensiero razionale di Akane in presenza di quell’essere.


 

Questa è una storia che si svolge in tempo e in un luogo lontano… Iniziò la battaglia tra bene e male… Tra il dio drago Ceiphied e il Demone Shabranigdo detto Ruby Eye… La battaglia fu molto ardua…e il bene ebbe la meglio, riuscendo a sigillare Shabranigdo in sette persone differenti. Ma anche Ceiphied non visse… Per lo sforzo si dovette dividere in quattro parti, i cosiddetti Dragon Lords. Ma una piccola parte del Dio Drago andò dispersa in tre persone… i cosiddetti Ceiphied Knight. Il potere va di padre in figlio… Fino ad arrivare a una ragazza… Quella ragazza era tua madre, Akane. Fu assalita da demoni… moltissimi demoni, troppi demoni. Ma combatté duramente fino a che le forze non l’abbandonarono, e quando i demoni i avventarono verso di lei per finirla… Lei era sparita. Fu trovata da un uomo schiavizzato da un maniaco. Quell’uomo era tuo padre Akane! E ora… tu sei una Ceiphied Knight!”

***

Svegliandosi su un manto di sabbia, Akane ricordò perfettamente tutto il discorso di quell’essere, ma non i suoi pensieri mentre quello parlava…

E sapeva che tutto quello che le aveva detto era la pura e semplice verità.

Un Ceiphied Knight?

Ma che significava?

E sua madre...

I pochi ricordi che aveva di lei erano di una madre dolce e amorevole…una specie di Kasumi… Ma ora veniva fuori che sapeva combattere. Non riusciva a immaginarsi sua madre, quel viso così dolce, che ispirava così tanta femminilità e dolcezza, che impugnava una spada.

Si alzò in piedi scuotendo la testa, non era il momento per quei pensieri.

Guardò per l’ultima volta l’entrata della caverna.

Un vento caldo le scompigliò i capelli.

Doveva andare.

Nord.

***

Quello che provò Ranma…

Un’indescrivibile tristezza.

Più forte persino della rabbia.

Più forte persino di lui stesso.

Che lo avrebbe portato a…

A raggiungere la sua amata.

Ma Miagi non lo permise.

Conosceva il dolore, lo aveva testato sulla sua stessa pelle, e nel suo stesso animo.

Sapeva cosa si provava a perdere colei che si amava. In questi casi era necessario motivarsi e soffocare il dolore in nome di un ideale più alto.

Ranma”

Questa singola parola rivolta a un ragazzo avvolto nella tristezza più profonda e più oscura, che aveva versato lacrime di tristezza e impotenza, impotenza di fonte a colei che sfugge, a colei che è la prima a dirti “Benarrivato”, prima di portarti con sé e farti sprofondare negli abissi oscuri della quale lei è padrona e governante:

La morte.

Le braccia di Ranma erano avvolte attorno alle gambe, in una posizione fetale.

Cosa credi che ti direbbe Akane vedendoti in questo stato?”

Ranma sollevò lentamente la testa.

Akane non può dire niente…è morta…”

E’ vero… Akane è morta”

Il silenzio era turbato dallo scoppiettare del fuoco.

Il silenzio fu lungo…

Ti ricordi il motivo per cui siete venuti qui?”

Ranma sembrava esitare a rispondere, incerto addirittura di quello.

Per salvare il mondo…” riuscì a mormorare.

Ed è così che intendi rispettare la sua ultima volontà? Lei era venuta qui perché persone innocenti non morissero. Vuoi tradire la sua memoria?”

No…”

NON HO SENTITO! VUOI TRADIRE LA MEMORIA DI AKANE?”

NO!”

E allora allenati… Combatti… Diventa più forte… Impara la magia… e…” aggiunse dopo un attimo di pausa “salva il mondo”

****

Buio.

Buio.

Buio.

Soltanto e solamente buio.

Un buio oscuro e impenetrabile, in cui la labile luce non poteva entrare. Lì regnava l’oscurità.

Cosa le avevano fatto?

Adesso giaceva su un letto, inconsapevole del tempo e dello spazio. Era distrutta.

La sua psiche stava si stava lentamente annebbiando con il susseguirsi dei giorni di prigionia e torture, seguitando verso la pazzia.

Cosa stava succedendo? Perché le accadeva tutto questo?

Ad un tratto, con un lontano e pesante cigolio, una porta si aprì, e qualcuno entrò. La luce comparve per qualche secondo, per poi scomparire.

Dei passi lontani camminavano lungo il corridoio.

E si avvicinavano.

Si mise in posizione:

E’ l’occasione giusta per scappare” riuscì a pensare.

Lamenti di esseri sconosciuti si alzarono mentre l’essere seguitava il suo cammino.

Un cigolio.

La porta della sua cella si stava aprendo.

Con un balzo felino, attaccò.

Ma l’essere lo sapeva, sembrava addirittura consapevole di come e quando avrebbe attaccato. La prese per il collo.

Sei ancora arzilla dopotutto…”

La lanciò contro un muro.

Sei fortunata…la divina Gyokumen Koshu ti ha permesso di avere una compagna di stanza…o di cella, se preferisci”

Con l’altra mano lasciò cadere una ragazza per terra.

Avrete tante cose da dirvi… buona chiacchierata”

Ci fu un altro cigolio, che sanciva la chiusura della cella.

Ci fu un altro cigolio, che sanciva la reclusione di un'altra prigioniera nell’oscurità.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: ilcantastorie