Vi siete mai chiesti perché vi
innamorate? Perché improvvisamente sentite qualcosa proprio per la persona che
vi stata sino ad ora antipatica? Ebbene,è tutta colpa degli angeli del cuore.
Adesso,fra i loro casi ci sono Takeru Takaishi e Hikari Yagami:uno,il cestista
idolo delle ragazzine e,diciamocelo,anche un po’ montato e
sfacciato;l’altra,una fotografa vegetariana che si batte per salvaguardare gli
animali e contro gli abusi di ogni genere. Certo,visti così,non sembrano molto
affini. Eppure,secondo l’infallibile termometro dell’amore,basta pochissimo ad
un angelo per farli innamorare…ma come prima missione per il neopromosso angelo
del cuore Daisuke non sarà un po’ troppo difficile?
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Angeli del cuore
“Capo,ma dice davvero??”
Non riuscivo a credere alle
mie orecchie…promozione!Il capo mi voleva promuovere!
“Certo!Fino ad ora sei stato
un angelo dello sport,no?”
”Bè…sì…ma mi trovavo bene lì!Perché adesso devo cambiare?”
Il capo mi sorrise affabile.
Non sapevamo molto sul suo conto. Lui decideva i vari settori e decideva quale
angelo fosse più adatto…niente di più. Infatti,gli angeli meno esperti(come
me,per darvi un esempio) lo chiamavano semplicemente “capo”,o “signore”. Non
era un angelo. Ma non era neanche un essere umano.
“Essere un angelo del
cuore,caro Daisuke, è la massima aspirazione. Non si può arrivare oltre. Ma
naturalmente,se non ti va…”
“Oh,no!Mi va eccome!” aggiunsi
frettolosamente. Non capita tutti i giorni che ti arrivi una promozione al
massimo grado!
“Bene. Allora,appena avremo
trovato un caso,te lo affideremo.”
“Oh,sì…grazie mille,signore!”
Feci un breve inchino,e uscii
per tornare sulla mia nuvoletta.
Mmm…quel giorno le nuvole
erano particolarmente pacifiche,bianche e soffici.
“Ehi,Daisuke!Non stare a
poltrire!Oggi c’è la partita di basket del piccolo Reiichi!”
“JUN!Ma perché uno non può
riposare in pace?”
Jun era un angelo,come me.
Secondo voi umani,è femmina e in teoria dovrebbe essere per me quello che voi
chiamate…sorella. Siamo nati infatti dalla stessa nuvola,ma lei è nata
prima,quindi ai vostri occhi appare più grande di me. In realtà noi angeli
nasciamo già con questa forma,e solo se decidiamo di vivere in mezzo agli umani
invecchiamo.
“Ehi,sei un angelo dello
sport!Devi partecipare ad alcuni eventi sportivi e aiutare i bimbi in
difficoltà!”
Non era esattamente così…se
non lo sapete,un angelo dello sport si occupa di un determinato bambino e ne
segue la “carriera”,aiutandolo a credere in se stesso,fino a quando lui,o
lei,non troverà l’autostima necessaria. Mi sembrava che il piccolo Reiichi
avesse già raggiunto questo stato…ma aveva ragione Jun,dovevo seguirlo fino
all’ultimo.
Volammo sempre più giù,e non
mi accorsi che il termometro dell’amore aveva appena trovato un caso fresco
fresco,apposta per me.
Finalmente,arrivammo al
piccolo stadio che avrebbe ospitato la partita.
Reiichi si stava allacciando
le scarpette. Era un bel bambino vispo,e si era accorto subito della mia presenza,permettendomi
così di farmi vedere. Gli adulti di solito non se ne accorgono mai! E infatti
loro sono convinti che noi non esistiamo!
Dolcemente,gli carezzai la
testolina. Era buffo,tutto rosso per lo sforzo di fare un bel laccio. Quando
poi ci riuscì,si grattò la testa e un po’ di polvere fatata gli scivolò sulle
mani.
“Daisuke,non lo dovresti
fare!”sussurrò Jun al mio indirizzo.
“Lo so…ma voglio che vinca
questa partita!E poi lo sai benissimo che l’effetto di quella polvere varia in
base alla bravura propria!”
“In effetti…oh cavolo,sono le
cinque meno un quarto!Farò tardi!”
Jun volò via lasciandomi solo.
Lei era un angelo del tè. Avete presente quelle bimbe piccole che giocano da
sole a preparare il tè,come le vecchie signore? Lei semplicemente faceva l’amico
immaginario. Ultimamente si era molto affezionata a una bimba chiamata Oomae…in
realtà se solo avesse voluto,avrebbe potuto ottenere una promozione. Ma la mia
sorella di nuvola era pigra,e fare l’angelo del tè le bastava.
Nel frattempo la partita era
iniziata. Nessuno poteva reggere il confronto col mio Reiichi!Modesti a
parte…improvvisamente sentii odore d’angelo.
“Oh,Ken!Come mai da queste
parti?“
Ecco un altro angelo dello
sport…un tipo in gamba!
“Mi occupo di un bambino che
gioca a basket,adesso. Si chiama Mytho,lo vedi? È quel piccoletto con i capelli
biondi.”
Wow,un avversario di Reiichi!
“Cosa ci fai tu qui,invece?Mi
hanno detto che sei stato promosso!Complimenti!”
“Ehm…grazie,Ken!
Comunque sto qui perché volevo vedere la
partita di Reiichi. Vedi,è quel bambino moro che si sta muovendo benissimo.”
“Ah,vedo,vedo…ora scusa,ma è
finito il primo tempo e devo un po’ controllare Mytho.”
“Va’ pure. Io resto qui.”
Quand’aiutavo Reiichi, entravo
nello spogliatoio ad ogni intervallo. Poi,quando era a casa e si allenava,io
c’ero. Mi chiamava “signor presenza”e giocavo con lui.
Quelle cose mi sarebbero
mancate.
“Signor Presenza…perché non
sei nello spogliatoio,come tutte le altre volte?”
Il piccolo Reiichi mi aveva
fatto tremare le ali.
“Piccolino…ora io non sono più
il tuo angelo…mi devo occupare di altre persone!Capisci?Adesso sei così bravo
che non hai più bisogno di me!”
“Ma…ma non è vero!”protestò il bambino.
“Invece sì. E i capricci non
servono a nulla…”
“Ma qualche volta tornerai a
vedermi?”
“Te lo prometto. Adesso va e
vinci la partita.”
“Sì!Ma posso chiederti
un’ultima cosa,signor presenza?”
“Dimmi pure.”
“Come ti chiami?”
“Daisuke…mi chiamano tutti
così.”
“Allora,ciao Daisuke!”
Sorridente,Reiichi entrò in
campo. Lo sapevo che era un bambino straordinario!
Uscii fuori dallo stadio. Il
bello di essere un angelo è che sei invisibile. Diventi visibile solo se lo
vuoi tu,o se qualcuno capisce chi sei.
Ritornai sulla mia nuvoletta
tanto soffice,ma il Paradiso non era tranquillo.
“DAISUKE!!!Ma dove ti eri
cacciato?!”
“Shinji!Cos’è tutto questo
trambusto?”
“Ti vuole il capo.
Immediatamente.”
Shinji era un angelo con un
mucchio di esperienza,e faceva il vice-capo,in pratica.
Tremante,entrai nell’ufficio.
“M-mi avete cercato,capo?”
“Sì…ma comunque non tremare e
accomodati.”
Mi indicò una nuvola rosa,e mi ci sedetti.
“Il motivo per cui Shinji è
tanto nervoso,è che il termometro dell’amore è quasi impazzito.”
“Avete trovato un caso per
me?!”esclamai con impazienza.
“Sì…Ecco a te…”
Sospirò e mi porse un plico.
Lessi…
Takeru Takaishi. 26 anni.
Giocatore di pallacanestro nell’NBA,nei Chicago Bulls. Di origini
franco-giapponesi. Foto a lato.
“Ma…capo!Non sono più un
angelo dello sport!”
”Lo so benissimo,e Takeru non è certo il tipo che manca di autostima. Se magari
continuassi a leggere…”mi disse con un tono molto paziente. Ma d’altronde ero
alla mia prima esperienza in quel campo!
Guardai la foto di quel
ragazzo. Alto. Biondo. Occhi cerulei. Era pure famoso,e se non sbaglio i
giocatori dell’NBA vengono pagati parecchio. Almeno,Reiichi diceva sempre così.
Se era così perfetto,come mai
non aveva ancora una fidanzata?!
Ed ecco il fascicolo attinente
alla sua anima gemella,sempre secondo il termometro dell’amore.
Hikari Yagami. 26 anni.
Fotografa di professione. Vive a Chicago,pur essendo giapponese, e si batte
contro le ingiustizie. Foto a lato.
La ragazza era completamente
diversa,e a quanto mi sembrava,non solo fisicamente. Era bruna,con gli occhi
nocciola che tendevano al rosso. Aveva uno sguardo penetrante.
“Il tuo compito è farli
innamorare,Daisuke.Non puoi sbagliare.”
La voce del capo era decisa.
Io un po’ meno.
Allora…..innanzitutto volevo
dirvi che ho momentaneamente interrotto la pubblicazione di “Quanto può essere
pericolosa una top-model?”in quanto non ho molte idee per continuare…vi prego
di avere pazienza!!^^” Lo so, è sciocco da parte mia pubblicare ora una nuova
fanfiction viste le tante storie che ho in corso…a proposito,volevo dire a
Sora89 scusa!!!Se non ho ancora iniziato a scrivere il terzo capitolo della
nostra ficcy! Ma… sono fatta così! Questa storia…mi è venuta in mente un paio
di mesi fa,leggendo il nuovo libro di Cecelia Ahern,”Se tu mi vedessi ora”…la
storia è completamente diversa,però! Adoro scrivere AU,e credo lo si sia
visto…eheheh!XD Mmm…aspetto vostri commenti!^^ A presto!
HikariKanna