Sasori, un'altra di quelle nane bianche che non avevano luogo in cielo, doveva ancora crescere. Era facile prendere in giro chi per tutto l'anno aspettava quel fatidico 23 luglio, in cui gli striminziti fuochi artificiali del loro rione illuminavano il ristretto angolo di cielo che si scorgeva dietro ai grattacieli.
“È l'unica cosa decente che esiste”, commentò scettico il ragazzo sputando per terra, mentre il cielo notturno si bruciava di scintille.
[Questa storia ha partecipato allo "Slash, Slash, Slash Contest!" indetto da AliH]