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Autore: Daisy Pearl    23/01/2012    23 recensioni
Avete mai pensato che possa essere la cattiva la protagonista di una storia?
Marguerite non è nè santa nè dolce. Tutt'altro.
Lei sà giocare ad un gioco particolare, un gioco di sguardi ed è abituata a vincere.
Ma cosa potrebbe accadere se un paio di begli occhi verdi dovessero batterla per la prima volta in questo strano gioco?
Bè leggete e scopritelo!
Attenti agli sguardi!
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gioco di...'
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Questa indubbiamente sarà una storia mooolto particolare, e non sono sicura che piaccia.
Questo capitolo è una piccola introduzione, ma per il momento non sarà rilevante per la storia, quindi se volete, partite a leggere dal secondo!
Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!

 


GLANCES GAME -- GIOCO DI SGUARDI




PROLOGO

La donna stava passando distrattamente una mano sui libri sugli scaffali dell’enorme biblioteca, mentre l’altra era impegnata ad accarezzare dolcemente il pancione.
Pensava e ripensava al nome che avrebbe dato al suo piccolo, voleva che si chiamasse Alex come l’uomo che da anni amava follemente, ma pensava a quanto sarebbe stato ingiusto nei confronti di suo marito dare il nome di un altro al loro bambino.
 Improvvisamente il suo indice sfiorò il libro che presto sarebbe stato la causa della tristezza che si sarebbe riversata in quella casa dopo il parto.
Quel libro  le era appartenuto fin dalla nascita, ma lei non sapeva nemmeno cosa ci fosse scritto perché nelle ultime volontà di suo padre, che aveva lasciato quello strano volume a lei, la supplicava di non aprirlo per NESSUNA ragione al modo.
E Grace fin da piccola aveva rispettato tale volere senza sapere il motivo di quell’assurda richiesta, aveva persino portato il volume nella casa che ormai da 5 anni apparteneva a lei e a suo marito, lo psicologo più in vista della città.
Le motivazioni del padre le rimasero oscure finche era riapparso nella sua vita Alex un paio di anni prima. Alex era stato il suo primo grande amore e lei non lo aveva mai dimenticato veramente;  sposando l’avvenente  psicologo si era solo accontentata.
La ricomparsa di Alexnella sua vita era stata come una boccata di aria fresca, un ritorno al passato. Era lui che aveva risolto il mistero del libro, anche se quello che aveva scoperto era stato doloroso.  
Ancora  non sapevano un granchè, ma a quanto pare esisteva una sorta di maledizione su quel tomo, una maledizione che ricadeva sul custode di esso:  non appena sarebbe nato il primo figlio del custode, il neonato sarebbe stato il nuovo possessore del libro, mentre il genitore, nonché ex custode sarebbe passato a miglior vita.
Per questo Grace non aveva mai conosciuto suo padre, egli aveva spirato nello stesso instante in cui lei aveva aperto per la prima volta gli occhietti.
Ma il dolore per aver compreso di essere stata la causa della morte del padre non era nemmeno paragonabile alla consapevolezza di condannare il proprio figlio alla stessa disastrosa sorte.
Per questo Alex si era dimostrato fondamentale, continuava a fare ricerche su ricerche per trovare un modo di salvare quella povera donna che lui amava con tutto sé stesso.
Grace prese quel dannato libro e se lo rigirò tra le mani: aveva una copertina bianca e una nera, non si capiva quale fosse la prima.
Non era titolato in alcun modo ed era decorato con dei semplici ricami dorati. Lo poggiò sulla scrivania e si sedette sulla morbida sedia che stava dinnanzi al tavolo.
Prese un post-it giallo e una penna poi guardò intensamente il foglio mordicchiando il tappo della biro: cosa scrivere?  Suo marito la trovò così intenta a pensare alle parole giuste da dire a suo figlio.
 “Amore!” esclamò cingendola con un braccio e dandole un bacio sui soffici capelli neri e ricci. Lei si voltò e gli sorrise radiosa, l’uomo,guardandola,  pensò che la gravidanza l’aveva resa  più bella che mai.
 “Che fai?” chiese sbirciando la scrivania.
“Niente! Ah tra poco arriva il ginecologo!” rispose lei e, vedendo il volto di suo marito rabbuiarsi aggiunse “Un controllo di routine, niente di cui tu debba preoccuparti!”. 
“Non è il controllo di quel medico che mi preoccupa, è la sua presenza in casa mia!” disse digrignando i denti.
“Oddio tesoro, pensi ancora che lui sia innamorato di me?”.
“Non è che lo penso. Queste sono cose che si notano Gracy. Lui ti guarda in un modo…” disse triste. “Tesoro” iniziò la donna alzandosi per arrivare a guardare gli occhi nerissimi di suo marito “Non devi preoccuparti, io amo solo te!”. Mentire in modo così schifosamente spudorato a quell’uomo non la faceva sentire bene, ma lei voleva solo che lui soffrisse il meno possibile.
 Grace era consapevole che suo marito  l’amava più della sua stessa vita e poteva immaginare quanto dolore avrebbe provato quando lei sarebbe morta, a questo però non si poteva aggiungere il fatto che lei era follemente innamorata di un altro.
Aveva scelto il silenzio come minore dei mali.
 Furono interrotti dal classico trillare del citofono.
“E’ lui! Tesoro fai il bravo” detto questo gli baciò lievemente le labbra e andò in camera a prepararsi.
Presto la raggiunse il ginecologo che altri non era che il suo adorato Alex. In realtà lui faceva il chirurgo ma stava sostituendo la ginecologa di quella città che era andata in maternità. Era così che i due si erano ritrovati dopo anni.
 “Allora?” chiese ansiosa Grace “Ti prego dimmi che hai trovato un modo per salvarlo!” disse supplice la donna sedendosi sul lettone.
 Il dottore si sedette accanto a lei e prese entrambe le mani di lei nelle sue, poi guardandola negli occhi iniziò “Grace per lui c’è tempo, ora dobbiamo salvare te!”.
La donna trattenne a stento le lacrime che le stavano per sgorgare come fiumi in piena dagli occhi “Alex come fai a non capire? Non c’è tempo tra due settimane devo partorire e voglio andarmene sapendo che lui non farà la stessa mia fine. Ti prego” disse lasciandosi sfuggire un singhiozzo.
Alex sospirò rassegnato “Finora l’unico modo che ha di sopravvivere è quello di non avere un figlio”.
La donna si portò le mani sul viso “Nessuno può impedire una cosa del genere, sarebbe come privarlo di una parte della sua vita!” ormai le lacrime scendevano copiose.
“Grace non c’è altro modo capisci?”.
“Sì capisco”  sospirò asciugandosi il viso.
“Ma ti prego trova-una -soluzione”. L’uomo d’istinto la baciò. Fu un bacio dolce nel quale ognuno dei due cercò di trasmettere all’altro l’amore che riempiva i loro cuori.
Improvvisamente la donna urlò “Mi si sono rotte le acque!”.
Alex fu preso dal panico, non era pronto a perderla, non in quel momento.
Lei lo guardò supplice “Fai il tuo dovere Alex ti prego! Mio marito non deve sapere niente”.
“Cos’è che non dovrei sape…” una voce li sorprese sulla porta della camera mentre la donna lanciava un altro urlo e sia Alex che l’uomo sulla porta , il marito di Grace sbiancarono.
“Le condizioni di sua moglie sono gravi, non so..” iniziò Alex quando venne improvvisamente interrotto dal marito di lei che sbraitò “Un’ambulanza presto!”.
Grace intanto aveva perso i sensi. Quello era l’inizio della fine.
La donna si risvegliò in una fredda camera di ospedale con la voce di Alex che le rimbombava nelle orecchie mentre dava ordini a un intero team di infermiere.
Quasi si stupì di trovare gli occhi pece di suo marito persi nei suoi.
 Intanto l’uomo le baciava la mano.
Non appena si rese conto del risveglio della moglie il cuore gli si riempì di gioia e disse con la voce rotta dalla commozione “Oddio, pensavo che non avrei mai rivisto i tuoi splendidi occhi smeraldo Amore. Non sai quanto ti amo.
Tieni duro tra poco nostro figlio sarà al mondo” la sorrise amabilmente mentre gli occhi di lei vagavano per la stanza.
“Alex” sussurrò. Suo marito assunse un’espressione stupita, sicuramente non si aspettava questo da lei. Il dottore poggiò una mano sulla spalla all’uomo  e lo invitò ad alzarsi.
“Meglio essere sinceri. Non so se ce la farà” gli sussurrò il chirurgo.
 L’uomo sbiancò “Deve uscire dalla sala”.
Il marito di Grace invece di uscire si incamminò quasi tramando verso la sua donna che ormai non la smetteva più di urlare.
Le prese una mano e le baciò la fronte mandida di sudore, poi le sussurrò nell’orecchio “Ti amo amore mio. Ti ho sempre amata e ti amerò per sempre. Andrà tutto bene!” le sorrise trattenendo le lacrime, poi le lasciò un bacio a fior di labbra e chiuse forte gli occhi.
Poi le lasciò la mano mentre lei diceva “Ti ho amato..”  in quel momento l’uomo non capì il significato vero di quelle parole e uscì dalla stanza fermandosi solo per dire al dottore “Salvala ti prego!”.
Non appena fu fuori si mise ad osservare la moglie agonizzante dal vetro che Alex si era dimenticato di coprire con le tendine e purtroppo assistette a quella scena alla quale non avrebbe MAI dovuto assistere. Alex si avvicinò all’amata che subito gli sussurrò “Salvalo Amore mio ti prego! Giura su di me, che ti prenderai cura di lui e che lo salverai”.
 L’uomo le prese la mano “Lo giuro, diventerò un pediatra, sarò il suo pediatra, lo terrò d’occhio lo salverò, abbi fede Gracy” promise, ma poi aggiunse “Forse dovremmo dire a suo padre del libro e di tutto il resto, sarà lui a prendersi cura del piccolo!”.
“NO! Lui potrebbe odiarlo! Devi essere tu a proteggerlo, tu devi farlo vivere!”  disse stringendo il lembo del camice di Alex con le ultime forze che le erano rimaste in corpo.
“Come potrebbe odiarlo?”. 
“Lui è accecato dall’amore potrebbe vedere in lui la causa del la mia morte!”. Alex guardò il viso ormai sconvolto della donna che amava immensamente e promise.
“Ti amo Grace” .  Le parole pronunciate dal medico non furono una grande sorpresa per il marito di Grace, il vero shock fu leggere il labiale di colei che fino ad un attimo prima aveva dannatamente amato con tutto il cuore.
“Ti amo anche io, mio adorabile Alex”.
Il resto si svolse senza che quell’uomo nemmeno se ne accorgesse.
Rimase immobile finche il dottore era uscito con un il piccino tra le bracci dicendogli con la voce rotta dal pianto “Non ce l’ha fatta”. Non riusciva più a fingere. Al che l’uomo gli tirò un pugno sul naso e Alex dovette mettercela tutta per non cadere a terra, soprattutto perché aveva in braccio il bambino.
Il marito di Grace rientrò in casa livido di rabbia e iniziò a buttare a terra tutto ciò che trovava sul suo cammino, giunse al piano di sopra e vide il libro senza titolo che poche ore prima sua moglie stava guardando.
Su di esso c’era un piccolo post-it giallo con su scritto : “Piccolino mio, ti dono questo libro, non lo aprire mai capito? Ti voglio un bene dal profondo dell’anima anche se non avrò la fortuna di conoscerti . Mi raccomando non fare arrabbiare il papà e non dimenticatemi mai. Ti voglio bene. La tua mamma.”
L’uomo ghignò, prese il libro tra le mani e…lo aprì.
                                                                                                                       GLANCES GAME   --  GIOCO DI SGUARDI

   
 
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