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Autore: Hacy    26/01/2012    3 recensioni
«Quelli chi sono?» le chiesi indicando un gruppo di ragazzi che passava per il corridoio pretendendo spazio per camminare.
«Quella è la squadra di football della scuola, bhè, veramente sono solo cinque di loro ma sono i più acclamati insomma. Quella ragazza invece è Rebekah, la ragazza del quarterback che è quello più avanti, quello bruno: Zayn Malik, gli altri sono Liam Payne, Niall Horan, Louis Tomlinson e Harry Styles.» spiegò mentre li guardava passare, accennando un sospiro all’ultimo nome.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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capitolo scritto da una mia cara amica, sarah. ci alterneremo i capitoli u.u sotto i suoi sarà scritto "wrote by sarah", sotto i miei nulla♥

- Ah, ragazzi, il preside proprio ieri mi ha dato l'autorizzazione, c'è un nuovo corso extracurricolare, il Glee Club, sui volantini c'è tutto a riguardo.
Vorrei davvero che qualcuno di voi si iscrivesse, le audizioni sono questo pomeriggio nell'aula di musica - ci disse il professor Collins prima che tutti noi ci defilassimo per andare alla nostra prossima lezione.
Presi un volantino dalla cattedra ed iniziai a leggere attentamente. Si trattava di un corso di canto, che dava la possibilità di avere anche dei crediti scolastici, utili per aumentare la media finale. Questo, per me e per gli altri che erano all'ultimo anno voleva dire maggiore possibilità di essere ammessi ad università prestigiose.
Sorrisi al professore, anche se ancora non avevo intenzione di confermare o no la mia presenza.
Nella mia vecchia scuola avevo ricevuto il premio come miglior voce per tre anni di fila (non per vantarmi) ed avevo avuto la possibilità di partecipare a varie competizioni, anche se, mio malgrado non ero mai arrivata prima.
Sospirai, mentre mi dirigevo in corridoio per incontrare Sam, appena uscita dalla sua lezione di matematica.
La rossa aveva una faccia più che sconvolta. Risi leggermente. Mi venne incontro con espressione corrucciata.
- Sembra che tu abbia visto un fantasma - dissi guardandola mentre cercavo di non iniziare a ridere come una matta
- Ho la testa piena di numeri, aiuto. Mi sta per esplodere - affermò sorridendo anche lei.
Si avvicinò a me, per poter leggere anche lei il volantino.
- Un Glee Club? Oh, che cosa stupenda! Mi sarebbe sempre piaciuto cantare in un gruppo - esclamò strappandomi il volantino di mano.
- Allora questo pomeriggio vieni insieme a me a fare l'audizione - affermai decisa.
Era ora di cominciare a distinguermi dalla massa di vamp e palloni gonfiati che circolavano in quella scuola.
- Eh? No. Cosa? No, non mi iscriverò mai - rispose scuotendo energicamente la testa.
- Ma se hai appena detto che avresti sempre voluto far parte di un Glee Club - ribattei sorpresa
- Sì, ma non sono abbastanza brava. La mia voce non ha niente di speciale e poi non potrei mai cantare davanti a tutta la scuola. - disse abbassando gli occhi
- Stai perdendo una grande occasione, Sam - le risposi cercando di farla ragionare
- Lo so, ma fa niente -
- A che ora è l'audizione quindi? -
- Alle quattro - risposi sperando che avesse cambiato idea
- Ti accompagno allora - disse sorridendomi
- Certo - risposi abbracciandola
Le ore successive passarono serenamente, per lo meno fino all'ultima ora, dopo la pausa pranzo.
Ero appena uscita dal bagno quando trovai Rebekah elegantemente appoggiata ad un armadietto, che parlava amabilmente con il suo Zayn. Nulla da dire su questo, ma si dava il caso che l'armadietto in questione fosse il mio.
Mi avvicinai loro con passo deciso, sentendo dentro un cipiglio polemico che non avevo mai avuto, almeno fino a quel momento.
- Rebekah, ti spiacerebbe spostarti dal mio armadietto, per favore? - chiesi non appena le fui vicina.
Il suo ragazzo si spostò, squadrandomi con espressione divertita e sarcastica.
Tipo che ti prenderei a calci, adesso, per esempio Zayn o come cavolo ti chiami tu.
La bionda sollevò lo sguardo su di me, senza guardarmi realmente, come se non fossi degna di avere la sua attenzione.
- Dici a me Hayden? Ops, scusa, pensavo fosse il mio di armadietto. Che distratta, o forse è perché sono abituata ad usare l'armadietto che voglio per limonare col mio ragazzo? - disse sarcastica mentre il suo ragazzo le sorrideva sghembo.
Brutta troietta da quattro soldi che non sei altra.
- Sei liberissima di andare a pomiciare dove vuoi col tuo ragazzo, ma non sul mio armadietto, grazie - risposi spingendola via con un braccio
- Ehi! - esclamò mettendosi di fronte a me
- Grazie tante! - esclamai sorridendole beffarda
Zayn per tutto il tempo non aveva fatto altro che guardarmi e perfino in quel momento sentivo il suo sguardo addosso, ed era una sensazione tutt'altro che piacevole.
- Che succede qui? - chiese il riccio di nome Harry avvicinandosi all'amico
Da dove era spuntato? Bah.
- Niente, litigi tra donne - rispose il moro guardando prima me e poi la sua fidanzata.
- Ah, ok - rispose Harry vago, guardandomi curioso.
Secondo me Sam ha una bella cotta per te, riccio.
- Ora noi andiamo ad occupare il tempo in una maniera più meritevole che star qui a parlare con te, Hayden - affermò la biondina, afferrando per mano il moro, facendomi svolazzare la sua coda di cavallo davanti agli occhi, per poi girare i tacchi e andarsene. Harry mi guardò, per poi seguirli come un cagnolino.
Oddio, povera Sam, si è innamorata di un cretino.
Alzai gli occhi al cielo, mentre sistemavo tutto nell'armadietto.
Che scuola di imbecilli. I telefilm sugli adolescenti californiani sono tutti veri. Che schifo.
- Ehi, Hayden! -
Mi voltai verso Sam che mi faceva segno con un braccio, avvicinandosi
- Tesoro dimmi tutto - le risposi
- Non potrò accompagnarti all'audizione, devo andare a casa a preparare da mangiare per mia sorella, visto che mia mamma oggi rimane al lavoro più del previsto - mi disse con aria seriamente dispiaciuta.
- Tranquilla, me la caverò - risposi rassicurandola come meglio sapevo fare: con un sorriso.
Mi abbracciò, sussurrandomi - Break a leg, girl -
Scoppiai ai ridere per poi staccarmi da lei.
Mi salutò con la mano mentre usciva dalla scuola, andando leggermente a finire contro Harry, che usciva anche lui.
Gli chiese scusa, diventando tutta rossa, ma non ricevette nessuna risposta. Harry infatti si limitò a guardarla, per poi scuotere la testa e andarsene dalla parte opposta. Gran maleducato.
Restai dispiaciuta per questo, ma anche divertita, perché la mia amica era andata a finire proprio su di lui.
Dopo essermi sistemata la coda bassa che mi si appoggiava sulla spalla, mi affrettai a raggiungere l'aula di canto, leggermente in ansia.
Ok, stai calma. Andrà tutto bene. Sì.
Quando entrai il professor Collins si girò sorridendo, specialmente con gli occhi, quei meravigliosi occhi di un azzurro stupendo. C'erano altri quattro ragazzi insieme a me, due ragazzi e due ragazze, erano tutti al penultimo anno. Le ragazze erano Alex e Christine, i ragazzi si chiamavano Josh e Mike.
- Bene, tu sei Hayden vero? - chiese il professore porgendomi la mano
- Sì. - risposi sorridendo
- Ciao - mi dissero in coro gli altri quattro
Sorrisi loro, cominciando a sentirmi in imbarazzo.
- Hayden, per me puoi anche esibirti ora. Cosa ci canterai? -
- Enchanted di Taylor Swift - risposi annuendo più a me stessa in realtà, che a lui.
Taylor Swift era la mia cantante preferita. Amavo il suo modo di cantare, ma soprattutto l'amavo come persona. Era sempre così dolce con tutti.
- Bene, comincia pure - mi incoraggiò sorridente
Andai verso il microfono, prendendolo in mano e guardando il ragazzo che suonava il piano, che partì.
- There I was again tonight, forcing laughter, faking smiles, same old tired, lonely place. Walls of insincerity, shifting eyes and vacancy, vanished when I saw your face. All I can see, is that it was enchanting to meet you - cantai il primo pezzo chiudendo gli occhi per concentrarmi meglio.
Sentivo la musica scorrermi nelle vene, caricandomi e facendomi provare delle emozioni indescrivibili.
Per una frazione di secondo aprii di occhi e mi sentii osservata, come se qualcuno vicino alla porta mi stesse fissando, ma dovevo cantare e non potevo fermarmi a pensare alle mie stupide considerazioni.
- Please, don't be in love with someone else, please, don't have somebody waiting on you - finii di cantare, aprendo gli occhi e sorridendo come meglio sapevo fare. Mi trovavo il fiatone a causa dell'ansia e dello sforzo della voce. Mi girai verso la porta ma non vidi nessuno, probabilmente era stata solo una mia impressione. Gli altri ragazzi, intanto, si sorridevano a vicenda, mentre io stavo morendo per l'agitazione. Mi avrebbero mai presa? Forse non ero abbastanza brava.
Il professore batté le mani, seguito poco dopo dai ragazzi e dal pianista, che mi voltai a guardare.
Oddio. Gli sei piaciuta. Oddio, oddio, oddio. Non morire adesso, no. Aspetta un po’.
- Sei bravissima Hayden! Certo c'è qualche miglioria da apportare alla tecnica ma hai una voce fantastica! - si complimentò venendomi vicino.
- Grazie mille - risposi
- Ora ragazzi, tutti a casa. Ci vediamo domani alle cinque sempre qui. - disse l'uomo rivolgendosi ai miei compagni.
Sorrisero e mi fecero cenno di saluto con la mano mentre uscivano. Erano tutti così gentili.
- Puoi andare anche tu, ovviamente - mi disse
- Certo professore, a domani - risposi prima di uscire fuori dall'aula.
Mi ritrovai una Sam quasi in lacrime fuori dalla porta, che appena mi vide mi abbracciò forte
- Sono così fiera di te, oh! Era ovvio che ti avrebbero presa, sei bravissima - esclamò felice
- Tu non dovresti essere a casa? -
- Sì, ma ho finito prima e sono venuta a vedere -
- Perché non sei entrata? - le chiesi sorridendole
- Naah - rispose storcendo il muso
- Eri tu quindi fuori dalla porta prima, che mi guardavi? - le chiesi - No, sono arrivata proprio mentre pronunciavi l'ultima parola della canzone, ma ho visto qualcuno allontanarsi. Non ho idea di chi potesse essere però - mi rispose preoccupata. Ora ci manca solo un maniaco che si mette a spiarmi.
Scacciai via quel pensiero, trattenendo solo quelli positivi.
- Ho visto che prima sei andata a finire su Harry - affermai rivolta alla rossa
- Ehm sì, ma quel grandissimo coglione non mi ha nemmeno chiesto scusa visto che è stata colpa sua se gli sono arrivata addosso. Lasciamo stare, quel ragazzo è più stupido di un'oca - disse irritata.
Forse la cosa lo irritava perché Harry le piaceva seriamente, ma odiava il modo di fare del ragazzo.
- Questo lo avevo capito - le risposi scoppiando a ridere.
- Io non ti ho raccontato della conversazione che ho avuto con Rebekah oggi. - mi ricordai io improvvisamente.
- Voglio sapere tutto - affermò Sam, prendondomi sotto braccio, mentre uscivamo, finalmente, da scuola.
  
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