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Autore: Neffie    29/01/2012    6 recensioni
'Sherlock Holmes aveva sempre pensato che le emozioni fossero stupide, inutili. Un giorno aveva incontrato John Watson, e da quel momento la sua visione del mondo era cambiata. Di poco. Solo una semplice incrinatura nel suo modo di pensare. Ma quell’incrinatura l’aveva portato in una trappola mortale: quella delle emozioni.'
Tratto dalla ff. I pensieri di Sherlcok sulle emozioni e su John.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'You look sad when you think he can’t see you.'

 

Sherlock Holmes aveva sempre pensato che le emozioni fossero stupide, inutili. 

Un giorno aveva incontrato John Watson, e da quel momento la sua visione del mondo era cambiata. Di poco. Solo una semplice incrinatura nel suo modo di pensare. Ma quell’incrinatura l’aveva portato in una trappola mortale: quella delle emozioni.

Ogni tanto Sherlock guardava John e pensava che la sua vita era stata così vuota senza quell’uomo, senza quel sorriso.

Le emozioni erano una brutta bestia.

Si era imposto di non mostrare a nessuno quello che provava per il suo amico – amico? Quella parola era dannatamente riduttiva – di rimanere freddo, come sempre.

Ma qualcuno se n’era accorto. Molly ad esempio. Aveva guardato Sherlock e gli aveva detto:- Sembri triste quando pensi che lui non ti possa vedere.

Era vero. Quando si ama qualcuno lo si protegge. Da qualsiasi cosa.

Sherlock amava John in un modo strano.

L’amore non è quello che si vede in quei noiosi film strappalacrime. L’amore non ha una definizione. Si può provare e basta.

E lui provava un amore forte, straziante. Sentiva il bisogno di toccare John, perché non aveva mai voluto toccare qualcuno in quel modo.

Avrebbe voluto sentire il sapore delle sue labbra, il tocco delle sue dita sul suo viso e sul suo corpo. Avrebbe voluto stringerlo. Voleva inebriarsi del suo profumo.

Nonostante questo, si limitava a rimanere in silenzio, a tenere la tristezza lontano dal suo sguardo.

Si accontentava di qualche contatto fugace con John, le loro mani che si scontravano, per caso.

Continuava ad amare, in silenzio.

Le emozioni erano una brutta bestia, e lui l’aveva sempre saputo.

 

 

 

 

 

Spazio autrice: Okay salve a tutti. Come mi è uscita questa ff? Troppa musica deprimente di Lana Del Rey, suppongo. Allora, ho inziato a vedere Sherlock non molto tempo fa. All'inizio ero un po' scettica - Dio solo sa perchè - ma poi ho visto tutte e due le stagioni. In due giorni. Per cui ora sono completamente ed inesorabilmente innamorata di questa serie tv. Ho pensato che dovevo assolutamente scriverci su qualcosa. Mi sono uscite due ff. Una l'ho eliminata - e ora me ne pento perchè era abbastanza carina sob çwç - poi ce n'è un'altra e questa, che ho scritto stasera. Mi è uscita così, di botto. Avevo decisamente bisogno di scrivere qualcosa di un po' malinconico dato che le altre due ff che avevo scritto erano fluff. Per cui eccomi qui! Il titolo è una frase che ha detto Molly e che mi ha molto colpito. L'ho trovata terribilmente vera. Spero di poter scrivere ancora in questo fandom!

Alla prossima.

A.

   
 
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