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Autore: BeJames    31/01/2012    0 recensioni
Willow Owen e Daniel Barlow hanno deciso di sposarsi. Come la prenderanno i loro genitori? E' davvero così semplice essere figli di due celebrità della musica inglese? Ma soprattutto..Willow e Daniel riusciranno a realizzare il loro sogno?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La storia è un seguito della one-shot 'We were born to be together' (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=669371&i=1). Spero vi piaccia!

 

 

Prologo.

Si dice che una ragazza si senta nel profondo quando arriverà quel giorno. Alcune riescono pesino a prevedere chi ci sarà al loro fianco in quel momento. E’ una specie di sesto senso femminile, dicono le signore anziane: le palpitazioni, le torsioni allo stomaco, quel favoloso senso febbrile di poter camminare a pelo sull’acqua. Sono sensazioni, dicono. E’ guardare un ragazzo negli occhi e capire che lo si farà per tutto il resto della propria vita; è guardarlo negli occhi e sentirsi completa; è guardarlo, e non avere paura di sbagliare.

La piccola Willow Owen non aveva certo predetto quel giorno. Non ci aveva mai pensato, ad essere sinceri. E’ comprensibile, forse, per una ragazza di appena diciotto anni, che si è diplomata da poco. Poco meno, se si sa quanto sia sognatrice e distratta, proprio come suo padre. L’ha colta di sorpresa, il giovane Barlow. L’ha guardata negli occhi con i suoi, verdi ed intensi. E gliel’ha chiesto:“Mi vuoi sposare?”,porgendole un solitario. E Willow non ha potuto fare altro che rispondere di sì. Con lui si sente completa. Con lui, non ha paura. E’ con lui che vuole trascorrere il resto della sua vita.

 

01. Lo sai, papà?

"Le gioie dei genitori sono segrete, e così i loro dispiaceri e timori; le prime non le sanno e i secondi non li vogliono esprimere." (Francis Bacon) 

Willow corse veloce verso casa, voltandosi un’ultima volta a salutare Daniel. Lo guardò ripartire veloce in macchina, prima di portarsi velocemente sul vialetto. Mancavano pochi metri al cancellino della villetta a schiera dove abitava con i suoi genitori. Già. Lei viveva ancora con i suoi genitori e aveva appena finito il liceo. E stava per sposarsi! Le venne istintivamente da ridere non appena pensò a come avrebbe potuto reagire suo padre:sarebbe svenuto?Si sarebbe messo a ridere?!Di sicuro, in quel momento non avrebbe riso. Erano le 3.00,e sarebbe dovuta già essere a casa da tre ore. Fece spallucce;era sempre stata una ragazza tranquilla, non aveva mai dato problemi ai suoi genitori. O, almeno, non fino a quando aveva iniziato la sua relazione con Daniel. In quell’anno aveva recuperato tutte le bravate che si era risparmiata in quattro anni di superiori...Ma, d’altronde, il detto ‘tale padre, tale figlio’,dovrà pure aver avuto dei fondamenti!Fece un respiro profondo e si preparò a sentirle di santa ragione, aprendo piano la porta d’entrata...

Come previsto, trovò suo padre seduto sulla poltrona del salotto, sveglio e sull’attenti peggio di una sentinella. I suoi tentativi di non farsi notare furono vani. “Willow Rose Owen!” la richiamò, alzandosi ed incrociando le braccia sul petto “Ti sembra questa l’ora di rientrare?!” esclamò. Willow si morse il labbro inferiore, cercando di non ridere.“Papino!” esclamò, buttandogli le braccia al collo e stampandogli un bacio sulla guancia “Non pensavo che mi aspettassi alzato!”.Mark la staccò delicatamente, fissandola nelle iridi azzurre “Mi stai prendendo in giro, Willow?”.Lei scosse la testa “No!” negò “Cerco di manifestare il mio immenso dispiacere..” disse con tono mieloso. Mark scosse la testa, sorridendo “Non cercare di mettere le pezze al tuo mostruoso ritardo, ragazzina..” la ammonì “..Tuo padre è vecchio, ma non rincitrullito!”. Willow si avvinghiò di nuovo, nell’estremo tentativo di addolcire la pillola “Il mio papà è uno splendido cinquantaseienne che non dimostra affatto la sua età”.Mark le lanciò uno sguardo malandrino “Sai sempre come cavartela, piccola impostora!”.Willow alzò le braccia “Che cosa posso farci?” chiese con aria innocente “El lo dice sempre che sono la tua preferita!” concluse, sbattendo le ciglia. Mark portò gli occhi al cielo, paziente “Tra te e quel degenerato di tuo fratello Elwood, ho scelto la disgrazia più lieve!” esclamò, facendola ridere. “Adesso siediti qui col tuo papino, e raccontagli dove sei stata fino a quest’ora. E sappi che non scamperai di sicuro una bella punizione” la avvertì, con un finto sorriso. Ma a Willow non importava. Si sedette di fronte a suo padre, pronta a dargli la grande notizia. “Dunque, papi, sono stata fuori con Daniel..” iniziò. “Che strano!” esclamò Mark, ironico. “Oh, papi, tu non sai quanto è stato bello. Mi ha portata fuori a cena in centro, e poi abbiamo passeggiato,e poi..” “..E poi non voglio saperlo!!” esclamò lui, facendo arrossire la figlia. “Il solito romanticismo incastra-femmine dei Barlow..” disse, scuotendo la testa divertito. Willow scosse la testa “Oh, no, papi, stavolta c’è parecchio di più!” continuò sempre più entusiasta “Non sai che notizia fantastica devo darti!”.Mark la fissò per un attimo, l’espressione tesa “Non sei incinta, vero?!”.Willow scoppiò a ridere “Ma no!” esclamò. Suo padre le fece segno di abbassare la voce “Abbassa il volume, Will!Sveglierai tua madre!”.Lei si tappò la bocca con sguardo furbo e vivace “Scusa!”.Mark scosse la testa divertito “Su, dammi questa benedetta buona notizia, così poi possiamo andarcene a letto”.Willow prese un profondo respiro “Daniel mi ha chiesto di sposarlo, papi” cercò di trattenere a stento l’emozione “E io gli ho risposto di sì!”,concluse,mostrando un scintillante solitario all’anulare sinistro.

Daniel rientrò a casa felice come non lo era da tempo. Con Willow era sempre felice, ma ora..Ora era sicuro che lei sarebbe stata per sempre al suo fianco. Entrò in cucina pensando di poter prendere un bicchier d’acqua in assoluta solitudine, invece trovò la luce accesa. “Papà?” chiamò teso “Sei tu?”.Gary si affacciò alla porta della cucina “No, sono un ladro”,lo prese in giro,alzando un sopracciglio. Daniel tirò un sospiro di sollievo “Mi hai fatto paura!” gli disse, dandogli una pacca sulla schiena. Gary portò gli occhi al cielo “Un povero uomo non è più libero nemmeno di bersi un sorso di whisky in santa pace..” commentò “E poi scusa, che colpa ne ho io se rientri alle 3 passate?!”.Daniel scosse la testa “Nessuna. Piuttosto..” si preparò ad indagare “Cosa ci fai in piedi a quest’ora?Avete fatto le ore piccole tu e la mamma?” gli chiese con un sorriso. Gary gli lanciò un’occhiata buffa “Non dire sciocchezze,e abbi rispetto!” gli disse, mollandogli uno scappellotto e facendolo ridere. Daniel fissò suo padre con sguardo preoccupato “E’ per quei fastidi alla gola,vero?”.Gary annuì,suo malgrado “Oggi proprio non mi lasciano in pace”.”Non dovevi andare dal medico?” indagò. “Ci vado dal medico, non ti preoccupare..” lo rassicurò “Ho fissato l’appuntamento per settimana prossima”.Daniel sorrise, grattando energicamente la nuca a suo padre “Bravo il mio vecchio!” lo prese in giro. Gary rise “Sì, sì, prenditi pure gioco di me..” lo avvertì “Non vorrei essere nei tuoi panni quando Mark ti punirà per non aver rispettato il coprifuoco di sua figlia!”.Daniel si morse il labbro, colpevole “Buonanotte, papà!” tagliò corto. Gary rise “Buonanotte delinquente..”.Daniel si voltò, quando era già a metà della scalinata “Ah, lo sai papà..” iniziò “Stasera ho chiesto a Willow di sposarmi. Ha risposto sì”.

   
 
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