Disclaimer: I personaggi di
Hetalia: Axis Powers non mi appartengono
Ma sono di proprietà di Hidekaz Himaruya ©
Se fosse il contrario, a quest’ora sarei in Grande Madre Russia
A sbevazzarmi Vodka con Ivan, da.
~ A Rota, perché la colpa di questa fic è tutta sua
Mi hai fatto tornare l’ispirazione,
puzzona!
~ A Silentsky, perché se dobbiamo andare a Mosca
Col perfido allevatore di pony,
allora dobbiamo
Essere linguisticamente preparate.
..: Omonimie
Linguistiche :..
-Ho imparato la tua stupida lingua, Big Nose! Vuoi sentire?-
E Ivan, a quel punto,
ci rimase giustamente di sasso: per alcuni momenti fu persino tentato di
sbattere la porta in faccia ad America, dritto dritto sul naso –e poi si vedeva chi avrebbe avuto ancora da
ridere su fisionomie facciali e compagnia.
Quando, però, Alfred
si impuntò a braccia conserte davanti a lui, la faccia arrossata per il freddo
e il pon pon del cappellino a strisce bianche e rosse che gli ballonzolava sulla
fronte, si convinse a scostare un po’ la porta. Appena appena, però, giusto per
ribadire la propria contrarietà a qualunque infiltrazione americana nel salotto
buono.
-Motivazione di
questo tuo..interesse, Amerika?- gli
chiese, con un sorriso.
-Sono un eroe!- fu l’ovvia
risposta, e la mano del russo si strinse un po’ più forte attorno al pomello -La
conoscenza di ogni lingua, dalla più inutile, come la tua- certo, con un’angolazione un po’ diversa, quel naso
americano sarebbe stato decisamente più carino -Alla più fondamentale, come il Vulcaniano, mi è d’obbligo-
-Come vuoi, da- sospirò Ivan, affondando il volto
tra le pieghe della sciarpa.
-Allora posso farti
sentire?- chiese Alfred, fissandolo pieno di gioiosa e fanciullesca speranza.
-Solo se dopo
prometterai di andartene-
America annuì e
Russia si domandò come avesse fatto il pon pon a non lasciargli un cratere
sulla fronte, tanta era stata la veemenza del suo gesto.
-Preparati a sentir
parlare russo come nessun russo ha mai parlato prima!-
-Da, da..- lo liquidò Ivan, con un gesto veloce della mano –Sbrigati.
Entra freddo-
Alfred assottigliò lo
sguardo e gonfiò le guance, punto sul vivo; raddrizzò la schiena con fare
pomposamente composto e compito, si sistemò i lacci mangiucchiati della felpa –al che, Russia considerò che il tutto
sarebbe stato molto più signorile con una cravatta-, inspirò con forza –starnutendo subito dopo- e poi, con aria
tanto seria che per un momento anche Ivan fu convinto del suo proposito, disse:
-Vodka!-
E
dal quel giorno il naso di Alfred parve a tutti leggermente storto verso
sinistra.
Come tutto ebbe
inizio:
Neme: *parlando
del voler imparare il russo* Fino a quando non li
trovo [“Il Russo a Fumetto” che ho a
casa..da qualche parte NdNeme] , mi accontenterò di saper dire buongiorno,
grazie, pace, Buon Anno e Vodka XD
Rota: Vodka
penso che si dica così come da noi XD