Il sospiro,un sospiro.
Il freddo della notte iniziava già a
farsi sentire in quella stradina che percorrevo nel pieno freddo
dell'ultimo mese d'autunno.
Avevo sentito da poco che un nuovo
circo era arrivato in città. Le sue tende non avevano colore
ma gli
spettacoli erano fantastici. Almeno,questo fu quello che sentii dalle
varie dicerie. Arrivato da più o meno due giorni,era
già sulla
bocca di tutti.
Un circo che apre al crepuscolo e
chiude all'alba...
Chi non ne sarebbe curioso?
Da quando sentii delle voci riguardo a questo strano circo, ho raccolto
anche delle altre informazioni,il più possibile,per vedere
se questo meritava i miei soldi.
Sono un tipo piuttosto parsimonioso e,sinceramente,odio spendere soldi
per cose veramente inutile e senza senso.
Solitamente,considero il circo una di queste. Ma sta volta è
diverso. Diverso da un motivo troppo astratto per spiegarlo anche solo
con il mio pensiero.
E' semplicemente una cosa che mi attrae e mi incuriosisce allo stesso
tempo, tanto che genera in me uno strano desiderio.
Dalle voci delle persone che abitano in questa città,sia
nella mia zona sia in quelle circostanti sia alla mia sia a quella del
circo,ho sentito varie opinioni ma tutte positive.
Il suo nome è Le Cirque des Rêves ed è
chiamato anche "il circo della notte" per i suoi stravaganti orari
d'apertura e di chiusura. E' un circo che non ha colore,è
solo bianco o nero che si illumina solamente con i grandi fuochi
d'artificio ad inizio spettacolo.
Però,durante le mie indagini su di questo e,alla fine,ho
notato un piccolo particolare: tutte le informazioni pervenutemi sono
state ricavate da persone che,per vari motivi sono stati attirati
lì ma che non sono potuti entrare ed hanno osservato tutto
da fuori,guardando una miriade di gente che entrava in quelle grandi
tende attraverso quei cancelli quasi maestosi.
Oltretutto,non c'era nessun manifesto e nessuna locandina per
informarsi di quel circo apparso dal nulla,in una mattina grigia.
Il cielo era sempre più scuro,coperto dalle nubi che
ingannavano le persone facendo capire che volevano piangere ma,in
realtà,non lo facevano.
Era come vagare nel buio più assoluto,senza una meta,senza
un limite. Io però ce l'avevo. Finalmente lo vidi apparire
davanti ai miei occhi,quel circo della notte che si nascondeva dietro
agli alti cancelli.
Il sole dovrebbe calare proprio ora...
E infatti,ecco i cancelli neri aprirsi e gli spettacoli di luce
iniziare ad illuminare ogni cosa con i loro colori sfavillanti. La
gente che,del tutto entusiasta,aspettava che questi si
aprissero,entrò con foga.
Risate,urla,parole su parole si sentivano in mezzo a quell'enorme fiume
composto passo dopo passo da umani.
Mi spostai man mano dentro di questa,cercando di non venire schiacciato
da tutte quelle persone che continuava a parlare e parlare mentre si
dirigevano dentro le tende senza colore.
Andarono tutti verso una tenda in particolare,quella più
grande,più alta,più centrale rispetto alle altre.
Vi era una grossa apertura che portava dentro la grande tenda.
L'interno era del tutto buio e,anche da vicino non si poteva
intravvedere nulla. Ai lati dell'apertura vi erano due uomini vestiti
da clown. O meglio,lo sembravano. Quando mi avvicinai,infatti,constatai
che era assolutamente immobili e non respiravano. Eppure mi sembrava di
aver già visto quegli uomini da qualche parte. Ma
quelle,sicuramente,erano statue.
Una volta davanti all'entrata del tendone mi fermai e sentii una strana
sensazione invadermi dentro e penetrarmi il cuore.
Mi voltai per l'ultima volta indietro,guardai il cielo grigio e quelle
strade della città che si potevano intravedere a malapena
per colpa della folla che continuava ad entrare. Fui costretto
dunque,dopo pochi secondi,a continuare a camminare,guardando
indietro,al di fuori dei cancelli.
Una volta entrati tutti,accesero le luci e fecero scegliere il posto ad
ogni spettatore,fra le varie tribune di legno.
Sedutomi in un posto un po' isolato ma che comunque era in mezzo al
pubblico,iniziai a godermi lo spettacolo tanto atteso da tutti.
Man mano che lo guardavo più domande si formavano
nella mia mente e, più la mia mente riconosceva le
persone che si esibivano in altre che avevo già visto.
Lo spettacolo finì alle quattro del mattino esatte. Molti si
esibirono in vari numeri sia per bambini che per adulti. Non avevo mai
visto uno staff di un circo con così tante persone. Alle
parole "Lo spettacolo è finito." ci dirigemmo dunque tutti
verso l'uscita che,questa volta,era del tutto chiusa. Le luci si
spensero improvvisamente e,in mezzo alle grida di alcune ragazzine
spaventate,si sentirono delle risate divertite e soffocate.
La sensazione in cui nulla resta uguale e tutto finisce. Capii in quel
momento che,ormai,tutto era finito.