Passeggiata X Nuova amicizia X Promessa 

Era una giornata apparentemente tranquilla, nell’isola del Lukuso. 

Un’isola circondata dal mare, la cui parte centrale, era ricoperta dalla steppa, e vu era al centro una foresta. 

Al centro di questa foresta, vi scorreva un ruscello, la quale dava vita a una cascata che sfociava in un laghetto. 

Qui, nei dintorni, viveva una tribù chiamata Kuruta. 

Possedevano un’abilità: avevano dei occhi, che quando provavano odio o forti emozioni, divenivano cremisi. 

E se morivano, con gli occhi cremisi, essi restavano per l’eternità con quel colore. 

Ecco perché erano considerati, una delle sette meraviglie del mondo. 

E questo la principessa Ayako lo sapeva benissimo. 

Era la figlia, del capo stipite della tribù. 

Aveva da poco compiuto  tredici anni. 

Le piaceva molto fare lunghe passeggiate, in quel piccolo paradiso. 

Il vento scompigliò per un attimo i suoi capelli castano-chiaro e la ragazza chiudendo gli occhi,  passò la mano tra i capelli e se li sistemò. 

Rimase per un attimo con gli occhi chiusi. 

Era bello, percepire il calore del sole sulla pelle… udire lo scorrere dell’acqua … 

Ad un tratto sentì qualcosa arrivare verso di lei e la evitò con destrezza. 

Rimase per un attimo scossa e riaprì gli occhi. 

Era una freccia. Si era conficcata nel  tronco di un albero. 

“ Merito degli allenamenti di mio padre”. Pensò la ragazza, osservando l’arma. 

Ai discendenti della casata reale, ovvero sia alle principesse e ai principi, venivano insegnate delle tecniche, speciali,  che solo loro potevano esserne a conoscenza.

<< Fatta male ?>>  si udì una voce. 

Si girò.  Vide una figura, che man mano si avvicinava. 

Era un ragazzo. Doveva avere più o meno la sua stessa età. 

Aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri-verde come il mare. 

<< No >> rispose lei. 

Kurapika, nel vederla sussultò e riconobbe la principessa. 

<< Mi scusi, principessa  Ayako>>. Fece un inchino. 

<< Non ti preoccupare >> rispose lei. 

Poi continuò. << Tu con conosci, il mio nome >>> disse << ma io non conosco il tuo >> finì la ragazza. 

Lui facendo un inchino rispose: << Mi chiamo Kurapika, Kurapika Kuruta, principessa >>- 

Lei sbuffò per un attimo. E’ vero era una principessa di “sangue blu” ma fino ad un certo punto. 

Poi sorrise. <<  Piacere di conoscerti Kurapika e chiamami solo Ayako, d’accordo? >>- 

Lui rimase stupito. 

<< Va bene >> e si lasciò ad andare a un sorriso anche lui. 

Poi Ayako, si avvicinò all’albero e staccò dal tronco la freccia e la restituì al ragazzo. 

<< Immagino che questa sia tua >> disse porgendola nella sua mano. 

<< Oh si >> rispose il ragazzo. “Caspita” pensò. “Deve essere davvero fortissima, se l’ha schivata senza graffiarsi”. << E’ che mi stavo allenando. Comunque grazie >>- 

Lei  lo guardò in modo curioso e sorpreso. Poi si accorse che il sole stava tramontando. 

<< Ora devo andare Kurapika-Kun >> disse con un sorriso. 

Lui rivolse per un attimo lo sguardo verso il basso. 

<< Facciamo una cosa >> disse lei, alzando il dito. 

Lui ascoltò. 

<< se  ti va incontriamoci qui… domani verso il pomeriggio. >> 

Lui osservò stupito. 

<< Così se vuoi ci alleniamo insieme. >> Continuò lei. 

Kurapika si lasciò andare ad un sorriso. 

<< Va bene >> e sorrise. 

Anche Asako gli  rivolse un sorriso. 

Dopo essersi salutati si recarono nelle due vie opposte. 

Ayako verso il sud, mentre Kurapika verso la via destra. 

Ayako montò sul suo cavallo bianco. 

<< Pronta per una bella passeggiata verso casa, Pearl? >>. 

Disse accarezzando, il mantello bianco della cavalla. 

Pearl rispose con un frusciare del muso e la principessa sorrise, mentre il sole tramontava.