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Autore: PotterWatch    05/02/2012    1 recensioni
[SPOILER]
La stessa anima, giusto un po' più indietro. È l'occasione per vedere due volte il futuro che nasce, proprio lì ed allora, davanti ai suoi occhi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Then and there

Quando venne al mondo, non avrebbe mai potuto capire il perché. Vagava cieco, senza pensare, e percepiva soltanto; il suo universo era una distesa di pioggia, freddo e sfocato, con soltanto la macchia nera della mamma a proteggerlo da quella gran fetta di terra.

Ripensandoci, non faceva altro che mangiare e dormire, per tutto il tempo. Non aveva molte alternative, in fondo – gli intervalli si susseguivano, fra pochi minuti di occhi sgranati e lunghe ore di un oblio molto più nero. Udiva ogni suono, ma non voleva muoversi. Senza forze e senza cibo, poteva solo riscuotersi di tanto in tanto.

Era tutto normale quando rimase solo. Si era soltanto svegliato, e intorno il nulla. Doveva soltanto succedere, prima o poi; ma non ancora, non lo voleva.
Barcollò a lungo, fin dove poté arrivare – e chi sa dove erano quelle creature gelate e piangenti che stavano sempre al suo fianco, e chi sa dove la montagna nera e calda, la coperta di pelo, forse ingoiata da qualche notte.

Con il tempo venne anche il vero freddo. Fu allora che l'istinto, fino ad allora quasi del tutto assopito e strozzato dalla fame, gli venne in aiuto per la prima volta.

Le zampe scattarono; lui corse. Corse per arrivare in qualche altro posto, per fuggire, dal freddo disperato e dai mali del mondo aperto – in quel momento, non ebbe altra scelta che fare qualcosa. E nessuno dei pochi solitari che visitarono Temsik Park quel giorno fece caso al cucciolo randagio, al povero animale uguale a mille altri.

Un errore giustificabile. In quel mucchietto di pelle e d'ossa non c'era nulla di speciale, e mai nulla ci sarebbe stato. Malgrado ciò – sorride sotto i baffi al pensiero – un piccolo gruppo di persone la penserà sempre diversamente.

Il gattino nero zampettò sull'asfalto, poi sulla terra morbida, in una ricerca senza meta. Tra l'erba alta, mentre il musetto strofinava la terra in cerca di una briciola, il destino scorreva lento per le sue vie – si presentò puntuale, ruotando i suoi enormi ingranaggi, giusto all'altro lato del crocicchio.

Era in orario perfetto. Sissel non poteva saperlo, non ancora – ora lo sa, e miagola un sorriso.

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30, 30, GHOST TRICK HAS THEM! *stappa la bottiglia in trenta eleganti e pratiche mosse*
Che dire, che dire... se non congedarsi con un sentito ringraziamento a tutti voi e alle mie care Crim e Shari e Juu, compagne della più bella esperienza di fandom che abbia mai vissuto? Ghost Trick merita ancora cinquecento di questi traguardi, ergo sotto a scrivere, amici!
Un grazie per aver letto, e ancora più grazie se correrete a scrivere anche voi. Moar GT fanfiction!
   
 
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