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Autore: Frulli    14/09/2006    4 recensioni
"Vi racconterò una storia. Non una storia di famosi eroi,re,elfi che hanno portato il bene nella Terra di Mezzo. Non vi narrerò della Guerra dell’Anello,né di quella del Fosso di Helm. Anche se sono passati più di venti anni dalla fine della Terza Era,queste storie sono narrate ogni qual volta che ve n’è l’occasione,da qualsiasi persona. Vi racconterò una storia di una semplice ragazza,semplice davvero. Una ragazza che abita a Rohan,più precisamente ad Edoras..." [RECENSITEEEE!!!]
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Eomer, Eowyn, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 1:

Capitolo 1: il sogno

 

Vi racconterò una storia. Non una storia di famosi eroi, re ed elfi che hanno portato il bene nella Terra di Mezzo. Non vi narrerò della Guerra dell’Anello, né di quella del Fosso di Helm. Anche se sono passati più di venti anni dalla fine della Terza Era, queste storie sono narrate ogni qual volta che ve n’è l’occasione, da qualsiasi persona. Vi racconterò la storia di una semplice ragazza, semplice davvero. Una ragazza che abita a Rohan, più precisamente ad Edoras. Guardate, è nella sua stanza illuminata da una singola candela sul tavolo. Guardate, sta parlando. Ascoltiamo cosa dice…

“Mi trovo nell’Oscurità. Non vedo nulla, se non un bagliore blu davanti a me. Avanzo, incerta, spaventata ancora, sospesa nel buio. Osservo il bagliore sospeso sopra un piedistallo di pietra. E’ una gemma! Avanzo verso il piedistallo, verso la gemma che brilla come il sole. Allungo la mano verso l’oggetto e nello stesso istante due mani sento posarsi sulle mie spalle. Mi volgo e vedo due figure davanti a me, che mi sorridono, un uomo e una donna. L’uomo somiglia molto ad un Rohirrim: alto e possente, occhi verdi e capelli castani. La donna, invece, sembra fatta di luce e faccio fatica a credere che sia una mortale e non una dea: alta, esile, portamento nobile, occhi colore del mare, lunghi capelli d’oro, brillanti. Entrambi hanno negli occhi un’ombra di mistero e il loro sorriso è così sereno che entrambi paion le creature più felici della terra. Poi vedo qualcosa dietro di loro, un’altra figura. L’armatura d’oro lucente cela le sue fattezze, l’elmo dalla lunga criniera nasconde il viso, lasciando intravedere gli occhi chiari. La mano sinistra stringe una lunga spada la cui lama brilla da sé, nella destra invece stringe lo stendardo di Rohan, con il bianco cavallo che  galoppa. Quella è stata l’ultima immagine del sogno, poi mi sveglio.”

Alatar osservò gli occhi limpidi della ragazza seduta davanti a sè, alla luce della candela nella buia stanza del Palazzo d’Oro. Stava dicendo il vero, lo sapeva, ma non riusciva a comprendere a pieno il senso di quel sogno. Eppure quella gemma….- Suppongo che le due persone che ti hanno sorriso siano i tuoi genitori- rispose pacato lo stregone blu. La ragazza scosse il capo, ridacchiando. –Sai bene più di me che i miei genitori erano contadini di Edoras, Alatar. E quella donna e quell’uomo non avevano certo l’aspetto di due contadini. Essi sembravano…- . -…elfi? Si, comincio a pensare che lo fossero - rispose pacato lo stregone. La giovane davanti a lui spalancò appena gli occhi blu, incredula. –Cosa?!? Oh, andiamo! Se loro erano elfi, ciò significa che anche io dovrei esserlo, no? Ma non mi pare di avere orecchie a punta!- esclamò ad alta voce, facendo cenno di alzarsi; lo stregone però le afferrò l’avambraccio con forza ma anche con dolcezza, facendola rimanere sulla sedia. – Ho detto che comincio a pensare a questa ipotesi…ma ho bisogno di certezze, di risposte - . La ragazza scosse di nuovo il capo, sospirando mentre lo stregone le strinse la mano dolcemente. –Eowen, so cosa stai pensando. Dove troverò risposte a simili domande? Ma vedi, ci sono cose che i libri e le parole non possono contenere. Ma la memoria di una madre si…Partiremo domani all’alba, Eowen. Tieniti pronta ad un lungo viaggio – disse  l’ultima frase mentre percorrevano il lungo corridoio principale che portava alla sala del trono.

–Alatar! Dove andiamo, che dirà il re??- esclamò la giovane camminando velocemente dietro lo stregone che si fermò di colpo davanti una porta di una stanza chiusa. Sorrise dolcemente alla ragazza, posandole una mano sul capo. –Sfoglieremo la memoria di un’elfa di Lòrien. Per quanto riguarda Eomer, lui capirà, è un re saggio. Dopo il banchetto, quando tutti saremmo riuniti, darò l’annuncio della nostra partenza. Tu intanto prepara le tue cose!- e detto questo entrò nella stanza e si richiuse la porta dietro le spalle, lasciando Eowen sola nel corridoio.

 

  
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