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Autore: Jadis_89    05/02/2012    3 recensioni
amavo il profumo della sua pelle l'avevo sentito centinaia di volte ed avevo imparato a riconoscerlo tra mille ma, quando quelle sere veniva a stendersi accanto a me e mi abbracciava, sentivo l'odore delle altre ragazze con cui era stata
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autore: la mia prima fanfiction quindi inutile dirlo...non fatemi nera! Spero che vi piaccia, accetto volentieri recensioni e critiche.

Mi svegliai accecata da un breve fascio di luce che illuminò il buio della camera, strizzai gli occhi e intravidi una figura scura e alta, che mi era ben familiare... La vidi chiudersi la porta alle spalle e dirigersi direttamente in bagno, sentì il rumore dell'acqua della doccia e mi assopì di  nuovo.
Mi destai di nuovo sentendo il letto che si muoveva, aprì gli occhi e la sentì scivolare sotto le coperte per avvicinarsi a me, mi spostai per lasciarle un pò di spazio schiarendomi la voce prima di parlare.
< Shizuma... Che ore sono? >
< Le 2:00 > disse in un sussurro
< E' tardissimo domani abbiamo scuola... >
< Lo so... > iniziò ad accarezzarmi i capelli, sapevo già cosa voleva.
Tutte le volte che di nascosto usciva dalla nostra camera per incontrare qualche "nuovo piccolo giocattolo" per divertirsi poi tornava quì e s'infilava nel mio letto, dolce come non mai e in cerca di coccole, tutte le volte.
< Hai di nuovo quell'odore > sospirò forte.
< Sei gelosa... > disse in tono beffardo.
< Certo che no! Idiota... >
< Lo sai che tu sei sempre la mia preferita vero? > disse infilandomi la mano sotto la maglietta e accarezzando la mia pelle nuda con il suo solito tocco leggero.
< Perché fai sempre così? >
< Così come? >
< Lo sai... Fai la stessa cosa ogni volta, non capisco perché >
< Perché dopo mi piace... Tornare a casa... > guardai il suo bellissimo profilo illuminato solo dalla luna che ci guardava da dietro la finestra. Per lei io ero la sua casa, la sua famiglia la sua protezione... Aspettai di sentire il suo respiro che si faceva più leggero sulla mia pelle e poi l'abbracciai.
Odiavo quel comportamento dato che tante volte anche dopo essersi fatta la doccia le rimaneva quell'odore addosso, amavo il profumo della sua pelle l'avevo sentito centinaia di volte ed avevo imparato a riconoscerlo tra mille ma, quando quelle sere veniva a stendersi accanto a me e mi abbracciava, sentivo l'odore delle altre ragazze con cui era stata ed era una cosa che mi faceva impazzire di rabbia.
La odiavo anzi no odiavo me stessa... Odiavo me stessa in questi momenti avrei dovuto respingerla e dirle di andare nel suo letto ma come sempre lasciavo perdere... Perché quando ero con lei ero così diversa? Non riuscivo a riconoscermi, non era questa la vera Miyuki...
Ricordo il primo giorno che arrivai qua, neanche dodicenne, cresciuta con la mia rigida famiglia che mi opprimeva, entrai proprio in questa stanza con la Sorella che mi aiutava a portare le valigie e la vidi per la prima volta distesa sul letto che leggeva un libro, bella come una piccola venere. Alzò a malapena lo sguardo dal libro senza prestarmi troppe attenzioni ma notai che ascoltava quello che mi raccomandava la Sorella. All'inizio non riuscivo a capirla anzi rimanevo del tutto sconvolta dal suo carattere strano e volubile, soprattutto volubile. C'erano giorni che si alzava senza neanche guardarmi in faccia, si vestiva ed usciva silenziosa, altri invece che mi svegliava saltando sul mio letto o facendomi il solletico. Iniziavo ad essere affascinata da questa ragazzina così misteriosa ma ogni volta che mi sembrava di fare un passo avanti con lei, il suo brutto carattere rovinava tutto riportandoci al punto di partenza finchè un giorno accadde qualcosa che sconvolse le nostre vite.
Era la settimana prima di Natale e tutte le mie compagne di scuola aspettavano entusiaste che i loro genitori venissero a farle visita; non so quanto aspettai davanti ai cancelli aperti di Astrea l'arrivo dei miei genitori, ogni macchina che vedevo fermarsi iniziava a battermi forte il cuore per poi spezzarsi ogni volta che scendeva un'altra mamma... La mia non arrivò.
La sera ero distrutta non riuscì ne a cenare ne a dormire, mille domande affollavano la mia testa. Non mi volevano più bene e cercavano un modo per liberarsi di me? Ecco perché mi hanno mollata qua da sola... Continuavo a singhiozzare nel mio letto tappandomi la bocca con le mani, poi vidi Shizuma muoversi nel letto e mi spaventai, non volevo essere vista così. Piano scivolai fuori dalla stanza e mi nascosi in un sottoscala per dare sfogo al mio dolore.
< Miyuki... > mi sentì chiamare
< Ti prenderai un raffreddore così... > alzai la testa e vidi la piccola Shizuma inginocchiata accanto a me, sorrideva dolcemente e mi porgeva la sua mano.
< Io... > riuscì solo a balbettare, mi asciugò le lacrime con la manica del pigiama.
< Mi dispiace Miyuki... > la guardai dritta negli occhi è la vidi... La vera Shizuma. Che con sole quelle tre semplici parole mi aveva dato tutto il conforto di cui avevo bisogno.
In quel momento mi aprì una piccola finestra nella sua anima che potevo aprire quando volevo per scoprire chi era quella bambina che una volta mi porse la sua mano per superare un momento difficile e che oggi dorme quì tranquilla nel mio letto.
Io ero la sua casa e lei la mia, io ero la sua protezione e lei la mia, io ero la sua migliore amica, lei era... l'amore della mia vita.
Che fatica ingoiare il nodo alla gola che mi aveva fatto venire quel pensiero, Shizuma alzati e vattene ti prego... No aspetta...Non te ne andare, io non vivo senza te....
< Shizuma... > dissi a bassa voce, lei si mosse leggermente.
< Mmm > rispose con la voce impastata dal sonno.
< Amami...ti prego amami, ama solo me guardami, bramami, desiderami...Voglio essere tua > ma lei stava già dormendo, alzai un pò il busto dal letto e mi avvicinai alla mia bella addormentata e come aveva fatto lei molti anni prima, le rubai un bacio. Pregando con tutto il mio cuore che stesse solo fingendo di dormire.
  
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