Quella notte Sarabi era molto nervosa, avanti, indietro avanti, indietro,
non riusciva a calmarsi, qualcosa la turbava. Mufasa invece stranamente
dormiva della grossa, per forza Sarabi non aveva detto nulla al suo
compagno riguardo questo problema. Il giorno seguente Sarabi
incominciò a sentire dei colpi al ventre, oramai ne era sicura stava
aspettando un cucciolo, ma cosa doveva fare, aveva paura, forse una
paura infondata ma comunque paura, paura di dirlo al suo compagno, di
dirlo ai suoi genitori, ma perché? Perché?. "Ehi Sarabi ti vedo turbata cosa
c'é?" Mufasa gli si era avvicinato di nascosto per spaventarla, ma aveva
visto che la sua compagna non era dell'umore adatto "Mufasa io..." ma si
fermò all'istante, non riusciva a far uscire quelle parole cosi pesanti
incastrate nella sua piccola e dolce gola
"Tu..."
"Io...ecco...insomma..."
"Sarabi non mi far preoccupare dimmi cosa ti è successo!"
"Mmm... e va bene, Mufasa io...io aspetto un cucciolo". In quell'istante
tutto si fermò, Mufasa non capiva più nulla, si sentiva girare la testa,
all'improvviso si sentì un grande tonfo, Mufasa era svenuto per la forte
emozione riprendendosi pochi secondi dopo "Amore tutto bene?" Sarabi
aveva tremato per un istante, pensava che lo svenimento potesse essere
anche peggiore, ma fu sollevata nel vedere che non era cosi. Mufasa si
rialzò incredulo a quello che aveva appena sentito "Scusami. Sarabi
perché non me lo hai detto subito?"
"Avevo paura"
"E di cosa? Della mia reazione? Si è vero sono svenuto, ma sono molto
contento di sapere che diventerò papà, immagino che non avrai pensato
ancora a nessun nome da dargli?"
"Tu cosa pensi?" gli rispose Sarabi con un tono di sarcasmo. I giorni
passarono in fretta ed un giorno si senti un vagito era nata una nuova vita
di nome Kija.