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Autore: telesette    06/02/2012    1 recensioni
[True Crime]
Quello che ci vuole per ammazzare la noia, soprattutto durante un monotono giro di pattuglia, e non c'è niente di meglio che una bibita con contorno di croccantini cinesi... Ovviamente, con la personale ricetta di Nickolas Kang Wilson!
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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True Crime - "Street of LA", prodotto dalla Activision nel 2003, è un videogioco che non si può definire propriamente uno "sparatutto". Le caratteristiche principali del gioco sono: gli scontri a fuoco, con armi di vario genere; combattimenti e risse per strada; e inseguimenti folli ad alta velocità. Tuttavia lo Story-Mode è incentrato sulle vicende di un personaggio veramente tosto, Nickolas ( Nick ) Kang Wilson, poliziotto inarrestabile e determinato dalla battuta pronta e pungente. Sospeso dal servizio, a causa di ripetute violazioni del regolamento, Nick viene re-inserito all'interno dell'E.O.D. ( Elìte Operation Division ) e autorizzato a procedere contro i peggiori farabutti di Los Angeles. La storia del primo videogioco verte su vari personaggi, tra cui spiccano principalmente: il protagonista Nick, la collega Rosie Velasquez, il capo dell'E.O.D. Wanna Parks, un misterioso trafficante che si fa chiamare Rocky e un criminale cinese ultracentenario conosciuto come Ancient Wu...

Coca-Cola e croccantini cinesi

Quello che Rosie odiava di più, da che il capo l'aveva fatta tornare in servizio attivo, era il suo turno di pattuglia. Non tanto per la cosa in sé, quanto perché ciò significava avere a che fare nuovamente con quello svitato di Kang.
Dopo il caso TRIADE, e tutte le lamentele che l'F.B.I. aveva inoltrato a Washington, il capo dell'E.O.D. si era impegnato molto per proteggere quel pistolero da strapazzo. Tuttavia questi non era cambiato assolutamente e, una volta rimessosi in sesto dal durissimo scontro con il generale Han-Yu-Kim, aveva ricominciato a fare il pazzo per le vie di LA.

- Ehy, number two - esclamò Nick, avvicinandosi a Rosie con in mano un paio di sandwiches fumanti. - Che ne dici di fare uno strappo alla dieta?

Rosie lo guardò distrattamente. Ormai si conoscevano da più di un mese e, nonostante i ripetuti tentativi e le battutine idiote, Nick non era riuscito a farla sorridere neppure una volta. In silenzio afferrò il panino dalle mani del compagno e cominciò a sventolarglielo sotto il naso con stizza.

- Quando ti deciderai a darti una regolata, eh?
- Se è perché manca la senape, sono innocente: era finita e allora...
- Insomma, la smetti di fare lo spiritoso; non mi fai ridere, lo vuoi capire!
- Peccato - disse lui semplicemente, appoggiando la schiena alla macchina per addentare il panino.

Improvvisamente, alzando lo sguardo verso uno dei negozi di fronte, Nick vide che il gestore era alle prese con un cliente... solo che il "cliente" in questione era armato e piuttosto nervoso, a giudicare da come agitava un piccolo gingillo calibro '38.

- Ehm, Rosie - fece Nick, affacciando la testa nella macchina. - Ho dimenticato di prendere da bere, ti dispiace reggermi questo finché non torno?
- Oh, ma certo - rispose lei, aggrottando il sopracciglio. - E magari te lo metto pure a scaldare nel microonde...
- L'ho sempre detto che sei una ragazza da sposare!
- Fottiti, Kang!
- Ho capito: una Coca-Cola Light per te - tagliò corto l'altro con un sorriso divertito.

***

- Ti vuoi muovere, cazzo - urlò il rapinatore, sventolando l'arma davanti alla testa del poveretto. - Ti ho detto di fare presto!
- S... Sì... - riuscì appena a dire il poveretto, facendo il possibile per infilare i soldi dentro una busta di plastica.
- Non fare scherzi, bello - lo incalzò l'altro. - Se provi a fregarmi, ti faccio un buco in fronte!
- Buongiorno - fece Nick, entrando nel negozio con finta noncuranza. - Una Coca-Cola Light e una normale, grazie...

Neanche il tempo di dirlo che il rapinatore si voltò di scatto, puntandogli la pistola davanti agli occhi.

- Fai un gesto e ti levo la sete con questa!
- Sei gentile, amico, ma preferivo un paio di lattine - rispose Nick indifferente, malgrado la canna ad un centimetro dalla faccia.
- Ma sei cieco... La vedi questa ?!?
- Oh, ma certo!

Approfittando dell'esitazione del criminale, Nick gli afferrò lesto l'avambraccio e gli torse violentemente il polso per fargli cadere di mano l'arma. Costui non ebbe neppure il tempo di rendersene conto che si ritrovò in ginocchio, disarmato, e col braccio piegato dietro la schiena.

- Ora che ci penso, con la Coca-Cola, di solito prendo volentieri anche i croccantini cinesi...
- 'Fanculo, muso giallo!
- Non li conosci ? Peccato, "scrocchiano" che è un piacere!

Ciò detto, Nick strinse le falangi del criminale con un secco rumore di ossa spezzate, cacciandogli un urlo di dolore lancinante.

- Oh, mi dispiace, tzk-tzk - disse poi Nick, tirando furi le manette. - E' meglio steccarle subito quelle mani, prima di andare al Pronto Soccorso... Qua, porgi i polsi, che ti ci porto subito!

Come sentì lo scatto metallico dei braccialetti che venivano serrati su quel farabutto, il proprietario del negozio cacciò un sospiro di sollievo e si trattenne quasi dallo svenire. Subito allora Nick tirò fuori un biglietto da cinque dollari e lo mise sul bancone.

- Quanto per le bibite?
- Nie... Niente, o... offre la casa - rispose l'altro, porgendogli in fretta le lattine.
- Ah, troppo gentile!

***

Intanto Rosie, ormai stufa di aspettare con il panino di Nick in mano, era quasi tentata di mettere in moto l'auto e lasciarlo a piedi. Tuttavia il rumore dello sportello posteriore aperto la fece voltare di scatto.

- Kang, ma cosa...
- Scusa, Rosie - fece Nick con noncuranza, gettando il criminale ammanettato sul sedile. - Non ho trovato la Light, vuoi che ci andiamo a prendere una limonata?
- Nick - fece Rosie bruscamente, passando lo sguardo dal tizio alle sue spalle al sorrisetto compiaciuto del compagno. - Mi vuoi dire che cavolo hai combinato?

Per tutta risposta Nick si mise a sedere di fianco a lei e, dopo aver buttato un occhio al criminale sul retro, strinse le spalle.

- Che vuoi che ti dica... Ho un debole per i croccantini cinesi, così te ne ho portato qualcuno!
- Per favore - sospirò lei rassegnata, coprendosi il volto con la mano. - Abbiamo ancora due ore di turno, puoi evitarmi le tue stronzate nel frattempo? 

FINE

   
 
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