Crossover
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Autore: Xavisio Bluttemberg    07/02/2012    2 recensioni
Ebbene sí, ho concepito un crossover di quelli che per portarli avanti bisogna essere proprio matti... ma questo non significa che non la prenda molto seriamente ;)
É un ipotetico seguito delle avventure dei due grandi compagni di avventure videoludiche della mia infanzia, Spyro the Dragon e Crash Bandicoot. Non chiedetemi come, ma ho trovato un modo (vagamente) coerente per far collidere le due ambientazioni, e il risultato, ve lo garantisco, sará qualcosa di irripetibile.
Sí, certo che sará pieno di guest star u.u
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Narra la leggenda che, secoli or sono, il mondo era coperto da un’oscuritá perenne e tenuto in ostaggio dal terribile Maestro delle Ombre, contro il quale nessuno poteva nulla e che si divertiva a seviziare i vivi e i luoghi che abitavano, in un clima di assuluto terrore.
Ma un giorno, finalmente, l’antica profezia si avveró e il drago viola, manifestatosi, pose fine al male che ci affliggeva, al prezzo della sua stessa vita e di quella di chi piú aveva di caro al mondo.
Due anime cosí forti e cosí strette, peró, con la forza dell’amore, furono in grado di resistere perfino alla morte violenta… Di loro si perse notizia, ma sopravvissero, in attesa che qualcuno li risvegliasse dal torpore del limbo in cui erano precipitate.
Ed é proprio questo risveglio, coi fatti che ne seguirono, che segnerá il corso della storia che vado a narrare.
 
 
Nell’antico tempio, sospeso da tempo ormai immemore nello spazio piú profondo, un’uomo dalla fronte alta e tatuata, pochi capelli e un camice da laboratorio, giaceva prostrato in segno di sottomissione, di fronte all’alone rossastro emesso da una maschera adirata.
Il volto fluttuante fece uno sforzo ben visibile per contenersi e non iniziare a sbraitare fin dal principio, ma cominció comunque il discorso con voce estremamente cupa e cavernosa, densa di minaccia come al solito.
- Guardo nel passato, Cortex, e tutto ció che vedo in te é un totale fallimento. Oramai non si contano piú tutti i piani assurdi che hai concepito per conquistare il mondo, e tuttavia nemmeno uno ha avuto successo. Come potrei avere una buona motivazione per supportarti ancora, specie ora che alla causa del Male sto, come sai, reclutando elementi molto migliori di te? Non farei meglio ad incenerirti?
Lo scienziato chino ulteriormente il capo, poi lo rialzó e, grattandoselo pensosamente, accennó un debole sorriso nella risposta:
- Ecco, mio signore, lo capisco bene, in effetti non merito ció che chiedo, ma Uka Uka, oltre che malvagio, é anche magnanimo con chi lo serve, no?
L’unico effetto visibile di questa argomentazione fu peró di restringere l’angolo formato dalle sopracciglia pesantemente intagliate del suo interlocutore, cosí il dottor Neo Cortex fu costretto a continuare.
- Datemi una sola possibilitá, - disse giungendo le mani, - un solo piccolo tentativo e vi dimostreró che, se ho calcolato tutto bene, abbiamo a nostra disposizione una forza molto, molto maggiore di quella dei Cristalli del Potere o delle Gemme.
Sul Signore del Male si dipinse allora una vaga curiositá, sostituita un istante dopo dalla rabbia piú totale.
- Un momento, Cortex, ma non esiste nulla di piú potente in questo universo, lo sappiamo entrambi! Non penserai mica di fregarmi!
Cortex sorrise compiaciuto, mostrando gli sproporzionati denti giallastri.
- Ho trovato il Diamante Viola nella settima dimensione. Per raggiungerlo potrei riprogrammare qualche mia vecchia invenzione, ma mi manca l’energia necessaria…
L’approvazione fu costituita da una semplice inclinazione in avanti della maschera, che arrivó dopo pochi secondi.
Dopodiché, da entrambi si levó una risata roca ed inquietante, che si diffuse nel vuoto cosmico che li circondava, fino ad essere udita da una casetta di legno sulla spiaggia, dove un marsupiale biondo scriveva tranquillo, davanti al camino, sul suo laptop rosa.
Coco ed Aku Aku, che galleggiava al suo fianco, si fissarono perplessi.
Sí, era proprio il caso di svegliare Crash.
  
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