Ma parliamo di cose importanti... Questa fanfiction è interamente ispirata ad una trilogia che mi è piaciuta moltissimo, di cui a breve uscirà il volume conclusivo. Sto parlando de LA TRILOGIA DELLE GEMME, di Kerstin Gier. Leggendo i primi due volume, molti mesi fa, mi era venuta quest'idea e così - appena ho avuto un po' di tempo, dato che avevo altre storie in corso - eccomi qui a proporvela. La mia trama, però, non seguirà interamente tutte le vicende. Mi piace molto ispirarmi e riadattare storie già esistenti, ma ci metto dentro anche molto di mio, altrimenti non avrebbe senso! Detto questo, bando alle ciance e leggete il prologo! Ci si legge in fondo :)
« Se non combatti per qualcosa,
ti ritroverai con niente. »
Theodor Scott Glenn.
PROLOGO
10 Aprile 1912
<< Credo di
essermi presa il raffreddore. >> disse, tastando le balze
del suo vestito,
senza trovare nemmeno l’ombra di una tasca. A quei tempi, gli
abiti, erano
molto differenti.
Il giovane sorrise,
porgendole un fazzoletto di stoffa. Era bianco, con incise due iniziali
rosse
sul bordo sinistro. La ragazza gli lanciò
un’occhiataccia.
<< Non fare
quella faccia, tesoro! >> disse il ragazzo, alzando le
mani << Non
l’ho rubato, me lo ha gentilmente concesso Renée.
Ti ha vista un po’ giù di
corda e ha pensato che non stessi bene… Ha occhio.
>> non appena finì di
parlare, la ragazza fece un altro starnuto e afferrò la
stoffa dalle mani del
giovane.
<< E così è
nata. >> parlò la ragazza, una volta tornata
in sé.
<< Già. È
molto carina, non trovi? >>
<<
Certamente. Che giorno era ieri, o due giorni fa? Ma quanto ci abbiamo
messo ad
arrivare in questo posto? >>
<< Una
giornata, mia regina. >> rispose il giovane, tastando
nella giacca
l’oggetto avvolto accuratamente in un panno, per impedire
qualunque graffio.
<< Perdilo e
ti uccido. >> disse la giovane, guardandolo torva. Il
ragazzo scoppiò a
ridere.
<< Così mi
offendi, principessa! >>
<< Con te non
si sa mai. >>
<< Avanti…
>> disse lui, cingendole le spalle con un braccio
<< A cosa stai
pensando? >>
<< Alla
ragazza. Che anno era? >>
<< 1994
>> rispose subito il ragazzo << Per
l’esattezza, era il 13
Settembre 1994 >>
<< Ho una
tale confusione in testa. >> ammise lei, appoggiandosi al
petto forte e
possente di lui.
<< Ce la
faremo. >> rispose, stringendola a sé
<< Siamo bravi, siamo
riusciti a scappare. Ora dobbiamo solo trovare il modo per impedire
quello che
i Guardiani vogliono fare, quello che lui
vuole fare. >>
<< Dobbiamo
nascondere il cronografo.
>>
<< Ci stavo
pensando. Serve un posto sicuro… >>
<< Hai
qualche idea? >>
<< Forse.
>> le rispose pensieroso, rafforzando la stretta su di
lei.
<< Credi che
se la berranno? >>
<< Presumo di
sì. Per tutti siamo morti in un tragico
incidente… >>
<< Ma si
chiederanno che fine abbiano fatto i nostri corpi o, molto
più probabilmente,
il cronografo. >> disse la ragazza. Il giovane ci
rifletté un secondo,
constatando quanto le sue parole fossero esatte. Ma ormai
ciò che era fatto era
fatto, non si poteva più tornare indietro.
<< Quando
capiranno il piano sarà tardi, ok? Ma era l’unica
cosa da fare. Non potevamo
restare, ci avrebbero uccisi. Ed è meglio essere finti morti che morti veri.
>>
<< Sì, credo
tu abbia ragione. >>
<< Io ho
sempre ragione, principessa. >> affermò lui
convinto, mentre la ragazza
scuoteva la testa, alzando gli occhi al cielo.
<< Cosa ci
facciamo qui? >> gli domandò, guardandosi
intorno. Quella non era Londra.
<< Siamo andati alla Loggia e abbiamo svuotato le casse
dell’associazione, ma adesso? Cosa vorresti farci con tutti
quei soldi?
>> di tutta risposta, lui, cominciò a
sghignazzare.
<< Non hai
capito dove siamo, principessa? >> le chiese e la vide
scrollare la
testa.
<< Credo di
essermi addormentata nella carrozza. Ero molto stanca…
>>
<<
Southampton. Ti porto a fare un bel viaggetto, ti va? >>
lei, scettica,
alzò un sopracciglio. Lo conosceva fin troppo bene ed era
quasi sicura che
avesse speso tutti i loro soldi per un “bel
viaggetto” senza ritorno.
<< Non avrai
mica comprato i biglietti per il viaggio inaugurale del Titanic,
vero? >> domandò lei, ma il suo sghignazzare
rispose
al suo posto << Me lo sentivo! >> disse,
sospirando esasperata.
<< Hai sempre
detto di andare pazza per quella nave! Ti ho accontentata, visto che
siamo
bloccati qui. Appena arrivati ho trovato questi due biglietti a prezzo
stracciato, prima classe! Erano gli ultimi. Non sono fantastico? Oh,
sì che lo
sono. >>
<< Ti fai i
complimenti da solo, adesso? >>
<< Mi ami
anche per questo, principessa! >> disse lui, portandola
dinanzi a sé. Lei
emise un gridolino per la sorpresa, che si spense subito quando
sentì le labbra
di lui sopra le sue. Erano calde, carnose e paradisiache… Si
sciolse tra le sue
braccia. Lui, dal canto suo, accarezzava avidamente il corpo di lei,
perdendosi
nelle sue forme e nella sua perfezione.
Il bacio durò
troppo poco e quando lui si allontanò lei sbuffò.
<< Con il
broncio sei ancora più carina, lo sai? >>
<< Smettila!
>> rispose, diventando rossa come un pomodoro maturo e
facendo scoppiare
a ridere il ragazzo.
<< Abbiamo
ancora diverse ore. >> disse lui, tornado serio
<< Possiamo
comprare qualche abito nuovo e mangiare qualcosa… La nave
salperà a mezzogiorno
in punto. >>
<< Va bene,
verrò con te. >> rispose lei, sorridendo
<< Ma ad una condizione!
Si sbarca a Cherbourg o, al più tardi, a Queenstown!
>>
<< Perché?
Non ti piace il ghiaccio,
principessa? >>
<< Non sei
spiritoso! >> urlò lei, pensando che
l’offerta di viaggiare sul Titanic
fosse la cosa più romantica che
qualcuno le avesse mai proposto – ovviamente, iceberg a parte.
<< E va bene!
>> si arrese il ragazzo, alzandosi in piedi. Porse il
braccio alla
ragazza, la quale lo afferrò senza esitazione, e si
avviarono verso la città
ancora addormentata.
<< Ti amo
tanto, principessa. >> disse lui, sorridendole
amorevolmente.
<< Ti amo
anche io. >> sussurrò lei, arrossendo.
Eccomi con il
prologo, cosa ne pensate? Per chi segue la trilogia, avrà
constatato che in questa pubblicazione le cose cambiate sono poche.
Spiego subito i motivi:
1. Ho voluto
lasciare la scena del Titanic
perché amo il Titanic
- non parlo del film, ma proprio della vicenda e della nave.
2. Amo il
mistero e un po' di mistero nel prologo andava messo!
3. La
conversazione può sembrare simile, ma non è
uguale.
La storia infatti, come già detto sopra, si ispira ad una
saga esistente, ma non la ripercorrerò completamente
identica.
Il prossimo capitolo verrà pubblicato Mercoledì
prossimo! Adesso, perciò, sta' a voi... ;)
Un bacione a tutti! :*