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Autore: Lady Moonlight    09/02/2012    1 recensioni
"Il popolo ti acclama, re Eroe." disse con un sorriso beffardo.
Sion si sedette con maggior compostezza su quel trono che lo aveva privato di tutto. "Il mondo sta aspettando." mormorò, ripetendo la frase che aveva sentito pronunciare dall'Eroe.
"Ha aspettato a lungo." commentò Lucile, richiudendo l'occhio sinistro.
"È giunta l'ora? Sì, è giunta." continuò Sion, stringendo le mani a pugno.
[...] "Bene." concesse Lucile, allentando la presa. "Ma Ferris non è una sciocca. Non crederà mai alle tue parole, non senza avere delle prove."
"Andrà a cercarlo." constatò Sion allontanandosi di qualche passo.
Lucile sogghignò e l'Eroe si domandò chi fosse realmente il più pazzo tra i due.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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The wheel of Destiny

 

 

 

 

 [E così, l’eroe nero combatté continuamente contro il mondo intero…
...finché, alla fine, perse la ragione.]

 

 


 Frammenti di verità.
Sogni confusi.
Memorie di una vita mai vissuta.

 

 

Sion Astal si lasciò scivolare sul trono, la testa nascosta tra le mani.
Era debole. Sciocco e infinitamente debole.
Per quanto avesse tentato di contrastare quella volontà che giaceva sopita dentro di lui, alla fine non aveva potuto far altro che cedere all'evidenza. Non era in grado di contrastare quella presenza, quell'altro sé, che giorno dopo giorno avvelenava i suoi pensieri.
Ci aveva provato. Aveva tentato con tutte le sue forze di salvare Ryner dal destino a cui l'Eroe lo aveva condannato, ma aveva fallito.
Una sconfitta che aveva saputo accettare, perché uccidere il suo migliore amico era qualcosa che andava oltre le sue possibilità di uomo.
Eppure la morte era l'unica cosa in grado di salvare Ryner. Non avrebbe potuto permettergli di vagare nell'Inferno per l'eternità. Non voleva per lui un simile destino...
La mano scivolò verso il pavimento e Sion si sforzò di ignorare la figura che gli stava andando incontro.
Lucile Eris aprì appena uno dei suoi occhi per osservare colui che aveva scelto come suo padrone.
"Il popolo ti acclama, re Eroe." disse con un sorriso beffardo.
Sion si sedette con maggior compostezza su quel trono che lo aveva privato di tutto. "Il mondo sta aspettando." mormorò, ripetendo la frase che aveva sentito pronunciare dall'Eroe.
"Ha aspettato a lungo." commentò Lucile, richiudendo l'occhio sinistro.
"È giunta l'ora? Sì, è giunta." continuò Sion, stringendo le mani a pugno.
Il canto di un uccello, distrasse entrambi da quel discorso. Alcuni raggi di sole si riversarono sulle vetrate colorate di quella sala, riproducendo frammenti di luce sui muri adiacenti.
Sion si alzò e solo allora osservò meglio l'espressione accigliata del suo alleato. Il peso dell'armatura lo affaticava e non aveva intenzione di sentire ulteriori prediche da parte di Lucile. Lui non aveva alcun diritto per criticare l'operato dell'Eroe.
"Questa mattina hai parlato con Ferris." disse avvicinandosi al trono e girandoci lentamente attorno.
"Voleva avere notizie di Ryner." Lucile non sembrava affatto contento di quella notizia e immediatamente si fermò, poggiando la mano sulla sua spalla.
Sion si sforzò di ignorare la presa ferrea, ma non poté evitare che una piccola smorfia di dolore comparisse sul suo volto.
"Le ho detto di averlo ucciso." continuò, con una tale freddezza nella voce da chiedersi se fosse stato lui a parlare. Ricordò di averle riso in faccia mentre confessava il suo gesto, mai realmente portato a termine.
"Bene." concesse Lucile, allentando la presa. "Ma Ferris non è una sciocca. Non crederà mai alle tue parole, non senza avere delle prove."
"Andrà a cercarlo." constatò Sion allontanandosi di qualche passo.
Lucile sogghignò e l'Eroe si domandò chi fosse realmente il più pazzo tra i due. Tuttavia era innegabile che il capo della famiglia Eris tenesse alla sorella più di quanto lui stesso fosse disposto ad ammettere.
"Ryner Lute..." sibilò. Gli occhi fremettero di impazienza sotto le sue palpebre e Sion si lasciò andare ad un'aspra risata.
La ruota del destino amava girare in modi alquanto curiosi, osservò con un mesto sorriso.

 

 


 
[L’eroe trafisse più e più volte il mondo fino a raggiungerne il cuore.
Tuttavia, ciò che vi trovò era solo disperazione, dolore, solitudine, l’Inferno.
E oscurità, oscurità, oscurità e oscurità.]

 

 

 


OoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoO

 

 

Le frasi in corsivo sono riprese dall'anime. La scena può ambientarsi durante l'episodio finale, prima del momento in cui Ferris va a liberare Ryner dalle prigioni.
L'immagine del banner la trovate: qui
By Cleo^.^

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