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Autore: masterteo89    11/02/2012    2 recensioni
Ecco qua una figura a tratti vagamenti horror
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io sono l`ombra fugace,
dell`oscurità fido seguace,
del dolore furiere tenace.
Ardente ribolle il mio sangue,
ferrea l`imperitura determinazione.
Maschera dai mille volti
nella bruma sottile trovo riparo
mentre inseguo il povero ignaro.
Freddo il mio sguardo,
l`inverno è tiepido
se vissuto nel mio personale inferno.
Cinereo l`altrui volto,
quando a morte è rivolto.
Lattiginosa la mia figura,
e per trenta denari non disdegno
neppure la tortura.
Nembo mi avvolge,
le mie fattezze son nascoste.
Cereo il volto scheletrito,
non dissimile ad un cadavere
attendo la preda.
Cerea la sottile maschera,
non è bene osservare in viso
la triste mietitrice.
Come il grano raccolgo denaro,
ah con molte anime mi son dilettato.
Ma non sussiste terrore,
non esiste timore,
quando cala la lama
cala pure il sipario.
Non trovate gradevole questo sentore metallico?
Strisciando,
gemendo,
rantolando,
perchè distogliete lo sguardo?
La notte reboante vi reclama,
accettate il muto requiem della mia lama.
Cremisi lo sguardo,
la mia anima riflette la turpitudine
del mio personale inferno.
Argenteo il mio braccio,
acuminato il bagliore del mio arto
che accoglie sempre il malcapitato di turno.
E mentre nella sua dolce linfa mi bagno,
il dolore che nel petto mi rugge
per un fugace istante è sedato.

Fuoco il mio sangue,
ferro il mio braccio,
implacabile il mio animo.
Venite, vi accompagno nei gironi
del mio glorioso inferno.
  
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