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Autore: Simus    12/02/2012    0 recensioni
Aron era un ragazzo speciale,ma purtroppo non era l'unico a saperlo, la Casa era pronta a tutto pur di non farsi scappare la loro arma segreta...
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cigolio dell'altalena era ipnotizzante, e lo sguardo di Nadia vagava in cerca di risposte che forse non avrebbe mai ricevuto .
Era quasi il tramonto, e lei non aveva fatto che girovagare per Roma tutto il giorno .
Si chiese cosa stesse facendo Aron in quel momento,e decise di tornare a casa .

Il parco a quell'ora era deserto, tutti i bambini con i loro nonni erano andati via, e metteva un po' tristezza.
Nadia stava percorrendo il sentiero che l'avrebbe riportata sulla strada principale, quando sentì un frusciio alle sue spalle.
Si girò di colpo , e vide un'ombra nascondersi dietro un albero : la stavano seguendo .
Le gambe reagirono prima che se ne rendesse conto, corse con tutte le forze e il fiato che aveva in corpo .

Non poteva imboccare per la strada di casa altrimenti il suo inseguitore avrebbe scoperto dove lei e Aron si nascondevano .
Cosa poteva fare? Si fermò di scatto, non poteva sempre scappare dal suo destino, era ora di affrontarlo .
Doveva mantenere il sangue freddo, dopotutto si era allenata per settimane con Aron .

Un uomo vestito di nero apparve nella sua visuale, portava un cappuccio calato sul viso , il suo ghigno era inconfondibile!
Era lo stesso uomo che l'aveva rapita per portarla alla Casa . Sentì montare tutta la rabbia che aveva in corpo .
Doveva vendicarsi .

- Bambolina, è inutile che scappi - rise beffardo , e con un' agilità pari a quella di un gatto si gettò su di lei .
Nadia non perse tempo,scartò di lato , e senza rifletterci troppo tirò fuori dalla tasca il coltello a serramanico che le aveva dato suo nonno . L'uomo in nero ghignò nuovamente, aveva trovato pane per i suoi denti .

Con fluidità Nadia si scagliò su di lui, puntò al torace, ma all'ultimo l'uomo fece un salto indietro .
Nadia lanciò il coltello verso di lui .

Tutto accadde molto velocemente ,fu scagliata contro il tronco di una quercia, l'uomo la teneva bloccata con una mano sulla gola,l'altra invece era ricoperta di sangue,ecco dove l'aveva colpito!

Sentì la gola bruciare,aveva bisogno di ossigeno, incominciò a vedere tutto appannato . Non poteva arrendersi,non ora che era riuscita a colpirlo . Così con tutta la forza diede un calcio al ventre dell'uomo,quello diminuì la presa e Nadia con le braccià lo spintonò lontano .

Poi vide con la coda dell'occhio qualcosa che luccicava nel prato, corse in quel punto ,e vide il suo coltello insanguinato . Lo afferrò e fece per scappare, ma l'uomo in  nero l'afferrò per un braccio, così Nadia con la mano libera strinse forte l'arma e girandosi la piantò nella spalla sinistra dell'uomo , sentì la carne lacerata e continuò ad affondare la lama finchè il nemico non urlò di dolore.

Le lasciò il braccio di colpo e crollò nell'erba contorcendosi dal dolore . Cercava di estrarsi il coltello, ma non era facile, Nadia lo aveva conficcato fino in profondità .

- Nadia ! - Aron correva verso la ragazza che non riusciva a muovere più un solo muscolo .
Aron iniziò a scuoterla , e dopo qualche secondo si ritrovarono a scappare lontano dal corpo dell'uomo in nero che si contorceva.

Corsero talmente tanto che alla fine Nadia cadde a terra stremata. Aron le fu vicino , ma non disse nulla , si limito a sollevarla di peso,se la mise abbarbicata sulla schiena e continuò la corsa con il suo peso sulle spalle.

Nadia affondò il viso tra i capelli di Aron, era troppo scossa , aveva quasi ucciso un uomo , e non ne aveva provato pietà lì per lì . Non si accorse nemmeno di aver iniziato a piangere .

Aron arrestò la corsa quando si ritrovarono in un vicolo buio di Roma. Ormai era sera inoltrata e lui era troppo stanco per continuare a correre con Nadia sulle spalle, così con delicatezza la posò a terra e lui le si sedette vicino. Sapeva che doveva lasciarla riprendersi dall'agguato subito , così non aprì bocca e si limitò ad abbracciarla forte.

Poco dopo Aron si accorse che la ragazza aveva smesso di piangere e si era addormentata; così la distese e le pose il viso sulle sue ginocchia . Nadia aveva ancora il viso bagnato per via delle lacrime , ed i capelli aggrovigliati . Eppure anche così Aron non poteva non pensare quanto fosse bella . Nadia era una ragazza speciale e lui questo lo aveva capito dal primo momento in cui l'aveva vista. Era forte e spavalda,ma allo stesso tempo era la bambina sensibile,permalosa ed indifesa che lui conosceva bene .

Iniziò ad accarezzarle i capelli, e con l'indice percorse il profilo delle labbra di Nadia , erano così carnose e perfette che Aron non poteva fare a meno di pensare come sarebbe stato baciarle.

Quella ragazza riusciva ad essere attraente anche mentre dormiva! Pensò Aron sorridendo .

- Aron - fu un soffio,un bisbiglio che emise Nadia, Aron si sentì scaldare ,lo stava forse sognando? L'espressione della ragazza era così serena e dolce che non poteva certo svegliarla per chiederle se lo stesse sognando .
- Si Nadia , sono qui con te - la rassicurò Aron dandole un bacio sulla fronte.
Con il cuore che batteva più forte Aron si addormentò .

Nadia si svegliò tra le braccia di Aron, e per un attimo le parve il paradiso . Lui aveva vegliato a lungo su di lei . Un sorriso le affiorò dalle labbra. Sarebbe rimasta così in eterno , ma ormai era l'alba e dovevano alzarsi .
- Aron , svegliati - gli sussurrò ad un orecchio.
Aron aprì gli occhi, e vide il viso di Nadia così vicino al suo che quasi sussultò , con un sorriso illuminò tutta la visuale.
- Stai bene? - le chiese nascondendo l'imbarazzo dovuto alla sua vicinanza
- Ora sì , ero solo rimasta scossa dall'attacco a sorpresa - disse abbassando lo sguardo
- Solo per quello ? - indagò Aron
Nadia a quella domanda scattò in piedi, e con voce apparentemente ferma continuò - Si certo , perchè dovrei essere scossa altrimenti? -
- Per aver colpito un uomo quasi a morte? - chiese Aron alzandosi a sua volta e guardando Nadia dritta negli occhi .
- Era necessario!!! - urlò la ragazza con gli occhi pieni di lacrime
- Lo so, e so anche come ti senti in questo momento - disse Aron tirandola a sè .
Nadia affondò il viso nel suo petto e tra un singhiozzo e l'altro disse - Sono un mostro Aron! -
- Non è vero, tu ti sei solo difesa, è l'istinto che predomina in quei momenti non la ragione .- la consolò
- Ciò non toglie che avrei potuto ucciderlo ! -
- Ma non lo hai fatto! - e così dicendo Aron le prese il viso tra le mani - Tu non sei e non potrai mai essere un mostro ! -
Nadia gli sorrise , e Aron non potè che ricambiare .
- Ora è meglio se facciamo le valige e torniamo a Parigi a salvare tua madre . - affermò Aron con sicurezza
- Oh grazie Aron ! - esclamò Nadia abbracciando con forza il suo amico .
- E' arrivato il momento di agire - concluse lui .

  
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