.PROLOGO
Era una fredda sera d’inverno, la luna brillava alta nel cielo e tutto sembrava cosi’ sereno, cosi’ tranquillo, quando all’improvviso il gracchiare di un corvo la fece sobbalzare. Stava in piedi, in mezzo alla foresta, non sapeva da che parte andare; aveva la sua voce nella testa, non riusciva a toglierla dalla mente. Era disperata. Le catene che aveva ai piedi e che era riuscita a togliere le avevano lasciato dei segni rossi sulle caviglie, stringeva i denti per il dolore. Non fu solo il corvo a farla spaventare, fu anche il calpestio di foglie. La stava inseguendo, presto l’avrebbe raggiunta e dove poteva nascondersi? Gli alberi erano spogli, non l’avrebbero aiutata a proteggersi da lui. Ma non poteva nemmeno stare lì ferma ad aspettare, doveva muoversi; lentamente inizio’ a camminare temendo ad ogni minimo movimento di farsi sentire da lui.
Ma era troppo tardi…lui l’aveva vista e con gli occhi rossi di sangue bisbiglio’ :
“Sei mia…Nessuno puo’ averti tranne me …tutti gli altri moriranno…..sarai sempre mia…”
Queste parole rieccheggiarono anche nella sua mente e la fecero spaventare ancora di piu’, tanto che inizio’ a correre, sperava di uscire fuori dalla foresta e raggiungere la strada principale cosi’ da poter chiedere un passaggio a qualcuno ma non ci riusci’. Inciampo’ e cadde fortunatamente dietro una grande e grossa radice di un albero secolare, almeno sarebbe stata protetta per un po’ di tempo; svenne per la stanchezza e la disperazione e l’ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi ando’ alle uniche persone a lei piu’ care, le uniche che le erano rimaste in questo tetro mondo, le uniche che sapevano ancora amarla veramente……. i suoi fratelli.
E con questo ho aperto le danze. :P da tenere a mente questo pezzo, non corrisponde all'inizio ma più avanti nel corso della storia lo riprenderò...:) buon proseguimento...:D