Sabato,24 marzo 2012


Caro diario,
mi sono sentita diciamo "costretta" a scrivere ancora su queste tue pagine perchè nessuno mi ascolta. Ho tanti dubbi riguardo Rual,ho provato a parlarne con Laura ma lei sembra non capirmi. Mi rassicura ma si vede che non è convinta neanche lei di ciò che dice..si capisce benissimo che Raul questo figlio non lo vuole,che non è pronto ad affrontare una responsabilità del genere,ma io cosa dovrei fare? Tra qualche giorno nostra figlia verrà al mondo e dovrei pensare che mi troverò sola ad affrontare tutto?? Mi sento come sprofondare nel vuoto,in una cosa che non conosco e non so nemmeno come mi comporterò. Ieri quando è venuto a farmi visita era freddo,scostante,non mi ha chiesto nemmeno come mi sentivo,nei suoi occhi non c'era un minimo di emozione. Tu pensi che dovrei parlargli? Non lo so,non ne ho il coraggio..vorrei farlo ma ho paura di quello che potrebbe uscire dalla sua bocca; potrebbe ferirmi,potrebbe farmi molto male,potrebbe farmi andare nel panico più totale..io non voglio perderlo! Non so che fare,anche se dovrei affrontare questo argomento non so nemmeno come iniziare. Da un momento all'altro potrebbero rompersi le acque e a quel punto non avrei più tempo,lo so! Adesso sarà di sicuro in palestra ad allenarsi,o forse chissà rifugiato in qualche posto per cercare di controllare la paura. Domani mattina verrà qui,gli parlerò. Devo farlo,devo farlo se voglio essere felice,se voglio che mia figlia cresca con tutto l'amore e la serenità possibile! Voglio che mia figlia cresca con  me e suo padre accanto. Adesso vado a riposare,ti scriverò domani e ti racconterò tutto. Buonanotte.


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- Cristina si addormentò con tutti questi suoi pensieri,purtroppo non ebbe il tempo di parlare a Raul perchè proprio quella notte si svegliò di colpo..
Le acque si erano rotte,iniziò il travaglio... Tutta la famiglia Giorgi corse all'ospedale,Laura chiese a Raul di andare da Cry per rassicurarla ma lui non si mosse guardandola pietrificato.Cosi senza perdere tempo Laura andò da lei cercando di tranquillizzarla,si accorse che Cristina aveva le lacrime agli occhi,di sicuro non era solo per il dolore che stava provando. Dopo due ore di travaglio fu portata in sala parto e Laura era con lei.


Nel frattempo in sala d'attesa c'era Paolo che andava avanti e indietro,poi si sedeva e iniziava a battere il piede a ritmo di musica. Raul che tremava e aveva gli occhi fissi nel vuoto,se ne avrebbe avuto la possibilità sarebbe scappato.