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Autore: mysticmoon    21/09/2006    3 recensioni
Sono trascorsi sette anni dalla fine della guerra tra Yeerk e umani.
Uno degli Animorphs è caduto in battaglia e gli altri ora sono separati, distanti sotto tutti i punti di vista.
Alcuni hanno completamente tagliato i ponti con i vecchi amici. Altri si odiano.
Un obiettivo comune riuscirà a riavvicinare i vecchi amici? Oppure saranno l'astio e il rancore ad averla vinta? Attenzione: inserito nuovo prologo. Il precedente prologo è stato modificato ed è diventato il primo capitolo quindi invito tutti a dargli almeno una scorsa
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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Prologo
La Morte
Della Guerriera


Cari fan degli Animorphs, tenete conto che il libro 54 termini con la guerra della guerra contro gli Yeerk, senza gli eventi di quel futuro descritto dalla Applegate.
La guerra è ormai finita e ora Yeerk e umani vivono in pace, così come Yeerk e altri esseri viventi.
Sono trascorsi diversi anni dalla fine di quella guerra, ma non è affatto finita per gli Animorphs. E lo scopriranno molto presto.
Premetto che essendo inedito in Italia, io non so precisamente cosa accade in quel libro, ma cercherò, in base ai dati che posseggo, di creare una scena quantomeno verosimile. Vi avverto che è passato un po’ di tempo e i nostri ragazzi saranno un po’… cambiati. Io immagino che queste potrebbero essere le evoluzioni dei loro diversi caratteri, quindi è un’interpretazione piuttosto personale.
Soprattutto per Ax, che ammetto di aver odiato e di odiare.
Nota del 17/02/2008: Ho deciso di dare una rinfrescata ai capitoli già scritti e di completare questa fan fiction. Come potete vedere è stata apportata questa modifica quindi non solo la numerazione dei capitoli è cambiata ma sono stati aggiunti altri particolari quindi invito chiunque abbia letto questa storia di dare una scorsa perché seppur non siano fondamentali per lo svolgimento della storia hanno un certo peso.

Il mio nome è Rachel.
Solo e soltanto Rachel.
Non sono più un Animorph.
Non sono più una persona.
Non sono più nulla.
Sono solo una ragazza che sta morendo.
La mia testa è leggera.
I miei occhi non riescono a mettere a fuoco ciò che mi circonda.
Il dolore è la sola realtà in cui mi muovo.
Ho visto a malapena la lama caudale saettare verso di me.
Il resto è solo dolore.
Dolore mentre la lama attraversava la mia epidermide umana per penetrare nel mio fianco e tagliare la debole carne del mio corpo umano.
Dolore mentre sentivo le costole piegarsi e spezzarsi mentre una forza aliena mi sollevava da terra perforandomi un polmone per poi bloccarsi nello sterno, perforando l’osso senza romperlo, facendo di me un macabro fantoccio impalato sulla sua coda letale, un trofeo di carne straziata che il Visser poteva mostrare ai miei compagni inorriditi.
Ironia della sorte, in quel momento ebbi un flash su come avrei commentato una scena simile se fosse accaduto in un film: avrei pensato che quel maglione rosso non era dei migliori perché il sangue impregnava la lana scurendola e che sarebbe stato meglio qualcosa di giallo o bianco.
Ho guardato il cielo per secondi che sono parsi ore, poi tutto è diventato sfocato e in movimento ed un attimo dopo ho colpito il terreno di petto e vomitato sangue mentre un brandello di sangue e osso sicuramente restava attaccato alla coda del feroce andalita.
Non sono riuscita neanche ad aiutare Cassie che mi trascinava via e adesso sono qui, all’interno di un tubo di cemento, appoggiata a Cassie e morente, con Tobias che abbraccia lei e stringe la mia mano.
Mi pento di tutto quello che ho fatto.
Mi pento di aver ferito la mia famiglia.
Mi pento di essere stata una pazza isterica.
Mi pento di aver disubbidito a Jake.
Mi pento di aver insultato Marco.
Mi pento di aver fatto preoccupare Cassie.
Mi pento di tutti i problemi che ho causato.
Vorrei avere una seconda chance per poter dimostrare che sono una persona buona.
Io non sono malvagia.
Non sono malvagia.
Non lo sono.
Ho sbagliato ma sono pentita.
Vedo la luce ed una voce mi chiama.
Pensavo che la morte fosse gelida invece è così calda e accogliente…
Rachel...
  
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