era una notte buia e tempestosa..

"alleeeeeeeeeeeeeeen kuuuuuuuuun!!!!"

una voce stridula di donna interrupe kanda nel mezzo della sua meditazione.

_tzè_ ma per fortuna non era lui l'oggetto delle ricerche dell'esorcista.

"linaleeeeeee hai mica visto yuuuuuuu?????"

_tzè_ era la dannatissima voce di lavi e ancora una volta quel maledetto lo stava chiamando per nome.

incapace di ignorarlo kanda si alzò uscì dalla stanza e si mise a sbraitare contro il giovane Bookman:

"dannato baka-usagi ti apro in due!!! ti ho detto un milione di volte di non chiamarmi per nome!!"

ovviamente lavi non lo ascoltava nemmeno.

"senti yu mi dai una mano a sistemare i libri in biblioteca?"

"assolutamente no"

"grazie mille yu" il sorriso di lavi abbagliò tutto il corridoio per quanto era ampio e luminoso.

prese il suo compagno per un braccio e lo trascinò in biblioteca tra gli insulti e le minacce di morte che piovevano dalla bocca di kanda.

I libri che dovevano mettere in ordine si trovavano nello scaffale più nascosto della biblioteca, quelli che non consultava mai nessuno e ormai erano pieni di muffa e polvere.

erano tantissimi ed effettivamente lavi non ce l'avrebbe mai fatta da solo, ma non poteva chiedere aiuto a qualcun altro?

la prima mezz'ora passò tranquillamente, lavi blaterava per un po' poi, si metteva a fischiettare e dopo un po' ricominciava a blaterare.

andarono avanti così finchè a Kanda non cadde un libro dalle mani.

si chinò per raccogliero e anche lavi fece lo stesso,si mosse veloce, prese il libro dalle mani di kanda e lo rimise nello scaffale con la mano destra mentre con la sinistra teneva il polso dell'amico.

in un attimo l'esorcista dai capelli corvini si ritrovò con la schiena contro quello stesso scaffale, il volto del suo compagno a mezzo centimetro dal suo.

"che cos"

non riuscì a terminare la frase, le labbra di lavi si erano dolcemente posate sulle sue impedendogli di parlare.

per un attimo kanda si sentì stordito, il profumo di lavi volava tutto intorno a lui, ed era tremendamente buono, anche le sue labbra sapevano di buono.

il ragazzo dai capelli rossi si staccò per un attimo, guardò kanda negli occhi e sorrise lieve un po' a mo' di scusa.

il primo inpulso fu quello di tiragli un pugno, ma il secondo, che prevalse sull'altro, fu quello di baciarlo di nuovo.

kanda prese lavi per il colletto della divisa e lo tirò verso di se e lavi dal canto suo non si fece scappare l'invito.

il secondo bacio fu diverso però.

lavi questa volta era sicuro di non rischiare la vita, fu molto meno dolce e molto, molto più passionale.

ad un tratto kanda si ritròvò sdraiato sul pavimento di marmo freddo senza capire bene come fosse finito in quella posizione.

ma scoprì che la cosa non gli importava.

il profumo di lavi lo avvolgeva e lo scaldava.

le mani del compagno lo accarezzavano, si muovevano lungo il suo corpo, sicure e delicate.

era tremendamente eccitante.

per un attimo un barlume di ragione illuminò kanda

"fermati" mugugnò con il braccio contro il petto di lavi in uno scarso tentativo di spingerlo via

le labbra di lavi si spostarono dal suo collo all'orecchio:

"come?" sussurò e intanto la sua mano destra scivolò giù lungo la pancia fin dentro i pantaloni di kanda.

il braccio di kanda si riposò docilmente sul pavimento.

"mm..n..niente" riuscì a rispondere e sentì la risatina sommessa ma vittoriosa di lavi.

ormai era prigioniero,non sarebbe riuscito a opporsi nemmeno se lo avesse voluto.

e se qualcuno li avesse visti? che cos'avrebbero pensato? scoprì che non gli importava nemmeno di quello.

lavi continuò a giocare con l'orecchio di kanda mordicchiandolo.

poi cominciò a sussurgagli delle parole..kanda non ne afferrava mezza, troppo concentrato su quanto suonasse sensuale la voce del compagno.

quante cose non aveva mia notato prima di quella sera.

"uff!" sbuffò lavi.

si alzò e poi aiutò kanda, ancora intontito, ad alzarsi.

probabilmente stava arrivando qualcuno dato che il giovane bookman si stava risistemando giacca e capelli.

era un po' deprimente vedere quanto fosse rimasto "integro" mentre invece kanda era praticamente mezzo nudo.

"lavi?"

"arrivo arrivo"

stava per andarsene, ma poi si voltò verso kanda e si avvicinò al suo orecchio:

"se vuoi - mormorò - vengo a trovarti nella tua stanza dopo, così finiamo il discorso da dove l'abbiamo interrotto"

kanda finì di sistemarsi e si avviò verso l'uscita.

vide lavi tra gli scaffali che dava dei libri al signor Reever.

_è arrivato giusto in tempo_

adesso aveva due possibilità: non farsi trovare in camera e lasciare tutto com'era finito dietro quei maledetti scaffali, avrebbe fatto finta che non fosse successo nulla e la sua vita sarebbe continuana normalmente, oppure poteva farsi trovare in camera.

li poi però nessun signor reever sarebbe arrivato a fermarli, stavolta sarebbero andati fino in fondo.

vagabondò per un'ora tra i corridoi dell'ordine incerto sul da farsi.

alla fine giunse alla sua camera.

lavi era li che lo aspettava nella posa che lui definiva "da figo"

il piede appoggiato al muro, le braccia conserte, lo sguardo perso chissà dove i capelli scompigliati senza la fascia che di solito li teneva un pò più in ordine.

quello che kanda non aveva mai notato è che era figo sul serio.

aprì la porta.

"posso?" chiese lavi.

"ADESSO mi chiedi il permesso?!"

"non fare l'offeso ora..non mi è sembrato che la cosa ti dispiacesse - sollevò con le dita il viso di kanda e lo avvicinò al suo - oppure mi sbaglio?"

non non si sbagliava, non poteva più resistergli proprio no, ma non gli avrebbe dato di nuovo la soddisfazione della vittoria.

"si che ti sbagli!"rispose, anche se ormai erano già dentro la stanza e la porta si era chiusa alle loro spalle.