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Autore: Locchans Coffee    14/02/2012    2 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction su Claymore!
Partecipa al Sisterhood (Claymore Contest) indetto da visbs88 ed ha chissà come ottenuto il secondo posto...
"Non era mai stata brava a capire le persone, Ofelia.
Non ci riusciva. "
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Comprensione:

Non era mai stata brava a capire le persone, Ofelia.
Non ci riusciva.

Perché capire le persone se l’unico scopo della propria vita era combattere?

Non aveva mai nemmeno capito perché Maria, la sua invadente compagna di allenamento,  si preoccupava a quel modo quando si feriva.
Non c’era certo bisogno di urlare a quel modo.

Che persona irritante…

Se si combatte contro dei mostri è ovvio che ci si ferisca.
Se si combatte contro dei mostri è ovvio che si muoia.

Perché allora preoccuparsi per le altre?

Non capiva che cosa esattamente intendessero le altre quando parlavano di amicizia.
Insomma, l’amicizia non ti salva la vita.

Perché non pensare di più alla forza?

Perché non pensare di più a come sfuggire a tutta quella noia?
 

Era noiosa Maria.
Continuava a parlare, senza fermarsi un attimo.
Non aveva desiderato altro che farla tacere, in qualche modo.
Era debole Maria.
Aveva raggiunto il limite troppo presto.

 

Una lettera.

Una lettera nera.
 

Le aveva affidato quell’incarico.
Non parlava.
Gridava.
Non rideva.
Ringhiava.
Aveva sempre desiderato farla tacere, in qualche modo.

 

E allora perché, ora che non avrebbe mai più parlato…

le mancava?
 

Non era mai stata brava nemmeno a capire sé stessa, Ofelia.

Ed eccomi qui. Dato che sono incredibilmente riuscita ad arrivare seconda ad un contest credo che dovrò fare la seria.
Quindi non vi dirò che mi sono messa a correre per tutta la casa urlando cose senza senso.
Dovrei fare due ringraziamenti a random: visbs88 che, oltre ad aver indetto il contest mi ha spinto a vedere l'anime e mio fratello che continua a sopportarmi anche se lo costringo a gioire con me per cose che non conosce.
Quindi lascio qui di seguito il giudizio della giudiciA...


Grammatica e lessico: 9/10.
Stile: 14.5/15.
Originalità: 10/15.
IC dei personaggi: 12.5/15.
Attinenza al tema: 10/10.
Gradimento personale: 4/5.
Punti bonus Ofelia: 3/3.
Punteggio totale: 63/73.
Giudizio:
Una storia molto breve e molto espressiva. Mi è piaciuta tanto, davvero.
Andiamo con ordine. Ti ho tolto quel punto alla grammatica per due motivi: il primo, un congiuntivo mancato in questa frase: “Non aveva mai nemmeno capito perché Maria, la sua invadente compagna di allenamento, si preoccupava a quel modo quando si feriva.”; ci andrebbe un “si preoccupasse”. Sono molto sensibile per i congiuntivi, ahimè ^^’ il secondo motivo è più un fattore di lessico (visto che la grammatica è ottima, a parte quella svista). La flash è efficace e in effetti è descritta dal punto di vista di una Ofelia molto confusa, ma trovo che in alcuni punti avrebbe potuto essere un pochino più ricercato, un po’ come è nel manga. Ciò non toglie comunque che la storia fosse scritta in modo corretto. Ho amato molto anche lo stile che hai scelto: sai, ammetto di avere all’inizio storto il naso per l’impaginazione che hai utilizzato, mi era sembrata confusionaria, ma poi l’ho apprezzata davvero molto! L’ho trovata espressiva, in un certo senso ti fa entrare nei pensieri della guerriera, contraddittori, rapidi e un po’ confusi. La flash ha un ritmo molto spezzato che però si addice benissimo a ciò che hai voluto descrivere. Quel mezzo punto te l’ho tolto perché ho notato un paio di ripetizioni (che non sono quelle volontarie, ovviamente): “…si preoccupava a quel modo quando si feriva. Non c’era certo bisogno di urlare a quel modo.”, ti conviene sostituire uno dei due “a quel modo” con qualcos’altro, magari con un “così”, “così tanto”. La seconda invece è qui: “Perché allora preoccuparsi per le altre? Non capiva che cosa esattamente intendessero le altre”, magari il primo “le altre” potrebbe essere sostituito con “le compagne”. Vedi tu comunque come correggere, i miei sono suggerimenti. Devo poi dire che il tema è stato sviluppato benissimo: non ho tolto niente all’attinenza perché tutta la trama verte sull’argomento che vi avevo proposto, proprio come volevo io, nulla da aggiungere riguardo a questo. Venendo ai punti più deboli della fic, ti ho tolto quei punti alla caratterizzazione perché di Ofelia ho visto un po’ poco nella tua storia. Non è che sia OOC, anzi, non ho trovato nulla che mi facesse pensare “Accidenti, questo Ofelia non l’avrebbe mai detto!” o roba simile, anzi, è IC. Ma hai forse scelto di trattare il lato più banale del suo carattere, ecco perché ti ho penalizzata. Di sicuro a lei non importa nulla dei pericoli della battaglia e non è nemmeno il tipo da sentimentalismi con le compagne, ma trovo che sarei stata più contenta di trovare qualcosa anche del suo lato più sadico e più folle, non so se mi spiego. La tua è Ofelia, ma avrebbe potuto esserlo molto di più. Spero di averti fatto capire bene il mio punto di vista; per quanto riguarda Maria, direi che sono rimasta colpita dal modo rapido e coinciso con cui hai saputo descriverla. Non è approfondita molto, ma l’ho apprezzata, perché in pochissime parole sei riuscita a darmi un’idea chiara di lei e del suo carattere, hai tutta la mia stima per questo. Infine, l’ultimo punto, quello più dolente, l’originalità. Ti ho scalato parecchi punti per via del discorso della carta nera e dell’amica che si risveglia. Forse tu non sei in pari con il manga, anzi, se non ricordo male avevi visto solo l’anime, dove le carte nere entrano in gioco una sola volta; ma nel manga qualche altra vicenda in cui compaiono c’è (una, tra l’altro, coinvolge proprio Ofelia), altri risvegli e morti dolorose di amiche ce ne sono, quindi mi dispiace, ma non potevo trovare originale il modo in cui hai fatto concludere la vicenda di Ofelia e Maria. La frase finale mi è piaciuta tantissimo, ma la tematica delle carte nere, se non poteva essere evitata, forse sarebbe dovuta essere approfondita meglio. L’originalità in fondo è un parametro in parte soggettivo, uno trova una storia più o meno originale anche a seconda dell’esperienza, quindi spero che tu non te la prenda, davvero.
In conclusione, comunque, ho davvero apprezzato questa flash in cui hai espresso in modo ottimo dei concetti che mi sono piaciuti molto. I miei complimenti ^^

  
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