MUSICA
Prende
il violino dalla custodia preziosa e si posiziona davanti al leggio.
Uno
sguardo alla finestra aperta e al cielo limpido. *sì
è il momento giusto*. Apre
lo spartito e lo posiziona sul podio di fronte a sé. Non gli
è mai servito più
di tanto, ha sempre imparato i brani a memoria, ma la sicurezza di
averlo lì, è
come un’ancora di salvezza pronta ad aiutarla nei momenti di
difficoltà. *Ora è
tempo di concentrarmi e lasciarmi andare, devo riuscire a rilassarmi.
Non posso
continuare a soffrire così, gli incubi mi stanno
perseguitando. Devo trovare un
po’ di pace e dare libero sfogo alla mia anima. L'unico modo
è suonare e questa
volta farò senza trattenermi, darò fondo alle mie
energie, lascerò la mia arte
danzare insieme al mio spirito, niente e nessuno potrà
distogliermi dalla mia
musica*.
Posa
l'archetto sulle corde e immediatamente una dolce melodia si innalza
leggera
nell'etere. Poche note e i suoi occhi si chiudono ignorando i piccoli
disegni
che sul pentagramma creano una melodia. Non segue più un
ritmo ben preciso, si
lascia andare alle sensazioni e alle emozioni del momento. Continua a
suonare
come presa da una strana magia. E' sempre stata la sua passione, niente
le ha
mai impedito di suonare, niente le ha mai impedito di sognare. L'unica
cosa che
la rende unica è la musica, l’unica cosa che la
rende viva. Non c’era mai stato
niente di più importante per lei, la musica era la sua vita,
le note la sua
linfa vitale. Un unico desiderio nel corpo, poter continuare a creare
dei
piccoli momenti solo per lei. Niente riusciva a distrarla in quei
momento,
niente poteva fermarla. Ogni cosa poteva ispirarla, ogni momento era
perfetto
per ispirarsi. Ma ora non è più così,
ora sa che l’ispirazione avviene solo per
un motivo, solo per un’immagine. Quando inizia a suonare
cerca sempre di
liberare la mente da ogni ingombro, ma alla fine l’unica
immagine piacevole che
riesce a farla sentire perfetta è quella, sempre quella. E
così viene rapita
dal mondo magico della musica e si lascia andare completamente, non un
pensiero,
non una paura, niente può scalfirla, tutto è
immobile, tutto è eterno. Tutto
solo grazie a Lei.
Momenti
magici che solo lei riesce a comprendere, che solo lei può
assaporare, che solo
lei può creare. Il mondo rimane fuori per quei pochi attimi
di pura estasi,
tutto è perfetto, lei è perfetta.
Un profumo speziato le penetra nelle narici, un profumo da uomo che
conosce
perfettamente. Apre gli occhi lentamente continuando a suonare
leggiadra, non
vuole interrompere la melodia che le sue mani stanno creando. Sorride
nel
vedere l’ombra che furtiva si nasconde per non farsi vedere.
*Haruka*
-E'
molto tempo che sei lì?- Parla lenta e senza urlare, sa che
lei può sentirla.
Un’ombra
si palesa davanti ai suoi occhi rossa in volto.
-Scusami,
volevo solo ammirarti, non interromperti. Era così bello
quello che stavi
suonando.- Un rossore sulla pelle di Haruka, un sorriso sul viso della
violinista.
-La
prossima volta entra pure, non mi dai fastidio. Anzi.- un velo di
rossore sulle
sue gote.
-Sei
tu ad ispirare la musica che ti piace tanto- Interrompe di suonare e si
avvicina ad Haruka.
Si
alza
sulle punte e le da un bacio furtivo sulle labbra.
-Sei
tu la mia musa ispiratrice, ti prego continua ad ispirarmi- un sussurro
all’orecchio,
una promessa lunga un’eternità.