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Autore: Hina93    21/02/2012    9 recensioni
Una piccola KibaIno, coppia che amo particolarmente.
Lascio a voi il grande piacere di leggerla e di sapere come la trovate!
“Dimmi che mi ami”.
“No!” urlò Ino.
“Lo so che mi ami! Dimmelo!” rispose il ragazzo davanti a lei.
Ino scosse la testa, facendo ondulare la coda.
“No! Io non ti amo! Io ti odio! Ti odio!”.
Il ragazzo non demorse, e prendendo la nuca della ragazza, la baciò con foga.
E Ino ogni volta rimaneva con il fiato sospeso.
Ogni volta voleva resistere.
Ogni volta ci cascava.
Rispose a quel bacio, aggrappandosi con tutta se stessa al corpo muscolo del ragazzo.
Che cosa provava con lui? Amore? Amicizia? Attrazione? Odio?
[...]
Ma, forse, in quei mesi aveva capito di amarlo, di non riuscire a vivere senza di lui.
Kiba era diventato indispensabile: con il suo carisma, il suo sorriso, le sue battute, i suoi istinti.
Le mancava ogni piccola cosa di lui, persino i suoi difetti.
Le mancavano quelle carezza rare, piene di dolcezza ricevute dopo che avevano finito di fare l’amore.
Quei momenti in cui annusava i suoi capelli, tenendo gli occhi chiusi.
Era ignara di cosa pensasse, di che emozioni provava.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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n “ Ci casco sempre, Yamanaka”

“Dimmi che mi ami”.
“No!” urlò Ino.
“Lo so che mi ami! Dimmelo!” rispose il ragazzo davanti a lei.
Ino scosse la testa, facendo ondulare la coda.
“No! Io non ti amo! Io ti odio! Ti odio!”.
Il ragazzo non demorse, e prendendo la nuca della ragazza, la baciò con foga.
E Ino ogni volta rimaneva con il fiato sospeso.
Ogni volta voleva resistere.
 Ogni volta ci cascava.
Rispose a quel bacio, aggrappandosi con tutta se stessa al corpo muscolo del ragazzo.
Che cosa provava con lui? Amore? Amicizia? Attrazione? Odio?
Ino non era sicura di nulla, con lui tutto era messo in discussione.
Spostò le labbra, fissò qualcosa d’indefinito.
“Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio..” sussurrò.
“Perché non lo accetti? Lo so che mi ami!” disse, alzando la voce.
“Basta! Smettila! Dovrei amarti, dimmi il perché!” gli rispose Ino, piantando i suoi occhi chiari in quelli scuri di lui.
“Perché vieni tutte le sere da me? Perché quando facciamo l’amore, dici di amarmi, mi chiedi di non abbandonarti: perché Ino? Per te è solo sesso?”.
“Io non lo so..” sussurrò la ragazza.
Vide la delusione negli occhi del ragazzo, la rabbia.
“Cresci Ino..” le disse, respirando rumorosamente, come un animale in gabbia.
La lasciò, lì sola, davanti all’albero che li aveva visti peccare per la prima volta.

Erano passati alcuni mesi, troppi giorni che Ino non gli parlava.
Ma, forse, in quei mesi aveva capito di amarlo, di non riuscire a vivere senza di lui.
Kiba era diventato indispensabile: con il suo carisma, il suo sorriso, le sue battute, i suoi istinti.
Le mancava ogni piccola cosa di lui, persino i suoi difetti.
Le mancavano quelle carezza rare, piene di dolcezza ricevute dopo che avevano finito di fare l’amore.
Quei momenti in cui annusava i suoi capelli, tenendo gli occhi chiusi.
Era ignara di cosa pensasse, di che emozioni provava.
Il modo in cui sorrideva, con fare accattivante e selvaggio, quando sapeva di avere ragione.
Le mancava persino quando la prenderla in giro, fissandola con quegli occhi animaleschi, da lupo selvaggio e poi la derideva.
Le mancava il modo in cui facevano l’amore, sempre troppo selvaggio, pieno di passione.
Kiba aveva una serie di meravigliose debolezze, che lei amava.
Aveva passato momenti stupendi, piccole cose così. Però.... amava le piccole debolezze che conosceva soltanto lei. Questo lo rendeva l’unico che era riuscita ad amare. Anche lui ne sapeva delle belle sul suo conto, doveva conoscere tutti i suoi peccatucci.
Queste cose, pensò Ino, la gente le chiama imperfezioni, ma non lo sono. Sono la parte essenziale.
 Poi ognuno di noi sceglie chi fare entrare nel nostro piccolo, strano mondo. Lei non era perfetta. E il tempo le aveva tolto molte incertezze. Nemmeno Kiba era perfetto.
Ma era riuscita a porgersi una domanda: erano perfetti l'uno per l'altra? Era questo quello che contava.*
Ino sospirò e, facendosi coraggio bussò alla porta.
La sua forza per un momento vacillò e, se non voleva più sapere niente di lei, riusciva anche a capirlo.
Aprì la porta e il suo fedele compagno Akamaru, che vedendola scodinzolò felice.
Ino sorrise e lo abbracciò, mentre il cane abbaiava e le leccava la guancia.
“Akamaru che hai?” chiese il suo padrone.
Ino alzò lo sguardo e lo vide. Avrebbe voluto abbracciarlo, chiedergli scusa per il suo comportamento infantile, ma lo stupore nei suoi occhi la bloccava.
“Cosa ci fai qui?” chiese lapidario, fissandola.
“Ero venuta a parlare con te, anche se non mi vuoi ascoltare!” disse dura, puntando i suoi occhi in quelli di Kiba.
Il moro annuì e la lasciò entrare e, sparì.
Ino rimase a fissare la sala-cucina. L’aveva vista così tante volte, e quel giorno era più disordinata del solito.
“E’ questa la casa di un Inuzuka?” disse sconcertata prendendo l’asciugamano che, il ragazzo le aveva portato.
Kiba sorrise debolmente.
“Ultimamente, a parte Naruto, Shino e Hinata non ho avuto molte visite, e loro non hanno bisogno di smancerie..” osservò il ragazzo, sedendosi sul divano.
Akamaru corse verso il padrone e si accoccolò accanto, Kiba ridendo lo accarezzò dolce.
Ino rimase a fissarlo, con il panno tra le mani.
“Cosa dovevi dirmi?” chiese.
Ino rimase in silenzio per un attimo, fissando il pavimento.
Rialzò lo sguardo e lo fissò decisa.
“Ti ricordi quella sera, quando mi hai chiesto se ti amavo?”.
“Sì, ma non sei costretta a dirmi che mi ami se non è vero” aggiunse Kiba, fissandola duro.
Ino si sentì spiazzata, e reagì.
“Sono venuta qui per parlarne..”.
“In confronto a te, io non ne voglio parlare” puntualizzò il moro.
“Perché scusa? Io credo che... ”.
“Tu credi, Ino? Credi che sia bello non ricevere una risposta così importante? Che cosa credi che fosse solo sesso il nostro? Che non abbia un briciolo di cuore? So di essere animalesco, selvaggio, puoi dirmi ciò che vuoi, ma ho un briciolo di intelligenza, rifletto: è quello che provo per te non è solo sesso!” disse adirato, alzandosi minaccioso.
Akamaru fissò il compagno di una vita.
Ino continuò a guardarlo in silenzio per molti minuti.
“Ho capito, ti ho ferito, me ne faccio una ragione ma… Io sono venuta qui per dirti che ti amo, che sono disposta a tutto pur di stare con te e che mi dispiace. Volevo dirti che in questi mesi ho capito quanto sei importante per me, di quanto mi manchi. Io non sono perfetta Kiba, e lo sai. Non so come andrà la nostra storia, se ne avremmo mai una: io so solo di amarti”.
Era dura, decisa, forte: lei era abituata così. Era questa la sua natura.
Improvvisamente Kiba, minaccioso come non mai, si avvicinò a lei.
La spinse contro il muro e, fissandola con astio, appoggiò la sua fronte su quella di Ino.
Finalmente, il color cielo di Ino poterono immergersi nei suoi, color terra. Era la senzazione più bella che avesse mai provato nella sua vita.
Ino riconobbe negli occhi di Kiba una luce diversa, che giurò di non avere mai visto.
Osservò quel viso che amava come non mai, e lui non sapeva quanto.
“Ci casco sempre, Yamanaka” sussurrò Kiba, sorridendo debolmente.
Ino sentì le lacrime salirle agli occhi.
“Mi dispiace… Mi dispiace Kiba… Mi dispiace..” prese il viso del ragazzo nelle mani, baciandolo, chiedendogli continuamente scusa.
Kiba la fermò.
“Non è solo colpa tua, ho fatto la mia parte anche io. Mi dispiace averti fatto capire il contrario di ciò che provo”.
Ino lo abbracciò, sussurrando parole sconnesse.
Kiba non respinse l’abbraccio, ma nemmeno le rispose, invece, le alzò il mento e la baciò.
Ino rispose a quel bacio, aggrappandosi come la sera di alcuni mesi fa, a lui.
Kiba la spinse verso la camera, poi si fermò.
“Abbiamo tempo per questo, Yamanaka..”.
Ino rise e annuì.

ANGOLINO DELL’AUTRICE

Una KibaIno, perché io amo questa coppia!! La amo con tutta me stessa, anzi: forse amo più Kiba... xD
No a parte gli scherzi, ho scritto questa storia di getto, mentre finivo lo studio di una funzione!
Quindi tra un numero e l’altro ecco venuta fuori sta storia! Spero vi piaccia!
Ah quasi dimenticavo! La cosa che pensa Ino, che ho segnato con un asterisco, non è mia ma tratta da fil Will Hunting: genio ribelle, uno dei film più belli che abbia visto!
Un bacio, e recensite e ditemi tutto quello che c’è da dire!
J Hina93
  
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