21/02/2012
1 recensioniFandom: Eyeshield 21
Personaggi: Seijuro Shin [Nominato: Sena Kobayakawa]
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, Shonen-ai, What if? (E se…)
Conteggio Parole: 729 (FiumiDiParole)
Note: 1. Non è il massimo dell’originalità XD lo soXD e non ha neanche tanto sensoXD Ma spero vi piaccia ugualmente :3
2. Fanfiction partecipante alla seconda edizione del CoW-T indetto da maridichallenge. Squadra Magic Stick. Scritta per la seconda missione. Il prompt era preservativo e doveva essere una fic con rating SAFE, quindi: niente p0rnXD
3. Tutto quello che scrivo è per te amore! Ti amo >ç<
{ Relationship ~
Da quando Shin aveva iniziato a frequentare seriamente Sena - 'seriamente' perché ormai si poteva dire che avessero una vera e propria relazione -, aveva sempre cercato di migliorarsi in ogni campo.
Non poteva permettersi di essere una delusione per il running back, né di essere inferiore a lui in qualcosa… e proprio per quel motivo aveva addirittura incrementato i suoi allenamenti, mosso dal solo obiettivo di raggiungere e superare le capacità di velocista dell'altro atleta - l'aveva sempre detto che dinnanzi alla velocità la sua forza non sarebbe servita a niente, e Sena aveva confermato sin da subito quelle sue convinzioni.
Ovviamente Shin non si era fermato solo a quello e, nel suo lungo cammino per migliorare agli occhi del suo compagno, si era anche interessato ad altre cose... cose per così dire 'più intime'.
Era sempre stato più interessato agli allenamenti che a cose più ‘materiali’, per quel motivo non aveva mai avuto modo di documentarsi su cose come il sesso, ma da quando frequentava il running back si era ritrovato a fare i conti con delle cose 'nuove'.
Takami gli aveva sempre detto che lui era in grado di riconoscere le persone solo attraverso la loro muscolatura, e proprio per quel motivo non riusciva mai a rendersi conto quando qualcuno si metteva qualche indumento buffo o cambiava look – Sakuraba si era tagliato i capelli? Perché? Li aveva mai avuti lunghi?
Ma con Sena aveva lentamente iniziato a scoprire che c’era qualcos’altro oltre la sua esile muscolatura ed i suo occhi si erano ritrovati a cercare con crescente necessità i capelli castani del running back, gli occhi color della cioccolata e le sue piccole labbra che si distendevano in un sorriso quasi imbarazzato quando Shin lo fissava forse troppo intensamente.
Pian piano aveva anche iniziato a sentirne il profumo e ad aver voglia di afferrarlo per stringerlo a sé – non con l’obiettivo di placcarlo, ma solo per sentire quel corpo vicino al suo.
Proprio per quelle nuove sensazioni Seijuro aveva deciso di spingersi verso dei territori per lui ancora inesplorati. Se all’inizio c’erano state solo le carezze ed i timidi baci, lentamente questi ultimi erano diventati più caldi e vogliosi: così tanto da far bruciare anche il suo corpo.
Non era stupido né era un vero e proprio ignorante in materia, perché anche a lui era capitato di svegliarsi con un’erezione la mattina, ma semplicemente non si era mai interessato al sesso.
Aveva sempre trascurato i segnali del suo corpo in piena adolescenza, preferendo concedersi una doccia fredda a delle carezze forse più appaganti, ma con Sena non poteva continuare a fare come se nulla fosse.
Sentiva il crescente bisogno di esplorare il corpo del più piccolo, di carezzarlo e di stringerlo a sé, e arrivati a quel punto sapeva di non poter più mettere a tacere quella sua necessità.
Farlo significava deludere Sena e non poteva permetterselo. Ma nonostante quella sua convinzione, e gli sforzi fatti per scoprire come funzionassero certe cose di coppia, scoprì ben presto di avere un avversario ostico da affrontare.
Il distributore di preservativi.
Shin sapeva che, se voleva fare certe cose con il running back, doveva per forza acquistarli perché, essendo una persona matura e responsabile, non poteva accettare di fare del sesso non protetto con Sena.
Eppure quel aggeggio si metteva contro la sua ‘crociata’ per l’acquisto dei preservativi.
Non solo era complicato scegliere il ‘tipo’ che desiderava comprare – non erano tutti uguali? Che differenza c’era tra quelli alla fragola e quelli ‘extrasense’? –, ma quando faceva la sua scelta la macchina smetteva di funzionare.
Uscivano sempre delle scintille quanto premeva il tasto corrispondente ai preservativi scelti, e come se non bastasse dal ripiano in basso non scendeva niente.
Shin sapeva benissimo di avere un rapporto ‘conflittuale’ con la tecnologia ma, bene o male, era sempre riuscito a cavarsela senza troppi intoppi… ma non quella volta.
Si rifiutava categoricamente di fare qualsiasi cosa con Sena senza i preservativi ma se quel distributore non collaborava che poteva fare?
Chiedere al running back di acquistarli era fuori discussione. Che cavaliere sarebbe stato nel lasciare all’altro quel compito? Per non parlare del fatto che Sena sarebbe morto d’imbarazzo prima di riuscire ad avvicinarsi a quella macchina.
Quindi quello era compito suo.
Non gli importava se il distributore di preservativi aveva vinto anche quell’ultima battaglia – costringendolo ad andare dal suo compagno a mani vuote –, perché Shin non era pronto ad arrendersi: avrebbe vinto quella guerra… prima o poi.