Fanfic su artisti musicali > LM.C
Ricorda la storia  |      
Autore: Vortex    22/02/2012    1 recensioni
Non gli sarebbe servita la benché minima stramaledetta luce per brillare, era nato per intrattenere gli altri, faceva scena e a volte nemmeno intenzionalmente. Avvicinandosi a lui aveva cominciato a risplendere per riflesso e, anche se le tenebre erano il suo posto, non aveva fatto altro che emergere.
{MiyavixMaya}
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, miyavi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: Anche se mi piacerebbe poter dire il contrario, maya e Meev non mi appartengo e ciò che viene descritto in questa fanfiction non corrisponde alla realtà dei fatti -per esserne certi bisognerebbe chiedere a loro, comunque dubito davvero che sia andata così- è un frutto della mia testolina, già.


Just for one night

Scusami, ma per un altro po’
lasciami dormire con il tuo nome.
-The GazettE, Guren.

 


<< Andrà tutto bene, vedrai Masashi … >> disse dolcemente. Mayatan adorava il modo in cui era capace di sussurrare, gli sembrava quasi che la sua voce fosse in grado di penetrargli la carne ed entrare a far parte di lui. Era un po’ come il sangue all’interno del corpo umano, pensandoci. Lo pervadeva interamente, gli dava la forza di continuare a muoversi e respirare; gli entrava nel cuore e poi circolava all’interno nelle vene.

Tratteneva le lacrime Miyavi, se le ricacciava in gola deglutendo con forza. Era un tipo che si emozionava facilmente lui, ma l’istinto di protezione nei confronti di chi amava lo spingeva addirittura a reprimere le emozioni pur di tutelare la persona che aveva bisogno di difendere. Mayatan era tra le sue braccia, le spalle statiche, non un tremore in tutto il corpo. Però gli occhi tradivano una sottile patina lucida. Una lacrima ruppe gli argini e fu questione di secondi prima che le guance si bagnassero completamente. Non era come Miyavi. Non ci riusciva.

Voleva gridare Mayatan, con quanto fiato gli era rimasto in corpo, ma era solo un fottutissimo chitarrista di supporto lui, dare aria alla bocca non era suo compito. Rimanere nell’ombra, impegnarsi perché il proprio “capo” potesse risplendere, questo era ciò che doveva fare. Già. Ma come avrebbe potuto farlo? Miyavi era … indescrivibile. Non gli sarebbe servita la benché minima stramaledetta luce per brillare, era nato per intrattenere gli altri, faceva scena e a volte nemmeno intenzionalmente. Avvicinandosi a lui aveva cominciato a risplendere per riflesso e, anche se le tenebre erano il suo posto, non aveva fatto altro che emergere.
Mayatan non aveva davvero bisogno di Miyavi, non per sempre. Il musicista si era semplicemente preso cura di lui, aveva visto la luce che nascondeva prima ancora che Masahito stesso potesse farlo, e l’aveva alimentata pian piano fino a renderla una vera e propria esplosione. Per questo Mayatan non poteva restare. Doveva tirare fuori la voce che rinchiudeva nella propria gola, mostrarsi per quel che veramente era e dimostrare di non rappresentare semplicemente una delle tante fiamme di Miyavi. Era giusto così. E così sarebbe stato da quel momento in poi, le cose non sarebbero più cambiate, le loro strade si sarebbero divise nell’istante in cui il nome ufficiale sarebbe cambiato e maya avrebbe preso in mano il microfono per urlare con tutta la propria forza ciò che aveva da dire al resto del mondo. Ma, almeno per quella notte, maya era ancora Mayatan, il chitarrista di supporto che non poteva permettersi di fiatare perché lo sapeva, lo sapeva  perfettamente che gridare avrebbe squarciato il petto di Miyavi; era solo un uomo, dopotutto, anche se gli altri se ne dimenticavano. E allora Mayatan represse la voce che riecheggiava in lui, usò tutta la propria forza per serrare le labbra, tanto che quasi dimenticò di respirare.

Miyavi era lì con lui, anche se percepiva i singhiozzi infrangersi contro la propria schiena, non stava piangendo.
<< Andrà tutto bene >>, glielo disse di nuovo accarezzandogli i ciuffi bicromi, si soffermò sulle ciocche bionde, aveva un tocco delicato, nonostante le dita callose. Aggrappandosi con disperazione a quelle solite tre parole, continuava a sussurrare nell’orecchio di Mayatan, ripetendo una nenia alla quale avrebbe potuto credere solo per la durata di quella notte, quando ancora maya gli apparteneva e poteva chiamarlo affettuosamente Masashi, quando baciandogli il collo sentiva i muscoli ancora tesi a causa del peso dovuto alla chitarra ed il suo volto era ancora pieno –gli ricordava quello di un bambino- perché non l’avevano costretto a perdere tutti quei chili, rendendo gli zigomi più sporgenti e la pelle del viso tirata in prossimità delle guance.

Mayatan, però, sentiva che per ogni lacrima versata, qualcosa dentro cominciava a mancargli, e non ci volle molto prima che questa assenza si trasformasse in una voragine, ebbe l’impressione che fosse tanto grande da poter inghiottire sia lui che Miyavi. Forse sarebbe stato meglio così. Non poteva saperlo. Tutto ciò che sapeva era solo che percepiva l’anima incrinarsi mentre il pianto non sembrava dal cenno di volersi interrompere. E del resto perché avrebbe dovuto farlo?
<< Continueremo ad essere sempre tu ed io, hai capito? Saremo sempre Meev e Masashi >>
 


Me l’avevi promesso Tacka-chan.
Me l’avevi promesso che non mi avresti mai mentito.




Note di Vortex: Eccoci qui *scrocchia le le dita*
Allora, prima di tutto volevo dire che questa cosa è ispirata a Denki, nonostante io sia profondamente convinta che Miyavi e maya non siano mai stati davvero insieme, lei mi ha fatto pensare a come sarebbe plausibile il contrario con varie argomentazioni che mi hanno fatto rivedere un po' il mio punto di vista. Avevo nella testa un'idea per una fanfic a pairing MiyavixMaya da quando me l'ha detto, ma doveva essere qualcosa di felice XD
Mi dispiace, purtroppo ho avuto una settimana un po' così e quindi nello scrivere è venuta fuori questa cosa un po' depressa...
Comunque, Denki, se stai leggendo, credo che sia una tua idea quella di far chiamare maya Masashi, ho adorato questo nomignolo e ho pensato di insericelo ma se la cosa ti dà fastidio lo levo eh!
Finito di dire questo, posso anche fare quella che dovrebbe essere l'introduzione alla fanfic, ovvero la scena della notte prima dell'annuncio ufficiale della nascita degli LM.C, qui Meev e maya stanno insieme ed il fatto che si stiano per separare lavorativamente porterà inevitabilmente alla separazione sentimentale, ne hanno il sentore anche se non preferiscono pensare, almeno per una notte, di poter restare insieme per sempre.
Evviva l'allegria! XD
Adesso la smetto di annoiarvi, se vi va fatemi sapere che ne pensate, un parere è la cosa migliore.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > LM.C / Vai alla pagina dell'autore: Vortex