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Autore: Marika_Amberle    24/02/2012    0 recensioni
Una giornata di pioggia. Io da un lato dai binari, tu dall'altro. E allora, bagnata fradicia, decido di provare a fare un passo avanti, di dirti tutto. Ma il risultato è lontano dalle aspettative.
E cerco di guardarti negli occhi, di confessarti quanto ci tengo a te, tutto tramite il mio sguardo. Ma i tuoi occhi, impauriti, fuggono dai miei.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E cade la pioggia


Eccoti lì, appoggiato al muro, con disinvoltura, il cellulare sempre in mano, sotto quel minimo di tettoia a ripararti dalla pioggia, dato che il tuo ombrello non basta. E io, dall’altra parte dei binari, cammino lenta su una riga immaginaria, ascoltando una canzone triste. E mi allontano da te, non ho il coraggio di parlarti. E più cammino, più la pioggia aumenta.
<< Ho capito. >> dico al cielo, sottovoce. << Torno indietro. >> E la pioggia si affievolisce, ma alcune gocce scendono a bagnarmi tutta. E allora, sconsolata, torno a camminare su quella linea immaginaria, ricomincio ad allontanarmi da te. E la pioggia aumenta. Sembra quasi che il cielo mi voglia incoraggiare...

Vai vicino a lui, parlagli, non stare qui sotto questo tempaccio.

Ma girandomi non ti vedo più. Ti sei nascosto, convinto di sfuggire alla pioggia. Ma quella aumenta sempre di più, mi parla sottovoce …

Và da lui…

E allora vado, vengo da te.  Ti vedo contro il muro, tutto bagnato, un po’ come me.
<< Questi ombrelli non servono a nulla, sono tutto bagnato! >> esclami, per rompere il ghiaccio intorno a noi.
<< Almeno tu hai quello di un euro comprato alla fiera, io con quello buono sono bagnata peggio di te! >>
<< Si ma tu non hai la testa bagnata… >>
<< E invece si.. guarda i miei capelli… >> Glieli mostro. << bagnati fradici, dalle radici fino alle punte… >>
E dopo queste battute, scende il silenzio. E cerco di guardarti negli occhi, di confessarti quanto ci tengo a te, tutto tramite il mio sguardo. Ma i tuoi occhi, impauriti, fuggono dai miei.  E allora non so che fare. La colonna sonora del nostro momento è un'altra canzone triste. << Non ci credo, già c’è il tempo brutto, anche l’MP3 si rivolta a me, sento solo canzoni tristi! >> Un lieve sorriso sul tuo viso, ma nulla più. È arrivato il tempo di andar via, il treno è arrivato. Saliamo sollevati mentre la pioggia va diminuendo. Ma non riesco a dire nulla, e tu arrivi alla tua fermata. Mi saluti, scendi, e io ti guardo andare a casa. E guardo fuori dal finestrino, il paesaggio in tempesta, le gocce di pioggia che scivolano sul vetro, perdendosi all’esterno.  Solo allora arriva finalmente una canzone allegra, e sorrido. Sovrappongo la mia voce a quella della traccia. E una frase mi colpisce come una pugnalata.

Don't you see that what you need is standing in front of you?
Eccome se lo vedo, ma tu te ne accorgi? Sai che quello di cui ho bisogno, e che sta di fronte a me, sei tu?


Amberle's Angle
Per niente portata a scrivere qualcosa di vagamente romantico, me ne rendo perfettamente conto... Ma, non so perchè, dovevo scrivere questa storia (si può considerare storia?).. Anzi, più che altro non l'ho scritta, ho solo trasportato i miei pensieri su un foglio bianco perchè è una situazione successa realmente.. E non ho modificato nulla, quindi potrete ben capire come io vada d'amore e d'accordo con l'Amore... La frase deriva dalla canzone  "Something that I want", Grace Potter per la colonna sonora del film d'animazione Disney "Rapunzel". Precisamente la traduzione è "Non vedi che quello di cui hai bisogno è proprio di fronte a te?"
Mi sembra di avervi annoiato abbastanza.. Grazie anche solo per aver letto...
Un bacione,
Amberle.

  
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