Il sole sembrava splendere più che mai quel giorno, ed un debole venticello muoveva le foglie degli alberi.

Improvvisamente una folata di vento scosse la quieta atmosfera, ed un’imponente figura fece la sua comparsa.

Murtagh smontò dalla sella di Castigo con un agile balzo, e si soffermò ad ammirare le squame rosse del suo drago, che alla luce del sole brillavano più che mai, donando alla creatura un’aria che ispirava al contempo timore ed autorevolezza.

Il Cavaliere si stiracchiò braccia e gambe; era stato un lungo viaggio, i muscoli erano tesi, ed era impaziente di ritornare a casa.

‘Io vado alla tenuta, tu approfittane per fare una bella dormita’ disse a Castigo. Anche il drago infatti sembrava molto provato a causa del faticoso volo.

Murtagh s’incamminò e attraversò la radura. Ben presto raggiunse la tenuta.

Sorrise felice.

‘Finalmente a casa ‘ pensò.

Aprì la porta, tentando di fare meno rumore possibile.
L’atmosfera era calma e serena.
Le finestre aperte illuminavano le varie stanze, e dalla cucina proveniva un invitante profumo.
Inspirò profondamente, respirando a pieni polmoni quell’aria così familiare.

Sorrise di nuovo, e chiuse delicatamente la porta.

Doveva stare attento a non farsi scoprire.

Con passo leggero si diresse verso il bagno, e riempì una tinozza d’acqua.

Posò gli stivali in un angolo, si tolse la camicia bianca e gli aderenti calzoni di pelle nera, gettandoli con noncuranza sul pavimento.

S’immerse nell’acqua fresca e trasse un sospiro di piacere.
Un bel bagno rinfrescante era l’ideale in una giornata così calda.

Lasciò che l’acqua gli bagnasse anche i lunghi ricci neri, e subito si rilassò.

Non era mai stato così felice e sereno in vita sua.

Finalmente non doveva più combattere contro crudeli Tiranni ed un destino avverso.

Finalmente poteva vivere una vita tranquilla ed appagante conlei.

Ancora non gli sembrava vero.

Chiuse gli occhi, immergendosi ancora di più nella tinozza.

Improvvisamente due braccia morbide gli circondarono le spalle.

‘Credevi davvero che non mi sarei accorta della tua presenza?’ ridacchiò Nasuada, con un sorrisetto soddisfatto dipinto sul bel volto ‘lo sai che non sono una donna che si lascia ingannare facilmente’ aggiunse baciandolo su una guancia e mettendogli le dita tra i capelli ricci e bagnati.

Anche Murtagh ridacchiò, lasciandosi andare a quelle attenzioni.

‘Volevo farti una sorpresa facendomi trovare in forma dopo il lungo viaggio, ma...’ s’interruppe un momento, rilassandosi sotto il tocco delicato delle mani di Nasuada, che ora gli massaggiavano le spalle.

‘… ma avrei dovuto immaginare che la mia missione segreta sarebbe stata smascherata’ concluse sospirando.

Nasuada rise contenta, e il Cavaliere si voltò, prendendole il viso tra le mani e baciandola con trasporto, come se non volesse più lasciarla andare.

Aveva sofferto tanto nella vita, aveva combattuto numerose battaglie per ottenere la libertà e la felicità che gli era sempre stata negata.

Ed ora che aveva finalmente il suo futuro tra le mani non l’avrebbe più lasciato andare.
 
 
 
 
…. Ehm … c’è nessunooooo? (modalità particella di sodio attiva)
No seriamente, salve a tutti! ^^
Ho scritto questa fanfic di getto (spero non si noti troppo ahah), volevo descrivere un momento romantico della vita alla tenuta di Murtagh e Nasuada, ma ho paura di essere stata un po’ troppo sdolcinata!
Temo che i personaggi non siano molto IC, non so, ditemi voi! Ho voluto pubblicare comunque la storia per sapere proprio cosa ne pensate :D
Perciò fatevi avanti, leggete e lasciatemi un commento per favore, mi fareste veramente molto felice!
Un ringraziamento speciale a tutti coloro che leggeranno.
Grazie.
Un bacio, Mangialuna.