Hot Summer! 

Quelle parole riecheggiavano ancora nella memoria di Blair che socchiuse gli occhi non riuscendo a capire se si tratasse di un sogno e se era così avrebbe preferito non svegliarsi mai più. Ma quello non era un sogno: quelle parole, quelle semplici piccole parole, erano proprio uscite dalla bocca di Chuck Bass e ancora non poteva crederci. Aveva perso il conto di quante volte gliele avesse fatte ripetere, eppure erano solo due semplici paroline ma dette da lui erano la musica più melodiosa che avesse mai udito. Erano le parole che richiudevano le sue speranze, i suoi sogni e tutte le sofferenze che aveva patito erano scomparse nel momento in cui erano state pronunciate lasciando spazio solo a una grande gioia. La gioia più pura e infinita che avesse mai provato le si era svuotata addosso così all’improvviso e poteva giurarlo: quello era stato il momento più bello di tutta la sua vita. Blair affondò più profondamente il viso nel cuscino percependo il profumo di Chuck, più che profumo era una vera e propria essenza virile di cui si sentiva asuefatta.

Chuck la guardava girarsi e rigirarsi nel letto con la camicia da notte che le lasciava scoperte le scapole, i capelli sparsi sul cuscino sembravano tanti piccoli anelli d’ebano intrecciati uno all’altro, le labbra erano socchiuse rosse, quasi consumate dai tanti baci che si erano scambiati quella notte. Quanto allungo aveva sognato di averla così nel suo letto? Non nel turbinio della passione che sempre era piacevole, ma la voleva in quelle placide ore colme di dolcezza, voleva osservarla dormire così pacificamente ed era stato tutto così semplice… aveva temuto di sentirsi debole, volubile invece era stato solo felice, felice di dirle finalmente quelle parole che da troppo si teneva dentro, finalmente era libero e ogni bacio ricevuto era stata una compensa. In quella notte, che era stata molto lunga, c’erano stati molti baci e tutti avevano un sapore diverso: vittoria, dolcezza, mai capitolazione fu tanto piacevole.

Si potea dire che era la prima notte che passassero completamente insieme da soli, la prima di una serie si auguravano entrambi.

-Mi stai guardando- sussurro Blair con voce roca senza nemmeno aprire gli occhi, non le era necessario per sentire come lo sguardo di Chuck l’accarezzazze il corpo… gli stessi occhi che aveva bramato tanto allungo e ora poteva rispecchiarsi ogni qualvolta che voleva.

-Mi hai beccato Waldorf- le rispose lui senza accennare a voler smettere e perchè avrebbe dovuto privarsi di quello spettacolo che finalmente era suo?

-Beh… smettila!- replicò Blair portandosi il lenzuolo sopra la testa, a New York ormai l’estase era avanzata e con essa la calura tipica della stagione ma per fortuna avevano a disposizione una meravigliosa suite al Palace con tutti i confort.

- Non ci provare nemmeno…- disse avvicinandosi ma senza scostare il lenzuolo, le cinse i fianchi appoggiando le labbra sulle scapole per poi abbassare la bretella della leggere sottoveste cominciando a baciare quella pelle profumata e delicata - sei troppo bella!- le sussurro non riuscendo a trattenersi, era uno spettacolo sebbene non fosse perfetta come al solito ma probabilmente era quella sua imperfezione che la rendeva ancora più eccitante ai suoi occhi.

Quei semplici tocchi avevano scatenato in lei profondi brividi, era ogni volta la stessa cosa, era ciò che non riusciva a capire e forse era meglio non capire, una dipendenza che aveva sviluppato quasi inconsciamente e che per tanto tempo l’aveva fatta soffrire ma in quel momento non rimpiageva un secondo se poteva assaporare quegli istanti con lui. - Adularmi non ti servirà a nulla Bass… mi hai distrutta!- disse non accenando a volersi scostare da sotto le coperte ma sentendo il corpo di lui premerle contro ed era una tentazione troppo forte eppure non voleva cedere tanto facilmente… era pur sempre Blair Waldorf e giocare con lui era metà del piacere.

-Lo so…me lo hai fatto sentire abbondatemente sta notte, e credo che anche tutti gli altri ospiti dell’albergo lo abbiano sentito- disse con un sorrisetto malizioso portando una mano sotto le coperte e con altrettanta velocità sotto la sottoveste inoltrandosi tra le cosce delle ragazza calde e invitanti ma senza penetrarla soltanto accarezzando la sua intimità sapendo quali reazioni avrebbe provocato.

- Chuck non essere volgare…- stava dicendo Blair ma quella mano le mozzò il fiato facendola distendere involontaramente e dischiudere le gambe gemendo leggermente a ogni tocco di lui. La sua forza di volontà era andata a farsi benedire nel momento in cui l’aveva sentito.

- Che cosa stavi dicendo? - le chiese ironicamente Chuck notando come il suo corpo avesse naturalmente reagito a ogni suo tocco e decise di torturarla ancora per un po’… le sue dita si inoltrarono nella sua intimità provocando nella ragazza sospiri sempre più pesanti tanto da doversi aggrappare al lenzuolo naturalmente non ricordava più di cosa stessero parlando, non ricordava nulla che non fossero quelle mani all’interno di lei che la soddisfacevano come solo lui sapeva fare.

Ma i giochi erano pur sempre i loro forte - Io ho fame…- annunciò con fare dispettoso Chuck staccandosi da lei alzandosi dal letto andando verso il telefono - ordino la colazione!- disse componendo il numero che lo metteva in contatto direttamente con le cucine. Blair non aveva realizzato cosa fosse successo era come essere buttati giù dal paridiso troppo in fretta, sentiva dentro di lei quel desiderio bruciante che le aveva scatenato essere insodisfatto avrebbe voluto tanto buttarlo su una delle tante poltrone e costringerlo a finire ciò che aveva iniziato. Ma non poteva farlo, aveva pur sempre la sua dignità e non si sarebbe di certo abbassata a pregare Chuck Bass di farle passare quel fastidioso “prurito”.

- Ordinami dei pancakes!- gli disse con stizza cercando di non fargli capire quanto si sentisse bruciare dal desiderio, non era mica nata ieri! E poi Chuck era un libro aperto per lei… voleva farsi desiderare? Stava parlando con la regina del “farsi desiderare”!

Chuck la guardò con aria sognante, avrebbe voluto ributtarsi tra le lenzuola e farle passare il cattivo umore a modo suo, avrebbe voluto immergere il viso in quel corpo così fragile che conosceva centimetro per centimetro, avrebbe voluto farla urlare di piacere fino a lasciarla senza respiro. Ma per tutto quello c’era tempo… avevano tutta l’estate da passare insieme e non l’avrebbe fatta uscire da quella stanza tanto facilmente. 

Note dell'autrice
Allora io mi sono sempre chiesta cosa abbiano fatto quei due nell'estate tra la season 2 e la season 3, nella mia visione moolto oggettiva sono rimasti tre mesi a letto u.u scherzi a parte forse scriverò ancora di quei momenti perchè secondo me erano tra i più perfetti: finalmente Chuck aveva rivelato il suo amore a Blair e quindi vivevano in una specie di bolla di sapone rimanendo sempre loro due! 
Questo piccolo capitolo dovrebbe essere un'introduzione ma non so!XD non mi convince particolarmente... spero nelle vostre opinioni mi incoraggino ad andare avanti!u.u non trovando un finale adatto a questo capitolo continuerò nel prossimo per torturarvi un po'!XD 
Se siete riusciti a leggere questa schifezzina vi amo! come al solito!XD 
L'ho scritta nella consapevolezza che dovrei studiare e non perdere tempo così ma proprio non mi va ç____ç domani ho la simulazione della terza prova e morirò quindi abbiate cuore e siate clementi!XD