La luna splende
Alta e orgogliosa
Nel cielo blu
Come la paura
Macchiato da nuvole,
batuffoli di insicurezza.
Qualche stella
Spunta, spontanea
Come un bambino,
vergognosa come
un amante.
La città dorme
Sotto una coltre
Di certezze vane
E ambizioni illusorie.
La notte dorme inerme
Fra le lenzuola fredde
Di un universo ingrato.
Il vento ulula
Tra le foglie fantasma
Di alberi ormai morti
E di sogni mai nati.
Una quiete silenziosa
Ammorba l’aria,
uno strano freddo
mi contagia,
non mi fa paura
ma in fondo…
mi spaventa.
Le mie membra
Irrigidite e stanche
Ululano al vento di gennaio.
Ma non rimango impassibile.
Odo un rumore,
mi volto,
la finestra sbatte.
L’incanto si è rotto.
Chiudendo le persiane
Intravedo solo i frammenti
Ancora caldi e tremanti
Della mia notte d’inverno.