Finalmente con oggi il processo è definitivamente terminato. Ho finito anche con i servizi sociali, da oggi potrò di nuovo vivere una vita normale, libera. 

Vedo papà arrivare da lontano, e lo abbraccio fortissimo. Gli scendono due lacrime, poi gli dico di non piangere, che è tutto finito, tutto quest'incubo è finalmente finito.

Arriva un assistente e ci dice di andare in ufficio del direttore della struttura, dove vengono aiutati tutti i minorenni che commettono crimini.

"Dobbiamo compilare un ultima scheda, poi potrai di nuovo tornare a casa."

Non vedevo l'ora di sentirmi dire quelle parole, oramai erano due anni che viaggiavo da una struttura all'altra. Già, erano passati già due anni, già per modo di dire, perchè a me sono sembrati venti. Erano due anni fa, che quella sera, io e delle mie amiche, ce la siamo presa con quella povera ragazzine di 14 anni, che per colpa di una mia spinta, ha battuto la testa contro un muro, ed è rimasta in coma per parecchio tempo. Non volevo, non era mia intenzione, ma la cosa peggiore è che tutti se la sono presa solo con me, dato che le mie amiche, quando hanno visto che la ragazza era per terra che sanguinava e non si svegliava, sono scappate, lasciandomi da sola, e facendo sì che solo io, passassi per due anni lontano dalla mia famiglia, e dai miei cari.

Entrammo in quell'ufficio, ed il direttore mi guardò.

"La signorina Diaz, giusto?"

"Sì!" Rispori io, guardandolo con aria assolutamente indifferente, quasi di sfida. E mi misi a compilare quella scheda:

Nome: Lay

Cognome: Diaz

Età: 17

Ecc ecc, e tutte quelle infinità di dati che in questi anni avrò compilato centinaia di volte.

Poi ci hanno accompagnato alla porta, e sono andata verso la macchina di papà. Mi guardavo intorno e mi sembrava strano non avere più qualcuno dietro, che guardava dove andassi, e che se provavo a scappare mi puntava a volte, addirittura un'arma addosso. Finalmente sentivo quel senso di libertà che tanto mi mancava.

Appena tornata a casa, abbracciai subito mia sorella gemella, Aryel, mi era mancata tantissimo, quasi non la riconoscevo più. Era bellissima. Fin da piccole lei era quella bella, perfetta, mentre io ero sempre quella ribelle. Tutti preferivano sempre lei a me, e un po' l'ho sempre odiata, ma non vedendola da due anni, bè mi è mancata moltissimo. 

"Adesso devi ricominciare la scuola, ti iscriverò il più presto possibile." Mi ha detto subito papà.

Già, la scuola. Ora devo anche ricominciare la scuola. Dovrei andare il quarta superiore, ma avendo perso due anni, dovrò ricominciare dalla seconda. Il mio sogno, è quello di andare in una scuola che sta nel centro di Londra, una scuola musicale. Solo che mio padre non vuole mandarmici, non per cattiveria, ma perchè essendo il centro molto distante dalla zona dove noi abitiamo, non vuole mandarmi a vivere da sola, perchè ha paura che commetta ancora qualche piccolo reato, o che comunque combinassi qualcosa, così dovrò andare in un liceo linguistico, quello che frequenta mia sorella tanto per rendere la cosa migliore, e così comincieranno i paragoni tra di noi, i paragoni con i quali ho convissuto fin da bambina, i paragoni che forse proprio loro, mi hanno portata a reagire come ho reagito quella sera.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------
# ecco la prima parte della storia, spero che vi piaccia. Fatemelo sepere lasciando una misera recensione xD, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.

Graziee! Ali.